mercoledì 20 febbraio 2008

LA LISTA DEI BUONI - QUELLI CHE... GLI STAGISTI LI PAGANO BENE

Oggi propongo un gioco positivo. Proviamo a fare una «lista dei buoni»: usiamo questo spazio per citare aziende, enti, società che abbiano la meritevole abitudine di retribuire bene i loro stagisti.
Diciamo, da 600 euro in su: consideriamo questa cifra la soglia «superminima» per potersi almeno pagare, nelle grandi città, l'alloggio e parte del vitto senza gravare sui genitori.
Io per esempio conosco una ragazza che ha fatto uno stage nel settore Marketing della Kellogg's, un paio d'anni fa: percepiva circa 800 euro al mese. Per la cronaca, la ragazza aveva 25 anni ed era neolaureata. Evviva i cereali, verrebbe da dire.
E voi, avete qualche ditta da segnalare? Naturalmente sono bene accette anche le smentite: se qualcuno avesse avuto un'esperienza diversa con la Kellogg's, per esempio, non avrebbe che da scriverlo qui, nei commenti.
Questo è uno spazio completamente libero, che non si propone certo di fare pubblicità: vuole solo fotografare la situazione, e provare a fare un po' di (buona) informazione su quelle aziende che hanno rispetto degli stagisti e li pagano per il loro impegno e per il profitto che contribuiscono a creare.

48 commenti:

Anonimo ha detto...

Perdona elly, ma partecipare ad una discussione in un articolo del genere che da per scontato che sono brave solo le aziende che danno rimborsi spese - e non retribuzioni perchè non lo sono - agli stagisti sarebbe un pochettino fazioso e fuorviante per i lettori.
Anche perchè il rimborso spese è consigliato solo in alcuni casi - lo stage è formazione, non lavoro.

:-)

Un abbraccio.

Eleonora Voltolina ha detto...

Cari Prime
il mio punto di vista è proprio questo. Lo sapete bene voi e lo sanno tutti gli altri lettori.
Per gli stagisti laureati il rimborso spese dovrebbe sempre essere congruo, tale da consentire loro di mantenersi almeno in parte da soli e non dover gravare più sul bilancio delle famiglie di origine. Io mi voglio battere affinchè diventi obbligatorio.
Quindi il mio intento è esattamente questo: mettere in evidenza quelle aziende che trattano bene i loro stagisti, ricompensandoli per il loro impegno e loro tempo con un rimborso spese non ridicolo.
Se ci sono aziende importanti, come la Kellogg's che ho citato, che danno rimborsi spesa quasi uguali a retribuzioni "normali", è evidentemente perchè ritengono che lo stagista porti a loro profitto.
Ciò dimostra che ci sono fior fior di aziende che non la pensano come voi, e che ritengono lo stagista non un inetto in fase di formazione, ma un lavoratore certamente alle prime armi, ma comunque meritevole di essere pagato.

Anonimo ha detto...

Io ho un amico che ha iniziato 3 mesi prima della laurea a lavorare per 77Agency,settore web marketing, contratto a progetto per 3 mesi da 800 nwetti al mese (dopo i 3 mesi contratto di lavoro ).

Eleonora Voltolina ha detto...

Caro Benny,
ti riferisci a quest'azienda qui vero? http://www.77agency.com/it/servizi.html
Grazie mille della segnalazione. Speriamo che ne arrivino molte altre!
Anche per dimostrare che l'andazzo di "sfruttare lo stagista" non è condiviso da tutti. E dare un po' di speranza a chi si sta mettendo alla ricerca di un lavoro.

Eleonora Voltolina ha detto...

Però noto, caro Benny, che tu scrivi "contratto a progetto" e non "stage". Concentriamoci in questo caso solamente sugli stage.

Anonimo ha detto...

hai ragione Eleonora ma ho voluto sottolineare il fatto che non essendo ancora laureato ed essendo la prima esperienza non é stato proposto lo stage ma direttamnete un contratto a progetto.

Eleonora Voltolina ha detto...

