lunedì 29 dicembre 2008

GINEVRA BENINI: ECCO COSA FA L'ISFOL PER GLI STAGISTI ITALIANI

Anche l'Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione dei lavoratori) si occupa di stage. Ecco cosa racconta alla Repubblica degli Stagisti Ginevra Benini, responsabile della sezione «Young» di Orientaonline e della collana «Minlavoro-Isfol orientano alla scoperta delle professioni».
Quando l'Isfol ha iniziato a occuparsi di stage?
Nel 1999, all'indomani della legge. Pubblicammo allora un manuale dedicato alle scuole superiori: «Lo stage e il tirocinio nei percorsi scolastici e formativi - Guida alla progettazione». Fu diffuso sopratutto negli istituti tecnici. Poi ci accorgemmo che il settore più scoperto restava quello degli stage promossi dai centri per l'impiego; così nel 2006 preparammo il «Manuale di orientamento per il tirocinante in cerca di lavoro» [a cura della stessa
Benini, ndr - nell'immagine, la copertina]. Il libro venne presentato nel corso di un convegno a cui avevamo invitato i rappresentanti degli oltre 600 centri per l'impiego sparsi sul territorio.
A chi era rivolto questo secondo manuale?
A chiunque fosse uscito d
a un percorso formativo e volesse avvicinarsi al mondo del lavoro attraverso un tirocinio. Anche se poi questa, a dirla tutta, è un'anomalia italiana: in altri Paesi gli stage vengono fatti principalmente durante il percorso formativo, e non dopo! In ogni caso, i ragazzi italiani lo stage lo fanno prima, durante e dopo: e avevano davvero bisogno di un guida, se si pensa che il libro è arrivato alla terza edizione con una tiratura di oltre 20mila copie.
L'ultimo arrivato,
«Progetta il tuo stage in Europa», a che quota è?
Già quasi esaurito: e la tiratura era di circa 5mila copie [il manuale è anche scaricabile qui gratuitamente].
L'Isfol dispone di dati propri sugli stagisti italiani?
No, per la rilevazione sul numero degli stagisti ci affidiamo all'indagine Excelsior di Unioncamere. E' una fonte che consideriamo affidabile, dato il consistente numero di aziende coinvolte nel monitoraggio. Secondo questa indagine, l'anno scorso in Italia sono stati attivati oltre 250mila stage.
La normativa che regola gli stage qui in Italia è adeguata alle esigenze dei giovani che cercano di entrare nel mondo del lavoro?
Sarebbe il caso che venissero diversificati anche a livello normativo i vari tipi di stage: quelli fatti durante le scuole superiori sono ben diversi da quelli fatti durante l'università, e così via. In più, il periodo dei «18 mesi dalla laurea» è davvero lungo, e rischia di intrappolare e danneggiare i ragazzi meno intraprendenti. Ed è vero anche che dello stage oggi molti abusano. Come Isfol noi non possiamo chiaramente sostituirci al legislatore: possiamo però stimolare politiche attive e dare consigli utili ai giovani, affinché traggano il massimo beneficio dagli stage e sappiano come evitare le truffe.

domenica 21 dicembre 2008

FORMAZIONE, PERCHÈ NESSUNO AIUTA I RAGAZZI A SCEGLIERE LA SCUOLA GIUSTA?

Che aiuto ricevono a scuola i ragazzi per decidere cosa fare da grandi? Ben poco, se non nullo. Le superiori e poi l'università vengono scelte più in base all'amico del cuore, ai consigli di mamma e papà, alla suggestione del momento, piuttosto che attraverso una seria riflessione su cosa si vorrà fare nella vita.
Altrove funziona un po' meglio. Per esempio, in Svizzera. Alla fine del ciclo di studi primario, per i ragazzini di 10-11 anni c'è il cosiddetto «anno di orientamento», che sfocia in una prima selezione. In base alla pagella gli alunni vengono smistati tra scuole medie terminali (diventeranno idraulici, elettricisti etc.) e scuole medie professionalizzanti, in preparazione a istituti superiori (che li porteranno a fare gli infermieri, i maestri d'asilo, i geometri, i fisioterapisti etc). I migliori (quelli con la media dell'otto) accedono alle scuole medie preginnasiali, propedeutiche ai licei. All'università infatti si entra solo con un diploma di maturità liceale. C'è da dire però che, se qualcuno si "sveglia tardi" e comincia a studiare magari a 14 anni, può fare uno speciale esame per passare da un ordinamento all'altro.
La cosa interessante è che in ogni scuola opera un consigliere d'orientamento, col quale ciascun alunno fa più colloqui per essere aiutato a scegliere il percorso scolastico migliore. Il consigliere parla con il ragazzo, sonda le sue inclinazioni e aspettative, lo sottopone a test, studia le sue pagelle. Il consigliere dà anche informazioni su quanto è facile - o difficile - trovare lavoro in un determinato settore, in modo che nulla sia ignoto prima della scelta.
In più in ogni scuola c'è un grande librone, sempre consultabile, in cui sono elencati tutti i mestieri possibili e immaginabili, con la spiegazione dei passaggi necessari per arrivarci
. Per esempio sotto la voce "medico" c'è scritto qualcosa tipo «liceo, università, facoltà di medicina per tot anni, poi specializzazione...»; sotto la voce «commissario di polizia» c'è scritto «liceo, università, facoltà di psicologia, specializzazione in criminologia...» e così via.
La missione dei consiglieri d'orientamento è far sì che il passaggio dalla scuola al lavoro sia fluido: operano quindi come
«smistatori» per evitare che troppi vadano all'università senza averne realmente bisogno (o capacità), e che quelli che scelgono di andarci non si concentrino - come purtroppo avviene qui in Italia - sulle stesse facoltà.
Perchè non copiare anche in Italia questo sistema, almeno per quanto riguarda la presenza di consiglieri d'orientamento nelle scuole? Basterebbe anche solo un professore incaricato di dedicare 2 ore all'anno a ciascun allievo.

martedì 16 dicembre 2008

DIMMI CHE LAUREA HAI E TI DIRÒ CHE STAGISTA SEI

Mi scrive Aldo, animatore dell'interessante blog Italiansinfuga, per chiedermi: in cosa sono laureati gli stagisti? Esistono dei dati su quali sono i corsi di laurea che più frequentemente sfociano in stage? Un ingegnere ha le stesse probabilità di fare uno stage rispetto a un laureato in Lettere?
La risposta, purtroppo, è: chi lo sa. Statistiche non ce ne sono: gli stagisti italiani non vengono contati, né suddivisi a seconda di qualche parametro - che potrebbe essere appunto il titolo di studio, l'età, la regione di residenza.
Attraverso questo blog è stata più volte invocata una riforma della normativa sugli stage, che preveda tra le altre cose anche un'indagine annuale su chi sono gli stagisti, da dove vengono e dove vanno, che titolo di studio hanno, in cosa sono laureati, quanti sono. Sulla base di questo tipo di dati i ragazzi potrebbero scegliere con più consapevolezza la facoltà universitaria!
Certo, è intuitivo che alcune lauree - tipo Scienze della comunicazione - siano diventate una sorta di autostrada verso lo stage; mentre altre, in prevalenza scientifiche, lo siano meno. Però ormai nessun «pezzo di carta» mette al riparo dalla folle situazione del mercato del lavoro italiano: anche i blasonati e ricercatissimi ingegneri - che un tempo si favoleggiava venissero assunti ancor prima di finire l'università - spesso si ritrovano nella magica girandola degli stage, dei contratti a progetto e dei lavori sottopagati.
Diventa sempre più cruciale il momento della scelta del dopo scuola superiore. Che fare? Purtroppo oggi la maggior parte dei diciottenni sceglie un po' alla cieca. Ci vorrebbe in ogni scuola italiana un serio servizio di counselling per gli adolescenti, con esperti formatori capaci di orientare non solo,
in una prospettiva a medio raggio, verso la facoltà giusta - ma anche verso il mestiere giusto.