Beh, questa segnalazione è naturalmente mooolto importante, perchè dimostra che lo stage non è l'unica via, l'unica possibilità che un laureando o laureato è degno di sentirsi proporre.
Però oggi - e nei giorni a venire - il mio intento vorrebbe essere quello di raccogliere un elenco di aziende che, strettamente in ambito di "stage", prevedano rimborsi spese degni di questo nome. Per creare, appunto, la "LISTA DEI BUONI". Hai qualche azienda/ditta/ente/società da segnalare? Spero di sì!

Anonimo ha detto...

@eleonora
la kellogg's non da il rimborso spese perchè ritiene lo stagista porta profitto, ma perchè il valore dei 600 euro della situazione che gli da sono per una multinazionale lo stesso della tua caramellina mattutina. E' una scelta aziendale, se la credono giusta fanno bene a farla. D'altro canto il settore è libero, il rimborso si può dare o non dare. Noi riteniamo giusto non darlo, a fronte di persone che spesso si trovano li a scaldare solo una sedia, altri voglio pagare anche questo, quindi darlo.

Opinions.

:-)

PS
Troppo fissata con elenchi e liste, è roba vecchia.

@benny
Una dei ragazzi di prima ha iniziato a lavorare con grafica 3 anni prima della laurea, e oggi neolaureata è capografica di una azienda di livello del settore.
Non ha fatto stage, ma ha iniziato direttamente con il contratto a progetto, ma aveva le sufficienti competenze.

Casi rari, ma ci sono.

:-)

Anonimo ha detto...

Ho un altro amico che sta facendo la stage alla Citroen Italia,il rimborso mi pare sia tra i 500 e i 600 (non so la cifra esatta),durata 6 mesi.
Un altro stage da JPMorgan a 600 euro (6 mesi).

Anonimo ha detto...

@benny
Kellogs ... Citroen ... JPMorgan ...

Tutte imprese medio-piccole e soprattutto italiane ...

:-S

Anonimo ha detto...

Barilla (sempre marketing): stage retribuito (600 euro al mese se non sbaglio) + alloggio gratis presso un residence a parma

[ovviamente, manco a dirlo, non si tratta di me]

atsigats

Anonimo ha detto...

Faccio fuori i miei nomi:
Nestlé Italiana S.p.A. - 710 euro netti al mese + mensa aziendale gratuita;
Gruppo Buondì Bistefani - 600 euro netti al mese + ticket restaurant gratuiti.

Prime, non dare troppo per scontato che le aziende paghino i loro stagisti con la stessa leggerezza con cui elargirebbero caramelle. Entrambe le aziende che ho elencato pagano i loro stagisti con un considerevole rimborso, pur avendo, come ben potrai immaginare, dei budget totalmente diversi. E state tranquilli che NON ammettono persone che vadano da loro solo per scaldare la sedia. Soprattutto la prima azienda citata.

Forse un pò troppo spesso ci si dimentica che per sua natura lo stage può venire interrotto da entrambe le parti da un giorno all'altro senza tanti preamboli, se lo stagista e l'azienda non si trovano, diciamo, sulla stessa linea d'onda.

Un'azienda, per quanto ricca possa essere, piuttosto che pagare uno stagista che scaldi la sedia lo manda via.
D'altronde in questo modo evita una perdita di tempo sia a se stessa che alla persona interessata.

Più flessibili di così!

Anonimo ha detto...

Ho un altro amico che sta facendo uno stage semestrale all'Alfa Romeo nella meccanica: rimborso di 900 euro mensili.

Come detto da altri in precedenza:per essere presi come stagisti in Barilla o in JPmorgan bisogna passare una per nulla facile,io lo riterrei già un successo essere invitati a un primo colloquio conioscitivo da queste aziende.

Eleonora Voltolina ha detto...

Ottimo!
Stiamo già raccogliendo parecchie informazioni utili. A breve farò un riquadro, nella parte destra della schermata dell'home page, riportando l'elenco.
Mi raccomando, sotto con le segnalazioni!

CHICCO MERDEZ ha detto...

Il Corriere Canadese, redazione centrale di Toronto.
Due anni fa il direttore (che è una direttrice) garantiva 1000 dollari canadesi (700 euro al cambio dell'epoca) al mese. Per tre mesi di stage.
Lo so perchè lo so.

Eleonora Voltolina ha detto...

Ma il posto di lavoro dello stagista giornalista in questione, caro Chicco, sarebbe stato in Italia... o in Canada?
;-)
Se è in Italia, lo inserisco subito subito in lista. E ti ringrazio per la segnalazione, così come ringrazio Benny, Alice e la Stagistalcontrario.
Attendo altre segnalazioni... come se piovessero!

Anonimo ha detto...

Ciao Eleonora, a prima vista è un'iniziativa carina per chi si deve orientare tra gli stage, ma in realtà rischia con pochissimo di trasformarsi in una fonte di querele, cosa che in Italia è diventata di una facilità disarmante. Poi la questione è anche un'altra: ci sono stage e stage, che comparazione si fa? Part time con tempo pieno, sei mesi con tre mesi, assistente alle vendite con progettista di impianti industriali? E' ovvio che le differenze di trattamento sono anche in relazione a orari e posizioni. Poi molti hanno rimborsi in parte alternativi, dai buoni pasto al contributo per il trasporto... è davvero difficile capire. Senza contare che in alcuni posti anche una volta ci si andava gratis... cito su tutti il giornalismo: gente del calibro di Montanelli o Travaglio ha fatto qualche anno gratis pur di entrare in testate più grandi. Insomma, per un posto nella grande testata nazionale uno può ipotizzare anche una gavetta gratis senza che questo faccia della testata un'azienda di 'cattivi' ;)

Anonimo ha detto...

@alice
Nestlè ... una multinazionale ... Bistefani ... altra mini-multinazionale (almeno è italiana) che possiede tra le tante anche la Motta e l'Alemagna ...

Stagista che non produce va via? Diamo tempo al ragazzo di imparare un lavoro con un progetto formativo, chiamato Stage appunto ...

:-)

@benny
Alfa Romeo, una multinazionale Fiat ...

@bloglavoro
Commento molto sensato il tuo, sia dal punto di vista "querele" che da quello "comparazione".

@in generale

Se volete dare un senso al giochino, citate aziende normali ragazzi, altrimenti è pura accademia senza senso.

;-)

Eleonora Voltolina ha detto...

Caro Bloglavoro
parto subito dalla fine: ahimè, essendo una giornalista neoprofessionista posso confermarti che l'andazzo non è cambiato rispetto a 50 anni fa, ancora oggi chi sogna di fare il giornalista deve accettare di lavorare per un certo periodo gratis o semigratis. Anzi, la situazione è forse ancora peggiore: oggi, in assenza di qualche spinta - segnalazione - raccomandazione o in alternativa qualche botta di culo, molti ragazzi si ritrovano a dover addirittura PAGARE per poter realizzare il loro sogno. Entrando nelle venti scuole di giornalismo che in Italia danno il praticantato e quindi permettono l'accesso all'esame di Stato. La situazione è quindi ancor più complessa di quella che descrivi tu: perchè ovviamente gli editori su questo piccolo esercito di giovani (allievi delle scuole e molti altri "esterni") disposti a lavorare gratis ci marciano: e ci pubblicano intere pagine di giornali! Ma questo è un discorso a parte, quindi lasciamolo stare per un attimo.
Il tuo discorso delle querele non lo capisco: mi propongo di fare una lista, assolutamente incompleta e imperfetta, di aziende che hanno pagato e/o pagano rimborsi-spesa superiori ai 600 euro mensili per i loro stagisti. Dove sta il problema? Quale dovrebbe/potrebbe essere il motivo per querelarmi? Anzi, credo che le aziende citate ne saranno ben contente, perchè ci faranno una bella figura.
Infine, il discorso della disomogeneità degli stage non lo condivido. Innanzitutto quasi tutti gli stage (posso dire: il 100% degli stage che ho vissuto e dei quali sono stata testimone io) si svolge a tempo pieno, 8-9 ore al giorno, 5 giorni la settimana. Stage part-time non ne ho mai sentiti!
Ovviamente chi segnala in questo luogo una azienda deve cercare di essere il più preciso possibile, specificando l'esatto ammontare del rimborso-spesa ed eventuali altri benefit. Cosa che infatti sia Alice sia Stagistalcontrario hanno fatto poco sopra: la prima ha citato la Nestlé Italiana S.p.A. che le ha elargito 710 euro netti al mese + mensa aziendale gratuita e il Gruppo Buondì Bistefani presso il quale ha percepito 600 euro netti al mese + ticket restaurant gratuiti; la seconda ha segnalato uno stage all'ufficio marketing della Barilla ricompensato con 600 euro al mese + alloggio gratis presso un residence a Parma.
Per quanto riguarda la varietà degli ambiti nei quali uno stage può avvenire, io la considero abbastanza ininfluente in questo contesto. Che tu sia laureato in Economia e faccia uno stage all'ufficio marketing, vendite, relazioni esterne di un'azienda, o che tu sia laureato in Scienze della Comunicazione e faccia uno stage in un'agenzia pubblicitaria o in un ufficio stampa, o che tu sia laureato in Architettura e faccia uno stage in uno studio di progettazione... Mi fa lo stesso. In tutti i casi tu sei laureato e ti fanno un contratto di stage: la mia curiosità, stavolta, è raccogliere le segnalazioni di quelle realtà in cui lo stagista viene trattato con rispetto, e ricompensato adeguatamente per il suo tempo, il suo impegno, le sue capacità e il profitto che porta all'azienda.
Ti ho convinto della bontà della mia iniziativa, caro Bloglavoro? Spero di sì.