venerdì 12 dicembre 2008

MICHEL MARTONE E LA PAURA CHE PARALIZZA I GIOVANI

L'altro giorno ho acceso Sky Tg 24 e mi sono imbattuta in Michel Martone. Il professore, che potrei definire giovane-e-dalla-parte-dei-giovani, parlava proprio del futuro che si apre per noi qui in Italia: incognite, difficoltà, tranelli, mancanza di meritocrazia, mancanza di fiducia. A un certo punto ha detto una cosa che mi ha colpita: nei 20-30enni c'è tanta paura. Paura di non farcela, di sbagliare, di prendere una strada diversa, di cadere e non riuscire a rialzarsi. Una paura che paralizza anche le menti migliori, che impedisce di prendere in mano la propria vita, rischiare, osare.
E mi è venuta in mente una ragazza che mi ha scritto qualche settimana fa per raccontarmi la sua storia. Laureata in Chimica, assunta a tempo determinato in un'azienda che con questa materia ha ben poco a che fare, si sente frustrata e ha fatto tanti colloqui per trovare un altro posto, ma è stata sempre rimbalzata con le motivazioni più disparate. Ora sta accarezzando l'idea di fuggire all'estero, magari per un master: «Ma ho ancora molti dubbi. La più grande paura è tornare in Italia (perché ho intenzione di farlo) e trovarmi senza un lavoro all'alba dei 30 anni». Nella mail spiega che già adesso durante i colloqui le dicono che è troppo qualificata... «Ho paura di fare la scelta sbagliata partendo» confida «ma non voglio lavorare per tutta la vita in ambienti poco stimolanti e che non mi aiutano a crescere».
Così, mentre sullo schermo guardavo Michel Martone, pensavo a questa 27enne che nella ricca e operosa Lombardia si sente soffocare e non riesce a trovare uno sbocco professionale - malgrado una di quelle lauree scientifiche che tutti invocano. E che è paralizzata dall'angoscia di fare un passo falso, di lasciare il certo per l'incerto, di non riuscire a raggiungere i suoi obiettivi, di dover rendere conto ai genitori - che la sostengono ma non incoraggiano la sua fuga all'estero - di un eventuale fallimento.
La paura, è vero, troppo spesso cammina al nostro fianco. E a volte, come una nonna con il nipotino, ci frena proprio sul ciglio di una strada, impedendoci di attraversare.

martedì 9 dicembre 2008

QUANTI RAGAZZI TROVANO LAVORO ATTRAVERSO LO STAGE?

Quando si parla di stage, c'è una domanda da un milione di dollari che rimane sempre sospesa nell'aria. La domanda è: servono davvero a trovare lavoro? Sottotitolo: quanti ragazzi vengono assunti dopo aver fatto uno stage?
Ogni tanto arriva qualcuno e la spara grossa. Cifre strombazzate, spesso poco attinenti alla realtà, talvolta basate su indagini e ricerche effettuate su campioni che definire risicati è un eufemismo... Insomma, il legame che lega lo stage al lavoro è nella maggior parte dei casi un po' labile, e certi proclami risultano quasi ridicoli.
In questo mare magnum c'è però uno studio serio, di cui già avevo parlato nel post Per chi suona lo stagista - Non per le piccole imprese. Si tratta dell'indagine Excelsior effettuata annualmente da Unioncamere su oltre 100mila imprese. Unioncamere nell'ultima rilevazione (Excelsior 2008) ha aggiunto una domanda. Ha chiesto a tutte le aziende che avevano preso stagisti nel 2007: quanti ne avete assunti, o intendete assumerne nel corso del 2008? La risposta è: in media, il 12,9%. Il dato fluttua a seconda della grandezza delle imprese: le microimprese (da 1 a 9 dipendenti) e le piccole imprese (da 10 a 49) hanno risposto che prevedono di assumere meno del 10% dei loro stagisti. Per le medie imprese (da 50 a 249 dipendenti) la percentuale sale al 15%. Se poi si considerano le grandi imprese (oltre 250 dipendenti), la percentuale schizza al 28% (segno evidente che qui lo stage è un momento formativo decisamente propedeutico all'assunzione).
Questo è un dato serio. Ha ancora un margine di imprecisione, perchè comprende anche l'intenzione futura di assunzione (che non è poi verificabile, e potrebbe anche risolversi in un nulla di fatto). La percentuale degli stagisti effettivamente assunti è, verosimilmente, un po' più bassa: a naso, potrei dire intorno al 10%.
Ma questo 12,9% ha valore statistico e sociologico. È un dato - forse l'unico, ad oggi - di cui i giornali potrebbero (e dovrebbero) parlare. Perchè è un dato che si basa su fatti, non su chiacchiere o ipotesi.
(Altri due dati emersi da questa indagine sono importanti per conoscere meglio l'universo stage. Il primo: 12 imprese su 100, in Italia, utilizzano stagisti. Il secondo: a livello numerico, gli stage attivati nel corso del 2007 sono stati 256mila. Ma a questi dati sarà opportuno dedicare prossimamente un post intero!).
La questione, a questo punto, è: va bene che solo uno stagista su 10 venga poi assunto? Le aziende della Lista dei Buoni DOC dimostrano percentuali di assunzione dopo il tirocinio nettamente più alte (fino all'80-90%!). Ci si può quindi accontentare del 10-13%?

mercoledì 3 dicembre 2008

STAGE PER I NEOLAUREATI: LE UNIVERSITÀ ITALIANE E LA QUESTIONE DEI 18 MESI DI «COPERTURA»

Le università favoriscono, attraverso gli uffici stage e job placement, gli stage per i loro studenti. E garantiscono anche agli ex studenti una copertura: i famosi 18 mesi dopo la laurea. In pratica, cioè, svolgono il ruolo di enti promotori, pagano l'assicurazione Rc e sbrigano le pratiche con l'Inail.
C'è però una questione controversa: questi 18 mesi vanno intesi come termine ultimo per realizzare gli stage, o semplicemente per attivarli? La questione non è di poco conto.
Nel primo caso l'università intende il limite dei 18 mesi in maniera restrittiva, e copre il neolaureato per stage che vengano non solo cominciati, ma anche terminati entro un anno e mezzo dalla laurea. Nel secondo caso invece l'università accetta di farsi ente promotore per tutti gli stage che vengano attivati prima di quel termine - è il caso, per esempio, di un tirocinio di sei mesi attivato al 17esimo mese dopo la laurea: qui ovviamente la copertura arriva di fatto al 24esimo mese.
Ho svolto una mini indagine su una decina di atenei italiani: ne è risultato che quasi tutti interpretano la normativa in maniera estesa, tranne l'università di Torino. Che spiega: «Il nostro Ateneo mantiene un atteggiamento prudenziale: cerchiamo di far concludere i tirocini entro i 18 mesi. Questa è anche l'indicazione che ci è provenuta dalla Direzione Provinciale del Lavoro».
Dalla Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, specificano - rifacendosi all'articolo 33 della Costituzione:
«Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato» - che ogni ateneo è libero di scegliere come regolarsi. E il ministero dell'Università non ha mai fornito agli atenei indicazioni in merito all'interpretazione da preferire: nessuna direttiva o circolare per guidare l'operato dei singoli uffici stage.
Così la maggior parte dei neolaureati per l'attivazione di un tirocinio può contare sulla propria università fino a un giorno prima dello scadere dei 18 mesi; mentre una minoranza un po' iellata ha diritto a una copertura «ristretta».
Io sono molto favorevole al decentramento e alle autonomie locali: però credo che alcuni aspetti andrebbero uniformati, specialmente se creano piccole grandi disparità tra regione e regione, tra città e città, tra laureati e laureati.