Anonimo ha detto...

@ Eleonora

figurati, l'ho fatto con piacere, d'altronde bisogna sfatare anche il mito degli stage brutti e cattivi!

@ Prime

sulla Nestlé non ci piove, ma sulla Bistefani siete male informati, Motta e Alemagna sono passati sotto il dominio nestleiano già da qualche tempo. Quindi non si può proprio parlare di multinazionale, nemmeno "mini".

E poi, si, ribadisco: stagista che non produce spesso non rimane. C'è chi il tempo lo da, e chi no. Ovviamente c'è anche il caso dello stagista che, di fronte a un'azienda che non produce formazione, va via.

Tutto torna...

ciao!

CHICCO MERDEZ ha detto...

@ eleonora:
si parla di stage a toronto-canada, obviously...
Fossi in te, comunque, non escluderei a priori dalla lista... un job abroad in un quotidiano edito in lingua italiana dove ti pagano pure, mi sembra un caso più unico che raro... e poi l'estero fa buon curriculum...
;-)
Per quanto riguarda le eventuali "querele", credo che bloglavoro, in un eccesso di lodevole istinto protettivo nei tuoi confronti, si riferisca alla sindacabilità della lista dei "buoni" e dei "cattivi", giustamente... intelligenti pauca...

Anonimo ha detto...

@alice
basta che tu ti documenti e tranquillamente ti potrai rendere conto dell'errore che fai su bistefani.

Esempio ...


Joined: 19 Jul 2007
Posts: 1662
Location: Roma
Posted: Jul 25 Wednesday, 2007 19:12 Post subject:

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... Comunque st'inverno mi sono trovata davanti ad una cosa strana: le merendine (solo le merendine, non il resto...) della motta non sono più nestlè, ma Buondì Bistefani.

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http://www.bistefani.it/index2.html

"La Storia"

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http://www.gruppobuondibistefani.it

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... e via dicendo ... davvero poco torna dei tuoi racconti ...

;-)

@in generale
Se volete dare un senso al giochino, citate aziende normali ragazzi, altrimenti è pura accademia senza senso.

;-)

Eleonora Voltolina ha detto...

A me le aziende citate sembrano normalissime. Sono qui in Italia, danno lavoro a persone italiane, gli stipendi vengono erogati in Euro. Direi che è sufficiente.
Per quanto riguarda la Buondì Bistefani, tendenzialmente credo che sia più ferrato a parlare di un'azienda... chi ci ha lavorato dentro!
Ciao a tutti e continuate con le segnalazioni: non credo che una "lista dei buoni" mi porterà una querela. E se mai fosse... Ho la coscienza pulita, eventualmente ne risponderò di fronte alla Giustizia.

Eleonora

Anonimo ha detto...

@eleonora
Aziende normali, non multinazionali ...

;-)

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Il fine di questo post é quello di elencare "società che abbiano la meritevole abitudine di retribuire bene i loro stagisti".
Non é specificato che si tratti di piccole medio imprese italiani o grandi multinazionali,per cui se qualcuno non apprezza il contenuto dei messaggi degli altri é pregato di astenersi dallo scrivere commenti con lo scopo di rimpere le palle agli altri!

Anonimo ha detto...

Non vorrei parlare di politica ma in questi giorno seguendo l'unico nuovo soggetto politico di questi giorni la ROSA BIANCA. Ho visto che tra i loro primi punti del programma hanno la lotta al Precariato e il miglioramento della qualità scolastica ed universitaria !!!

In 77Agency ci lavora la mia ragazza... ha lasciato Google irlanda per venire in Italia vicino a me, gli avevano promesso 1.400 al mese, finiti i 3 mesi di prova hanno ridotto a 1.200 perchè bisogna consiiderare la tredicesima !!!

Alberto M.

Mimi ha detto...

Per uno stage nella multinazionale 3M Italia la mia amica Lucia veniva pagata 700 euro come rimborso spese

Mimi ha detto...

Dimenticavo: per uno stage nell'azienda italiana "Poltrona Frau" mia cugina è stata pagata 500 euro al mese più mensa gratuita.

Eleonora Voltolina ha detto...

Grazie mille ad Alberto e a Mimi per le preziose segnalazioni.
Avanti, fatevi sotto! Segnalatene altre!

Anonimo ha detto...

@benny
si deve essere realisti, non si possono citare multinazionali di settore italiane o estere come esempio di virtuosismo - i loro principi contabili gli permettono solo di essere una ottima eccezione certo, ma sempre una eccezione.
Citate aziende normali se ne trovate, allora un elenco del genere avrebbe senso, sempre considerando le parole di @bloglavoro che sono parecchio sensate.

:-)

@mimi
3M ... poltrona frau ...
Ragazzi aziende normali ...

:-S

Eleonora Voltolina ha detto...

Cari Prime
avete ripetuto già tre volte il concetto. Direi che basta, che ne dite? Voi pensate che si dovrebbero citare solo aziende medio-piccole, che definite "normali". Io ho già risposto dicendo che tutte le aziende che offrano posti di lavoro sul territorio italiano vanno bene per la mia lista. Non mi interessa che siano multinazionali da 500 dipendenti o agenzie pubblicitarie da 30 dipendenti.
Questo è il mio spazio, la mia intenzione è di fare una mappa dei posti dove gli stagisti vengono pagati bene, quindi perfavore: avete già espresso la vostra posizione tre volte per cercare di dissuadere la gente a segnalare aziende troppo grosse, e vi è stato spiegato che a me invece vanno benissimo TUTTE le segnalazioni. Direi che non serve che vi ripetiate ancora.

Anonimo ha detto...

@eleonora
noi diciamo che si dovrebbero citare aziende normali, anche con marchi famosi, ma non multinazionali.

Finora abbiamo solo multinazionali, e il senso dell'iniziativa si perde, anche perchè poi in generale il rimborso spese è consigliato solo in alcuni casi - lo stage è formazione, non lavoro.

Se tu vuoi fare una lista di multinazionali fai pure, ma l'utilità è scarna davvero, anche rispetto a quelli che sono i tuoi principi che vai indicando da tempo a questa parte.

:-)

Un abbraccio.

Eleonora Voltolina ha detto...

Ripeto che a me vanno bene tutte le segnalazioni.
Se poi risulterà che il 100% degli stage retribuiti sono riconducibili alle sedi italiane di alcune multinazionali, potremo trarre conclusioni adeguate.
Ribadisco a tutti l'invito a segnalare ogni azienda, società, agenzia, ente, ufficio che retribuisca i suoi stagisti con rimborsi spesa pari a 600 euro mensili o più

Anonimo ha detto...