lunedì 1 dicembre 2008

MASSIMO LIVI BACCI: STAGE ALL'ETÀ GIUSTA E 20MILA EURO A OGNI 18ENNE PERCHÉ DIVENTI AUTONOMO

Massimo Livi Bacci, autore del libro Avanti giovani alla riscossa, è professore di Demografia, promotore del sito Neodemos.it e oggi anche senatore. Con la Repubblica degli Stagisti ha fatto il punto sulla situazione dei giovani italiani.
Professore, c'è chi dice che i laureati che escono oggi dall'università non sappiano niente e non siano in grado di produrre se non dopo una formazione "aggiuntiva" - spesso, appunto, lo stage. Questa critica è fondata? Davvero l'università non riesce più a rendere i giovani capaci di affrontare il mondo del lavoro?
C'è molta esagerazione e autoflagellazione in queste critiche. Il numero di laureati tra il 2000 e il 2007 è più che raddoppiato, da 140mila a 300mila: questa "democratizzazione", naturalmente, ha comportato diversi costi. L'offerta formativa si è diversificata oltre il giusto; la didattica si è frammentata in modo esagerato. Occorre sicuramente una riqualificazione, un diverso modo di percorrere - con passo cadenzato sulla durata legale dei corsi - il ciclo formativo. Ma il laureato "medio" è, probabilmente, non molto diverso dal laureato medio di dieci anni fa.
Nel suo libro lei afferma che in Italia «si può essere apprendisti in senso tecnico-giuridico fino a trent’anni, distorcendo il significato di un termine che indicava, per un ragazzo non ancora uomo, la fase dell’apprendimento artigianale a bottega». Questo ragionamento si può applicare anche agli stage?
Il paragone calza: come l'apprendistato, anche lo stage deve essere fatto al momento e all'età giusta, e non deve diventare una forma surrettizia di lavoro dipendente gratuito o semi gratuito offerto anche a trentenni! Quello che manca però in Italia è la propensione a mescolare le esperienze di studio con esperienze di lavoro, cosa che invece accade in altri Paesi d'Europa.
A quale età - o dopo quanto tempo dalla fine degli studi - un giovane dovrebbe dire STOP agli stage, e accettare solo offerte di lavoro "vere"?
Difficile dirlo. Un giovane che avesse completato il ciclo triennale in tempo, a 22 anni, potrebbe dedicare i successivi 2-3 anni ad esperienze varie: viaggi, stage, lavori a termine per “esplorare” il mondo circostante - ma poi credo sia tempo di cercar lavoro. Altro discorso è per chi si laureasse a 27 o 28 anni...
A livello normativo, gli stage possono essere non pagati e possono durare anche fino a 24 mesi. La legge andrebbe rivista?
Penso proprio di sì.
Lei ha presentato qualche mese fa un disegno di legge che prevede di dotare ogni italiano di un piccolo capitale al compimento della maggiore età, per «incentivare il conseguimento dell’autonomia finanziaria da parte dei giovani». Quali sono i punti-cardine di questa proposta? In quali Paesi si utilizza questo metodo?
La proposta consiste in un contributo pubblico annuale ("fondo"), intestato ad ogni nuovo nato. Al compimento dei 18 anni il fondo – pari a un po' più di 20mila euro - entra nelle disponibilità del giovane: se questi intende avviare un'attività professionale, imprenditoriale, completare la formazione ecc., il fondo può essere integrato da un prestito garantito dallo Stato (prestito di autonomia). Tre sono gli obbiettivi: 1) sostenere i giovani nella ricerca dell'autonomia; 2) sollevare i genitori dall'ansia e dai costi che la dipendenza del giovane oramai adulto determina; 3) se l'autonomia viene raggiunta prima, anche le scelte di vita vengono accelerate - e tra di esse unione e riproduzione, oggi sempre più schiacciate verso i 35-40 anni e causa non ultima della bassa natalità.
Qualcosa di analogo accade in Inghilterra; negli Stati Uniti, invece, è molto diffuso il sistema del "prestito d'onore" con le banche. Purtroppo però il ddl non è stato ancora calendarizzato, e giace nella polvere dei cassetti della Commissione Lavoro.

giovedì 27 novembre 2008

LO STAGISTA VA IN ERASMUS

Qualche anno fa un film, "L'appartamento spagnolo", aveva fotografato in maniera ironica e quasi commovente la realtà degli studenti in giro per l'Europa col programma Erasmus. Festini, case condivise, amicizie e relazioni (in ogni senso) internazionali: e a dire il vero ben poco studio.
Da oggi, lo studente Erasmus però non è - necessariamente - un fancazzista: potrebbe anche essere uno stagista! La novità infatti si chiama Erasmus Placement, progetto promosso dall'Unione Europea e rivolto agli studenti universitari che desiderano andare all'estero non per studiare, ma per fare un'esperienza lavorativa attraverso uno stage. Con un piccolo incentivo anche economico: 600 euro al mese versati dall'università di provenienza (però indipendentemente dal costo della vita nel Paese di destinazione - e questa è certamente una pecca, perchè il valore reale della cifra sarà ben diverso per uno stagista Erasmus a Parigi rispetto a un suo collega a Sofia!).

Possono fare richiesta tutti coloro che sono iscritti all'università, anche per master o dottorati.
La durata del tirocinio può variare, a scelta, da 3 a 12 mesi (attenzione però, la borsa di studio copre un massimo di sei mesi); attraverso questi stage si ottengono anche crediti formativi.
Nella maggior parte delle università le selezioni per i tirocini che inizieranno a gennaio 2009 sono già chiuse, in qualcuna c'è ancora qualche giorno per presentare richiesta.
Se si vuole progettare un'esperienza Erasmus Placement all'estero, però, conviene cominciare a pensarci per tempo - per l'anno prossimo. Anche perché il programma è ancora in rodaggio e presenta alcune difficoltà: per esempio, nella maggior parte dei casi sembra che gli studenti debbano trovarsi da soli l'azienda dove fare lo stage. Quindi è bene muoversi in anticipo!
Magari qualche stagista Erasmus che ha partecipato negli anni scorsi ai progetti pilota ha voglia di raccontare la sua esperienza?

mercoledì 26 novembre 2008

AGGIORNAMENTI SUL PROGETTO FIXO: VOLATA FINALE

FIxO ha sfondato quota 12mila: tanti sono i neolaureati che finora hanno partecipato al progetto. Un’iniziativa del ministero del Lavoro per incentivare gli stage "orientati all'inserimento lavorativo", che prevede un contributo statale di 200 euro al mese a favore del tirocinante (anche se qualche università ha deciso di utilizzare quei fondi in altra maniera) e un bonus di 2300 euro per quelle aziende che, al termine dello stage, decidano di fare un contratto di almeno 12 mesi.
Ad oggi quindi, a fronte di quasi 30mila candidature, sono stati attivati più di 12mila tirocini – di questi, circa 4400 sono già conclusi. E sembra che il progetto stia dando qualche buon frutto: finora il 10% dei ragazzi, al termine del periodo di stage, ha ottenuto un contratto vero.
I dati precisi sui risultati saranno disponibili tra qualche mese: ora è in corso la volata finale, per attivare gli ultimi 3mila tirocini disponibili prima del giugno 2009, quando il progetto Fixo - salvo proroghe - si concluderà.

venerdì 21 novembre 2008

LA RISCOSSA DEI BAMBOCCIONI SECONDO MASSIMO LIVI BACCI

L’han chiamato «il libro dei bamboccioni»: si intitola «Avanti giovani alla riscossa – come uscire dalla crisi giovanile in Italia» (Il Mulino) e l’ha scritto Massimo Livi Bacci, professore di Demografia all’università di Firenze e oggi senatore. Per dire forte e chiaro che la «sindrome del ritardo» nei giovani («si finiscono gli studi più tardi, si entra dopo nel mercato del lavoro, ci si trattiene più a lungo nella famiglia dei genitori, si mette su famiglia con circospetta prudenza») è un elemento negativo per l’intera società (ed economia) italiana. Una situazione che non viene percepita in tutta la sua gravità perché le famiglie suppliscono, integrando gli stipendi troppo bassi dei loro figli e fungendo in pratica da ammortizzatori sociali durante il periodo di formazione – ormai dilatato all’inverosimile – e anche dopo.
Livi Bacci sottolinea che, per quanto riguarda i laureati, l’Italia è in posizione anomala rispetto al resto dell’Europa, perché ne ha pochi e quei pochi sono pure pagati malissimo: «Per gli studenti che si avviano agli studi universitari le prospettive di impiego e di guadagno non sono brillanti».

Quanto poi al post-laurea: «In Italia si può essere apprendisti in senso tecnico-giuridico fino a trent’anni, distorcendo il significato di un termine che indicava, per un ragazzo non ancora uomo, la fase dell’apprendimento artigianale a bottega».

Il professore chiude dicendo, insomma, che non si può esser giovani fino a quarant’anni. Dovrebbero ricordarselo un po’ tutti: gli uffici risorse umane quando propongono uno stage a un trentenne, lo Stato quando versa 800 euro al mese a un ricercatore, i genitori quando si ritrovano per casa un figlio che ha passato gli «enta». Ma soprattutto dovremmo ricordarcelo noi, sempre, per ritrovare la voglia e il coraggio di far valere le nostre ragioni e di partecipare alla vita pubblica ed economica di questo Paese.

domenica 16 novembre 2008

SVIZZERA, STAGE A CINQUE STELLE PER RIQUALIFICARE I DISOCCUPATI

In Svizzera anche gli adulti possono fare stage. Sì, ma stage a cinque stelle!
Lì esiste un ente «Assicurazione disoccupazione»
che funziona in base a un unico concetto: colmare – anche attraverso uno stage tutte le eventuali lacune che potrebbero impedire al disoccupato di ottenere di un nuovo posto di lavoro. Possono usufruire di questo servizio tutti i lavoratori dipendenti (ogni datore di lavoro deve pagare questa piccola assicurazione) e tutti i lavoratori indipendenti che decidono di pagarla volontariamente.
Quindi gli uffici di collocamento gestiscono gli stage per gli adulti. Ma come? Secondo due tipologie di tirocinio: quello professionale (reinserimento nello stesso ambito lavorativo) e quello di formazione (passaggio ad altro ambito professionale). Nel primo caso, gli impiegati dell’ufficio di collocamento analizzano il curriculum di ciascun disoccupato ed eventualmente propongono uno stage per implementare un certo tipo di competenze. Questo stage può avere una durata massima di sei mesi, prorogabili fino ad altri sei solo per decisione dell’ufficio di collocamento (non dell’azienda ospitante, quindi). In ogni momento, ovviamente, lo stage può essere interrotto in favore di un contratto. Durante lo stage la persona continua a ricevere il sussidio dell’ente, pari al 70% della media degli ultimi sei mesi di stipendio (comunque mai meno di 1200 euro al mese – la somma viene anche modulata in base alla situazione personale, es. un single prenderà meno di un padre con figli a carico). Della somma erogata allo stagista-disoccupato, l’impresa versa il 25%.
Lo stage formativo può durare solo tre mesi e viene svolto sia lavorando presso aziende sia frequentando corsi (lingua, informatica etc). Anche in questo caso lo stagista-disoccupato continua a percepire il sussidio.
In Svizzera l’anno scorso sono stati attivati circa 2000 stage professionali (1700 in aziende private e 300 nell’amministrazione pubblica). Inutile dirlo: inserito in un sistema così virtuoso, lo stage assume un’aura luminosa!

mercoledì 12 novembre 2008

LO SCINTILLANTE MONDO DELLA FORMAZIONE – IL RACCONTO DI GABRIELE

Gabriele, 27 anni, pugliese, mi manda come contributo per il blog il racconto di un colloquio che ha fatto di recente. Laureato in Scienze economiche statistiche e sociali alla Bocconi di Milano, Gabriele ha già alle spalle anche un master e due stage.

Colloquio alle 15 a Piccarello, periferia di Latina. Esco di casa per prendere a Termini il treno delle 13:49 - arrivo previsto ore 14:29.
Mi fanno accomodare in una stanza ricolma di poster dei carabinieri, poi mi chiedono di seguirli in un ufficio. Qui entra un uomo sulla quarantina. «Io non leggo mai i curricula prima del colloquio» esordisce con accento siciliano «Mi parli di lei». Attacco: studi, liceo, l'università a Milano, il master a Roma, alcuni giri per l'Europa e quindi: «Cerco lavoro». Dopo molte chiacchiere inutili, l’uomo arriva al punto: «Ecco in cosa consiste l'offerta di lavoro per cui l'abbiamo chiamata». Prende un foglio bianco su cui fino ad allora aveva solo scarabocchiato. «Noi non facciamo contratti a tempo indeterminato» (gli avevo detto che nella vita volevo qualche sicurezza). «In questi casi infatti gli impiegati smettono di lavorare. Io stesso sono a progetto da otto anni» (contento lui!). Disegna due colonne e continua: «Offriamo un contratto a progetto, ma un po' diverso, migliore. Di solito questo tipo di contratti» e inizia a compilare una delle due colonne «non prevedono malattia, trasferte, buoni pasto, vacanze... Noi invece offriamo ferie, buoni pasto, indennità per le trasferte ma non la malattia» (compila anche l'altra colonna) «Quando ci abbiamo provato, c'è stato un aumento improvviso dei malanni e ovviamente non possiamo permettercelo». Annuisco per compiacere. Mi sto vendendo per il classico piatto di lenticchie...
Dice: «Cerchiamo persone disposte a lavorare come consulenti presso i clienti. Ma questo percorso non assicura crescita professionale e diamo solo 1000 euro lorde al mese. Oppureee» (con enfasi) «potresti entrare nel nostro team informatico come applicativo. Assicuriamo un aumento della produttività esponenziale» (fa una specie di grafico che si impenna) «Offriamo uno stage gratuito di 4-5 settimane, poi 4 mesi a 400 euro e altri 4 a 800 euro. Un corso di formazione di altissimo livello».
Visto che andare un mese a Latina a mie spese mi sembra una follia, decido di smontare le sue affermazioni farlocche attingendo alla grande rabbia che nutro per tutto ciò che sa di lavoro non retribuito o mal pagato, che al sud chiamiamo più onestamente lavoro nero. E inizio la mia riscossa: «Per me le parole hanno un senso, farebbe meglio allora a chiamare quel che sta offrendo non “stage gratuito” ma “stage non retribuito”. Ci sono miei amici che fanno corsi di formazione in azienda e vengono pagati. E comunque questo mi sembra un percorso ad ostacoli». Lui, sulla difensiva: «Ma il nostro è un corso estremamente professionalizzante». Io: «Allora dovremmo anche dirvi grazie?!» Lui: «Certo, perchè quando si esce dall'università non si ha la minima idea del mondo del lavoro e non si hanno conoscenze pratiche». Io: «Per me gli anni di studio hanno avuto un valore. Vuole dire che lei all'università non ha imparato niente?». Lui: «Insomma, le interessa o no la nostra offerta?». «NO» rispondo deciso e, tirando fuori il biglietto del treno, concludo: «Per venire a Latina ho sostenuto delle spese, me le rimborsate?».