La libreria Hoepli mi ha dato 500 euro al mese durante lo stage, di cinque mesi. Ma è essere buoni pagare qualcuno la metà del dovuto, quando gli si insegna a fare un mestiere semplice come il commesso?
Piuttosto che non dare niente, certo, meglio dare 500 euro al mese come rimborso spese per lo stage. Ma la verità è che dieci anni fa a nessun negozio sarebbe saltato in mente di chiamare "stage" un lavoro da commessi che si impara in un paio di settimane.

Fabrizio

Anonimo ha detto...

Fabrizio,
infatti non è giusto secondo me.
Lo stage è utile per formare la persona a un lavoro che richiede una certa qualifica. Non ha senso fare stage di mesi per imparare a fare il commesso. Quando mi è stato proposto uno stage similare, per il quale dovevo espletare mansioni semplicissime come prendere ordini per telefono, l'ho fatto per una settimana e poi sono scappata. Era veramente frustrante sentirsi "stagisti" per fare qualcosa che dopo una settimana non necessitava più di formazione di sorta!

Eleonora Voltolina ha detto...

Forse non sarebbe una cattiva idea vietare gli stage nell'ambito della vendita al pubblico... In modo da evitare che ci siano stagisti-commessi!
Per la stessa ragione, gli stage dovrebbero essere vietati anche nell'ambito del "secretariato d'ufficio": segretarie, centralinisti, archivisti certamente non hanno bisogno di uno stage per imparare quel che devon fare!
Comunque le testimonianze di Fabrizio e Alice, come anche altre, mi confermano che in Italia c'è una bella fetta di datori di lavoro che si APPROFITTA dello strumento dello stage per avere dipendenti a costo "calmierato". E questo non è accettabile.
Però non dimentichiamoci della "missione" di questo post: segnaliamo gli esempi positivi!

Anonimo ha detto...

@eleonora
Finora abbiamo solo multinazionali, e il senso dell'iniziativa si perde, anche perchè poi in generale il rimborso spese è consigliato solo in alcuni casi - lo stage è formazione, non lavoro.

Se tu vuoi fare una lista di multinazionali fai pure, ma l'utilità è scarna davvero, anche rispetto a quelli che sono i tuoi principi che vai indicando da tempo a questa parte.

:-)

Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Un mio amico sta facendo uno stage alla Zucchetti (www.zucchetti.it) in ambito amministartivo/contabile,con un rimborso comopreso tra 500 e 600 euro.

Anonimo ha detto...

Dal momento che ci sono moltissime aziende che se ne approfittano e che spesso vengono fatti in maniera 'selvaggia', Io gli stages li abolirei in toto.
E poi non è vero che sono solo formazione: anzi sono molto più un lavoro vero e proprio, con orari da rispettare e mansioni precise da svolgere. Andrebbero sempre retributi, innanzitutto per motivi di dignità e poi anche perchè altrimenti sarebbe impossibile per un ragazzo pagare i minimo 300-400 euro che ti chiedono solo x l'affitto di un posto letto.
Lo stage deve essere un investimento per il ragazzo ma anche per l'azienda.
Spesso sono anche lunghi (non si può fare uno stage di 6 -8 mesi!).
Parlo a ragion veduta avendone fatto tanti spesso anche per mansioni che in precedenza avevo svolto sotto contratto. E non penso di aver scaldato la sedia.

Eleonora Voltolina ha detto...

Caro Giulio
grazie di essere passato di qui e di aver voluto lasciare il tuo commento. Mi incuriosisce molto il fatto che tu abbia scritto di aver svolto tanti stage "spesso anche per mansioni che in precedenza avevo svolto sotto contratto". Mi piacerebbe conoscere meglio la tua esperienza, ti va di raccontarla? Puoi anche scrivermi direttamente al mio indirizzo mail, che è questo: eleonora.voltolina@gmail.com.
Spero di ricevere presto tue notizie e di ritrovarti qui sul blog!

Eleonora

Anonimo ha detto...

ciao ele:

L'Orèal Italia

per stage su Milano:
670e + mensa e parcheggio aziendale
550e + appartamento gratis + mensa e parcheggio

per stage su Torino:
600e + ticket
400e + ticket e appartemento gratis

Si può scegliere che ti tipo di offerta scegliere a seconda che si sia di fuori città o no.

ciao

Anonimo ha detto...

lo stage è sempre formazione il rimborso spese non è mai garantito agli stagisti perchè fanno un lavoro in quanto non sono assolutamente "persuguibili" se non raggiungono un determinato obiettivo.

è un riconoscimento all'impegno e un modo per attrare i migliori talenti, provarli sul campo e infine (se possibile e se davvero in linea con le esigenze dell'azienda) assumerli.

ciao ciao

Silvietta ha detto...

Ciao Eleonora.

Io sono stagista in vodafone all'ufficio Recruitment.

Volevo segnalarti che i dati che hai su vodafone sono obsoleti, nel senso che rientrano nella vecchia policy dello stage.

La nuova policy degli stage non fa distinzione di rimborso se hai o no il master. Indipendentemente dal titolo di studio, che viene valutato in fase di selezione, eroga un rimborso lordo di 800 euro al mese, che corrispondono a circa 770 euro netti al mese.

Non sono compresi i Ticket e non c'e' mensa aziendale, ma il rimborso e' adeguato.

Si lavora tanto, ma non pesa per niente. Il percorso formativo che offrono e' strutturato molto bene. Ti affiancano un tutor che ti segue per tutta la durata dello stage e l'ufficio HR e' sempre a tua disposizione per chiarimenti.

Se hai bisogno di altre info fammi sapere.

Anonimo ha detto...

Vorrei rispondere a Prime: voi non è che non date il rimborso perchè "lo ritenere giusto", ma perchè vi conviene sfruttare una persona che si trova in una situazione di evidente inferiorità, mentre tu magari ti godi il tuo bello stipendio. Mi chiedo: ma tu lavoreresti gratis? lo hai mai fatto? Io ho ricevuto proposte e ho fatto stage in enti anche molto grandi, e tutti davano per scontato l'assenza totale di rimborso spese! Parlo di enti come Confindustria, Ministeri, Ambasciate...non mi si venga a dire che questi non hanno soldi, che sono le grandi multinazionali si possono permettere di pagare uno stagista...questa è una falsità. Pagare uno stagista per 6 mesi a 500 euro al mese, che potrebbe essere una cosa minimamente decente, costerebbe 3000 euro... non mi pare si stia parlando di costi proibitivi per un'azienda media.

Anonimo ha detto...

Ciao Eleonora,
io ho fatto uno stage nel 2005 con la Nest2 Srl, http://www.nest2.com, presso Fastweb Spa, dopo un corso FSE di specializzazione in tecniche di networking.
Durata 4 mesi, 500 euro di rimborso spese, più ticket restaurant da E 5,20.

Ale

miaccio ha detto...

SEGANLO---------------------------
Società: Araneum Group (http://www.araneumgroup.it/2009/) Ubicazione: Roma (EUR)
Settore: Informatico
Retribuzione stage: 800 € Lordi (circa 720 netti) + 20 Buoni pasto da 5,20 al mese.

Francesco Inglese ha detto...

Salve a tutti qualcuno ha esperienza di stage nella CSC? ho visto che è anche presente nella vostra lista dei buoni al 113 posto. qualcuno ha avuto esperienza? come si è trovato?

Anonimo ha detto...

salve a tutti sono venuta a sapere di questa comuniti per caso cercando proprio su internet normative che parlassero della tutela di noi stagisti.
bene io è da un anno che lavoro perche di questo si tratta visto i sacrifici fatti e che sto facendo presso un aeroporto..ma sapete il mio rimborso spese a quanto ammonta ??
300 euro+ qui tiket 6 ore al giorno. una domanda a questo punto ...permettetemela
ma dopo un anno di stage in azienda nessuno tutela le nostre assunzioni...mi siego meglio nn ce una legge che dice che dopo un anno di stage continuativo senza nessuna interruzione prosegua con un assunzione??
grazie