sabato 8 novembre 2008

GENERAKTION PRAKTIKUM: STAGE IN SALSA TEUTONICA

Uno dei Paesi europei dove la situazione degli stagisti è più simile alla nostra è la Germania. C’è perfino una definizione, «Generation Praktikum», che viene utilizzata dai media e dalla gente per indicare quei giovani che attraversano il guado degli stage per arrivare nel mondo del lavoro.
Gli stagisti tedeschi hanno però un’agguerrita associazione che li difende
: Fairwork
, che ad oggi conta 700 iscritti e che si batte per una normativa più rigorosa in materia di stage. In particolare Fairwork propone che la durata massima di tutti gli stage sia fissata a quattro mesi, che almeno i tirocinanti già laureati percepiscano un salario minimo, e infine che il concetto di stage venga definito una volta per tutte a livello normativo, affinché sia chiaro cos’è uno stage e le aziende non possano più interpretare il concetto a proprio vantaggio.
L’associazione due anni fa ha anche pubblicato un manualetto, «Dallo stage al lavoro», pieno di dritte per i giovani stagisti
. Interessanti i criteri per individuare «lo stage corretto». Primo, che lo stagista acquisisca davvero nuove competenze. Secondo, che abbia un tutor presente e disponibile. Terzo, che abbia una sua postazione di lavoro. Quarto, che riceva precisi compiti da svolgere. Quinto, che percepisca un buon rimborso spese. Sesto, che lo stage non duri più di tre mesi – al massimo sei mesi in casi eccezionali. Gli autori a questo proposito specificano: «In questo lasso di tempo lo stagista impara, mentre dopo il lavoro è già stato imparato; quindi un datore di lavoro corretto non offrirà stage di dodici mesi!». E consigliano ai ragazzi: non fate mai più di quattro stage. Il libro ha avuto finora una tiratura di 5mila copie; gli autori (Bettina König, Susanne Rinecker e Frank Schneider) sono tutti, ovviamente, ex stagisti.

martedì 4 novembre 2008

LA REPUBBLICA DEGLI STAGISTI SU MILLIONAIRE E SU LEFT

In questi giorni la Repubblica degli Stagisti è due volte in edicola!
Sul settimanale Left l'articolo «Stagisti di tutto il mondo unitevi» è dedicato a questo blog e al sito Stageadvisor: due spazi virtuali che, come rileva la giornalista Valentina Rusconi, cercano di "riequilibrare" il mercato offrendo agli stagisti informazioni per scegliere con cognizione di causa le aziende dove andare in stage.
Il mensile Millionaire dedica al tema dello stage addirittura quattro pagine (il pezzo, scritto
da Tiziana Tripepi, si intitola «Faresti uno stage?»), e qui la sottoscritta appare in qualità di "esperta" per commentare tre storie di stage: quella di una studentessa di 23 anni, quella di una 27enne laureata in psicologia (vi viene in mente niente?), e quella di un musicista 4oenne.
...Buona lettura!

giovedì 30 ottobre 2008

COMMESSE, SEGRETARIE, CENTRALINISTI, CASSIERI: SONO STAGE IMPROPRI E VANNO DENUNCIATI

Un assiduo lettore del blog mi scrive per segnalarmi le «stranezze» che si leggono in alcuni siti di offerta/domanda di lavoro su Internet. Capita infatti che si trovino annunci in cui vengono offerti posti di stage per mansioni quantomeno improbabili: governante ai piani in hotel, commessa in negozi o atelier, centralinista alla reception, segretaria, cassiera al supermercato...
Spulciando in rete, ho trovato sul sito dell'edizione bolognese di Repubblica la testimonianza di Giò, 24enne neolaureata presso l'università di Bologna, che quest'estate ha avuto il coraggio di denunciare il suo stage-truffa, svolto peraltro nell'ambito del (solitamente serio) programma Leonardo. L'avevano messa a fare la commessa presso il negozio di souvenir di un museo! La vicenda ha avuto poi un'eco addirittura europea, con una richiesta di chiarimenti da parte dell'UE: e il prorettore alle relazioni internazionali dell'Alma Mater, Roberto Grandi, ha commentato ammettendo che «spesso nel mondo del lavoro gli stagisti vengono considerati solo forza lavoro a basso prezzo».
Già qualche mese fa, nei post «Far west stagistico: quando lo stage è davvero di troppo» e «
Ma per imparare a fare la cassiera c'è bisogno dello stage?», avevo sollevato la questione degli stage impropri. Se già è difficile accettare di dover allungare il proprio percorso di formazione per imparare a fare mestieri complicati, diventa assolutamente inaccettabile se i mestieri da svolgere sono semplici. Il punto è che, a ben guardare, la solita normativa 142/1998 purtroppo non vieta in maniera esplicita di proporre o effettuare stage in questi ambiti, e dunque c'è sempre qualcuno che se ne approfitta.
L'unica soluzione resta quella di far sentire la propria voce: quindi invito i lettori a segnalare qui gli annunci di stage impropri, e a raccontare le proprie esperienze di vita vissuta da stagisti-commessi o stagiste-segretarie!

martedì 28 ottobre 2008

STAGISTI IN ETERNO, IL MOMENTO DI DIRE BASTA

Elena di stage non ne può più. A 27 anni ne sta facendo un altro, l'ennesimo: il quarto. E certo non si può dire che si sia svegliata tardi: il primo l'ha fatto a soli 17 anni, quando studiava Ragioneria alle superiori. Due mesi d'estate, tra il quarto e il quinto anno, in un'azienda del suo paese. Durante la triennale (facoltà di Scienze della Comunicazione) un altro stage, stavolta di tre mesi, nella biblioteca comunale: «Oltre al semplice prestito e restituzione dei libri» racconta «ho aiutato ad organizzare incontri con gli autori, facevo animazione ai bambini dell’asilo in visita alla biblioteca e aggiornavo il sito». Di rimborso spese, però, neanche parlarne. Altro giro, altra corsa: e durante la specialistica (per la quale Elena nel frattempo si è trasferita da Verona a Milano) ecco il terzo: tre mesi a fare l'ufficio stampa in un’agenzia di comunicazione. «Anche in questo caso non era previsto nessun rimborso, per mangiare mi portavo il pranzo da casa. Concluso lo stage, mi sono resa conto che questa agenzia continuava a prendere stagisti per poter avere un aiuto a costo zero».
Elena non demorde, finisce l'università, ma una volta laureata si accorge che... l'unica prospettiva sembra essere, ancora una volta, lo stage. «Non ne posso più! Quest'ultimo che sto facendo ora, di sei mesi, l'ho trovato da sola cercando su Internet: però l'azienda ha chiesto di coinvolgere l'università per poter avere l'assicurazione. L'università mi ha proposto di aderire al Progetto Fixo, di cui io non avevo mai sentito parlare: in questo modo almeno percepisco 200 euro al mese. L'azienda invece non mi dà niente: né un rimborso spese per il viaggio, anche se ho 40 km per raggiungere il posto di lavoro, né per il pranzo. Avevo letto sul tuo blog che è importante svolgere gli stage mentre si studia» conclude: «È giusto. Però a volte, come nel mio caso, si rischia di continuare a fare stage anche dopo la laurea. Bisognerebbe mettere un limite
».
Il limite per ora, purtroppo, non c'è. Però ciascuno di noi, nel suo piccolo, può cercare di metterne uno: per esempio, trovando la forza di dire in sede di colloquio
«Come vede, nel mio curriculum ci sono già tre stage. Non ho bisogno di altra "formazione": ora cerco un lavoro».

lunedì 27 ottobre 2008

LA LISTA DEI BUONI «CLASSICA» - AGGIORNAMENTO

Ecco le vostre segnalazioni:

1) PricewaterhouseCoopers, da 760 a 915 euro netti + buoni pasto per studenti e neolaureati, da 840 a 1070 euro netti + buoni pasto se lo stagista proviene da un master di secondo livello. 220 stage all’anno su 3mila dipendenti, 70-80% assunti al termine dello stage
2) Elation, per gli studenti 700 euro netti + fino a 500 euro in più in caso di risultati qualitativi condivisi, per i laureati da 700 a 1000 euro netti, per chi ha diploma di master da 1000 a 1200 euro netti. 10 stage all’anno su 38 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
3) Shell, 950 euro netti ai laureati, 750 euro netti ai diplomati + mensa aziendale o ticket restaurant. 30 stage all’anno su 600 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
4) Bosch, 550 euro netti + mensa per laureandi, 690 euro netti + mensa per laureati + appartamenti nelle foresterie aziendali per chi proviene da città lontane. 45 stage all'anno su 507 dipendenti.
5) Barilla, 600 euro netti + monolocale gratuito + ristorante aziendale gratuito e altri benefit erogati ai dipendenti (solo stagisti laureandi o laureati). 50% assunti al termine dello stage
6) Gruppo Toro Assicurazioni, 750 euro netti + mensa aziendale, 85o euro netti + mensa aziendale per chi risiede fuori dalla provincia di lavoro. 95% assunti al termine dello stage.
7) Magneti Marelli, per laureati da 800 a 1000 euro netti + mensa aziendale gratuita; in caso di proroga o di laureati con diploma di master 1200 euro netti + mensa aziendale gratuita; per universitari 500 euro netti + mensa aziendale gratuita. 110 stage all’anno su un totale di oltre 8mila dipendenti, 60% assunti al termine dello stage
8) Gruppo Mediolanum, 775 euro netti + mensa. Da 110 a 140 stage all'anno su 1670 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
9) Banca d'Italia, 1000 euro lordi + rimborso forfettario di 800 euro lordi per l'alloggio
10) JPMorgan, 800 euro lordi per gli studenti universitari, 1200 euro lordi per i laureati
11) Sace, 760 euro netti + ticket restaurant. 50 stage all'anno su 556 dipendenti, 60% assunti al termine dello stage
12)
Procter & Gamble sede di Roma, 750 euro + accesso alla mensa + alloggio in residence
13) Mazda, 650 euro netti per gli stagisti residenti a Roma, 750 euro netti per gli stagisti residenti fuori Roma + mensa aziendale. 6 stage all’anno su 60 dipendenti, 10% assunti al termine dello stage + 60% continua a collaborare con contratti a progetto o interinali
14) Iveco, 400 euro netti + buoni pasto per i laureati triennalisti e laureandi quinquiennali residenti nella provincia, 660 euro netti + buoni pasto se non residenti; 800 euro netti + buoni pasto per i laureati quinquiennali o master di primo livello residenti nella provincia, 1000 euro netti + buoni pasto se non residenti. 100 stage all’anno su oltre 13mila dipendenti (3500 con mansioni impiegatizie), 30% assunti al termine dello stage
15) Pfizer Italia, 700 euro netti + mensa gratuita + gli altri benefit erogati ai dipendenti. 15 stage all’anno su 330 dipendenti, 30% assunti con contratto t.d. al termine dello stage
16) Salmoiraghi & Viganò, da 600 a 1000 euro netti al mese (a seconda della distanza dello stagista dalla sede). 70 stage su 1100 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
17) Capgemini, 770 euro netti + pc portatile. 150 stage all'anno su 1400 dipendenti, 95% assunti al termine dello stage
18) Studio legale Lovells, 580 euro per universitari, 1000 euro per i laureati
19) Banque PSA Finance succursale d’Italia, 500 euro netti per studenti di scuola superiore, 650 euro netti per diplomati, da 750 a 850 euro netti per laureandi/laureati. Per tutti anche buoni pasto
20) Dompé, 700 euro netti + mensa aziendale. 4-5 stage all’anno su oltre 500 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
21) Prysmian, 700 euro netti + ticket restaurant. 77 stage su 2145 dipendenti
22) Mattel Italia, 700 euro netti + ticket restaurant. 5 stage all'anno su 100 dipendenti.
23) Txt, 680 euro netti + mensa. 62 stage su 500 dipendenti, 65-70% assunti al termine dello stage.
24) Ford Italia, 670 euro + ticket per i residenti a Roma, 850 euro + ticket restaurant per i non residenti.
25) Nestlé Italia, 710 euro netti + ristorante aziendale e accesso al centro sportivo convenzionato. 38% assunti al termine dello stage
26) Accenture, 650 euro netti + ticket restaurant per i residenti/domiciliati nel luogo dell'azienda, 1100 euro netti + ticket restaurant se lo stagista deve trasferirsi da un'altra regione apposta per lo stage
27)
Sirti, 700 euro + ticket restaurant + contributo alloggio di 400 euro per i residenti fuori regione dalla sede di destinazione
28) Iw Bank, 1100 euro netti + ticket restaurant. 20 stage su 223 dipendenti, 60% assunti al termine dello stage
29) Cardif, 650 euro netti + buoni pasto e palestra convenzionata. 7 stage all’anno (3% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato), 90% assunti al termine dello stage.
30) Bambinopoli, da 600 a 850 euro netti + rimborso spese di trasporto per gli stagisti non residenti a Milano. 1-2 stage all’anno su 5 dipendenti (nel 2008 non hanno avuto stagisti), 80% assunti al termine dello stage
31) L'Oreal Italia, a Milano: 700 euro netti + mensa e parcheggio aziendale oppure 550 euro netti + casa + mensa e parcheggio aziendale; a Torino 600 euro netti + ticket restaurant oppure 400 euro netti + casa + ticket restaurant. 150 stage all’anno su un totale di 1500 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
32) SKF, 850 euro lordi + mensa e trasporti aziendali per i laureati, 650 euro lordi + mensa e trasporti aziendali per i non laureati. 40 stage all’anno su un totale di quasi 3mila dipendenti
33) British Telecom Italia, 600 euro netti + ticket restaurant per i residenti, 700 euro netti + ticket restaurant per i non residenti.
34) Ferrero, 1000 euro netti + mensa aziendale e pc portatile per chi risiede a oltre 50 km dalla sede, 750 euro netti + mensa aziendale e pc portatile per gli altri. Stage solo a laureati. 50% assunti al termine dello stage
35) Banca Dexia, 1200 euro al mese
36) Reckitt Benckiser, 1000 euro netti + ticket restaurant. 20 stage all’anno su un totale di 700 dipendenti, 45% assunti al termine dello stage
37) Seat Pagine Gialle, 1000 euro netti + ticket restaurant
38) Feedback Italia, 500 euro netti per i non laureati, da 800 a 1000 euro netti per i laureati. Da 2 a 4 stage l’anno su 30 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
39) Prometeo mediazione creditizia, 700 euro netti. 30 stage all'anno su 350 dipendenti, 45% assunti al termine dello stage
40) Invitalia: 800 euro lordi + buoni pasto per i residenti, 1200 euro lordi + buoni pasto per i non residenti
41) Philips, 620 euro netti per i diplomati, 760 euro netti per i laureati. 60 stage all’anno su un totale di 1100 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
42) Apheloria editrice, 625 euro + alloggio gratuito
43) Ald Automotive, 500 euro netti + ticket restaurant, 730 euro netti + ticket restaurant per i residenti fuori Roma, 950 euro netti + ticket restaurant in caso di rinnovo. 18 stage all'anno su 277 dipendenti, 67% assunti al termine dello stage
44) Camera di Commercio di Milano, 600 euro per 100 ore mensili (part time di 25 ore alla settimana) + bonus di 1000 euro a fine stage
45) Everis Italia, 750 euro lordi + buoni pasto. 20-30 stage all’anno su 160 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
46) Ge Oil & Gas, 600 euro netti + mensa aziendale. 100 stage all'anno su 4mila dipendenti, 40% assunti al termine dello stage
47) Ibm Italia, 500 euro lordi + mensa aziendale per i primi tre mesi, 700 euro lordi + mensa aziendale per i successivi tre mesi. 100 stage all’anno su 7mila dipendenti, 10% assunti al termine dello stage
48) Varvel, 400 euro netti + mensa per studenti delle scuole superiori o laureandi che svolgono la tesi in azienda; 800 euro netti + mensa per studenti di master (casi rari). 1-3 stage all'anno su 75 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage [sono esclusi dal computo gli stagisti delle scuole superiori]
49) Wella, 500 euro netti + mensa aziendale, 700 euro netti + mensa aziendale in caso di proroga. 5 stage all'anno su 250 dipendenti, 40% assunti al termine dello stage
50)
Fiat Services, 800 euro lordi + mensa aziendale; 1060 euro lordi per chi proviene da oltre 150 km dal luogo di lavoro + mensa aziendale + un rientro pagato al mese (con massimale di spesa basato su un treno espresso di seconda classe)
51)
Mediaset, 900 euro netti + mensa gratis
52) De Agostini, 400 euro netti + mensa per diplomati, 600 euro netti + mensa per laureati, 700 euro netti + mensa per laureati con master. In caso di proroga aumento di 100 euro netti. 25-30 stage all'anno
53) Zurich assicurazioni, da 700 a 800 euro netti + ticket restaurant, aumento di 200 euro in caso di proroga
54) Wyeth Lederle Italy, 550 euro netti + mensa aziendale. 20 stage all'anno su 500 dipendenti con mansioni impiegatizie, 1% assunti al termine dello stage. L'azienda è stata di recente acquisita da Pfizer, quindi in futuro la gestione degli stagisti sarà allineata
55) De Lage Landen Leasing, 500 euro netti + ticket restaurant per diplomati e laureati triennalisti, 700 euro netti + ticket restaurant per laureati quinquiennali. 3-4 stage all'anno su 110 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
56) Antea software, 500 euro netti + pranzo, 1500 euro netti + pranzo in caso di proroga. 1-2 stage all'anno su 30 collaboratori (nessun dipendente allo stato attuale), 30% assunti come collaboratori al termine dello stage.
57) Phard, 500 euro netti + alloggio per i fuori sede, 20-30 stage ogni anno su 400 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
58)
Diesel, 500 euro + agevolazione affitto
59) T-Connect, 500 euro netti per i primi 3 mesi, 750 euro netti per i successivi 3 mesi. 5-6 stage all'anno su 5 dipendenti, 90% assunti con co.co.pro al termine dello stage
60) Kellogg's Italia, 800 euro netti + ticket restaurant, in caso di proroga 900 euro netti + ticket restaurant. 3-4 stage all’anno su 130 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
61) Citroen Italia, 750 euro netti + mensa aziendale gratuita + sconto acquisto vettura + corsi di informatica e lingua. 35 stage all’anno su un totale di 483 dipendenti, 36% assunti al termine dello stage
62) Citigroup, 620 euro netti dal 1° al 3° mese; 787 euro netti + ticket restaurant o 797 euro netti + mensa dal 4° al 6° mese; 940 euro netti + ticket restaurant o 920 euro netti + mensa oltre il 6° mese. 50 stage all’anno (9-10% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato), 25% assunti al termine dello stage
63)
Sadi - Gruppo Fiat, 800 euro netti + buoni pasto
64)
Autostrade per l'Italia Spa, 800 euro netti + mensa gratuita + rimborso spese totale in caso di trasferta
65)
Agos, 800 euro + buoni pasto
66)
Nielsen, 600 euro netti + mensa aziendale gratuita i primi 4 mesi; 1000 euro netti + mensa aziendale gratuita in caso di proroga
67)
Thales Alenia Space, 650 euro netti + buoni pasto per i residenti nel luogo dell'azienda, 800 netti + buoni pasto per i non residenti
68) Compass - Gruppo Mediobanca, 700 euro netti + ticket restaurant, 900 euro netti + ticket restaurant in caso di proroga. Stage solo a laureati. Circa 40 stagisti su 1300 dipendenti. In corso processo di fusione con Linea, previsione di assunti al termine dello stage: 10%.
69) Zucchetti, 700 euro lordi per i non laureati, 800 euro lordi per i laureati. 80 stage all’anno su 1700 dipendenti, 98% assunti al termine dello stage
70) 3M Italia, 700 euro netti per laureati, 1200 netti per laureati con diploma di master Mba. 30 stage all’anno su 800 dipendenti, 27% assunti al termine dello stage
71) Arthur D. Little, 500 euro netti per i laureati, 1000 euro netti per i master + ticket restaurant. 95% assunti al termine dello stage
72) Alcatel-Lucent, 1000 euro lordi per i laureati quinquennali e 750 euro lordi per quelli triennali + mensa aziendale gratuita + trasporti aziendali. 30-40 stage all’anno su 2500 dipendenti
73)
Microsoft, 750 euro netti + ticket restaurant
74) Candy Hoover, 500 euro netti + mensa aziendale. 12-15 stage all'anno su 380 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
75) KPMG Advisory, 1000 euro lordi per i laureati + telefonino aziendale (abilitato per le chiamate fra dipendenti), 300 euro lordi per gli studenti. 70 stage all’anno su 800 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
76)
Alfa Romeo, 900 euro
77)
Bonola Case, 900 euro netti
78) 3 Italia, 740 euro netti + ticket restaurant
79) Xerox, 730 euro netti + ticket restaurant. 10 stage all'anno su 160 dipendenti t.i., 45% assunti al termine dello stage
80) Pirelli, 620 euro netti + mensa aziendale, 730 euro netti + mensa aziendale per chi abita a oltre 60 km dal posto di lavoro. 4,5% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato, 40% assunti al termine dello stage
81) Lg Electronics, 650 euro netti + ticket restaurant, 750 euro netti + ticket restaurant in caso di proroga. 7-10 stage all’anno su 250 dipendenti, 44% assunti al termine dello stage
82)
Heineken Italia, 825 euro lordi + ticket restaurant
83) Consolidata direct marketing, 650 euro netti + ticket restaurant; 750 euro netti + ticket restaurant in caso di proroga
84) Jakala comunicazione, da 500 a 900 euro + ticket restaurant
85) Peugeot Italia, 700 euro netti + mensa gratuita

86) Unilever, da 565 euro a 800 euro netti + mensa aziendale
87) Findomestic, per gli studenti: 200 euro lordi per i primi due mesi, 500 euro lordi per i mesi successivi; per i laureati: 400 euro lordi per i primi due mesi, 700 euro lordi per i mesi successivi. 250 euro aggiuntivi come contributo alloggio per chi deve trasferirsi da un'altra città per lo stage.
88)
Sic Servizi Integrati & Consulenze, 600 euro netti + ticket restaurant per i diplomati, 750 euro netti + ticket restaurant per i laureati. 2 stage all'anno su 15 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
89) Autogrill, 600 euro netti + ristorante e parcheggio aziendale. 50 stage all’anno su 400 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
90) Indesit, da 550 a 750 euro + mensa aziendale
91) HP - Hewlett Packard, 516 euro netti + mensa per i residenti in Lombardia, 640 euro netti + mensa per i residenti fuori Lombardia. 25 stage all'anno su 2600 dipendenti
92)
Inglese srl arti grafiche, 1000 euro lordi
93) G11 consulenza finanziaria, 800 euro
94) Sava - Fiat settore marketing, 800 euro
95) Casa editrice Scenari, da 600 a 900 euro + rimborso spese telefonino
96) Unione Commercio Provincia di Milano, 613 euro netti + ticket restaurant
97) Vodafone Omnitel: 770 euro netti. 70 stage all’anno su un totale di 8mila dipendenti, 33% assunti al termine dello stage
98) IsayBlog! - Elibeta, da 500 a 700 euro netti + ticket restaurant. 3 stage all'anno su 4 soci (nessun dipendente allo stato attuale). L'azienda è nata da poco pertanto ancora non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzioni.
99) Eni, 700 euro lordi per laureati + mensa aziendale o ticket restaurant. 80% assunti al termine dello stage (esclusi gli stage curriculari)
100) Groupama Assicurazioni, 600 euro netti + mensa aziendale
101) Gruppo Buondì Bistefani, 600 euro netti + ticket restaurant
102) Société Générale Securities Services S.p.A., 600 euro + ticket restaurant
103) Atradius, 600 euro + buoni pasto
104) Alstom Transport, 600 euro + accesso alla mensa aziendale
105) Euronics Italia, 600 euro + mensa aziendale
106) Datalogic Bologna, 600 euro + ticket restaurant
107) Ericsson, 500 euro + mensa aziendale + notebook + telefonino e scheda aziendale, 700 euro al mese + mensa aziendale in caso di proroga
108) Yahoo! Italia, 600 euro + ticket restaurant
109) Sintex, 600 euro + ristorante aziendale
110) Tenaris, 600 euro + mensa
111) Arval - Gruppo Bnp Paribas, 600 euro netti + ticket restaurant. 58 stage su 700 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
112) CSC, 750 euro lordi + ticket restaurant
113)
Penta Group - Top Legal, da 500 a 1000 euro netti. 2 stage all'anno su 7 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
114) Carrier climatizzazione, 750 euro netti
115) Piaggio, 500 euro + 250 euro come contributo alloggio per i non toscani
116) Deloitte Consulting, 730 euro netti
117) Coca Cola, 700 euro lordi + ticket restaurant
118) Fox Italia, 650 euro lordi + ticket restaurant, 8-10 stage all’anno su 220 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
119) Berco (headquarter), da 400 euro netti (per stage part-time) a 800 euro netti + buoni pasto (gli studenti in stage non vengono retribuiti). 20 stage all’anno su un totale di 2400 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage

120) Plasmon, 550 euro + mensa
121) Auchan, 500 euro netti, mensa e parcheggio aziendale
122) Mondadori (anche periodici), 500 euro netti + mensa aziendale o ticket restaurant per i primi tre mesi, 600 euro netti + mensa aziendale o ticket restaurant per i successivi tre mesi
123) Giacomini spa, 550 euro netti + mensa
124) Sephora Italia, 550 euro + ticket restaurant
125) Crif, 600 euro netti, 800 euro netti in caso di proroga. 34 stage nel corso dell’anno (5% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato), 68% assunti al termine dello stage
126)
Selex - Finmeccanica, 700 euro
127)
Cipriani gruppi elettrogeni, almeno 700 euro
128)
Telecom Italia - Lab Torino, tra 500 e 850 euro
129) Ceramiche Gardenia Orchidea, 800 euro lordi + contributo pasti
130)
Sesamo Software, 700 euro netti, aumento del 25% (circa 875 euro netti) in caso di proroga. 1 stagista su 10 dipendenti; per l'azienda è la prima esperienza di stage pertanto ancora non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzioni
131) Tua Assicurazioni, da 600 a 750 euro netti. 6 stage all’anno su un totale di 31 dipendenti, 45% assunti al termine dello stage
132)
Librerie Feltrinelli area Controllo di gestione, 520 euro + ticket restaurant
133)
Assolombarda, 520 euro + buoni pasto
134)
Progeo Molini, da 500 a 800 euro
135) Mars, 516 euro netti + ticket restaurant. 10-15 stage all’anno su un totale di 200 dipendenti, 70-80% assunti al termine dello stage
136) Darty, 516 euro al mese + ticket restaurant

137) Walt Disney, da 500 a 600 euro netti + buoni pasto
138)
Bayer, 660 euro
139)
Four Stars, 500 euro netti + ticket restaurant
140)
Poltrona Frau, 500 euro + mensa aziendale gratuita
141) Zero9, 500 euro netti + ticket restaurant (stage anche presso le sedi di San Paolo in Brasile e di New York). 6 stage all'anno su 100 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
142) Automotive solutions, 500 euro + ticket restaurant
143) Eaton srl, circa 500 euro + buoni pasto
144)
Goodyear, 500 euro + buoni pasto
145)
Fondazione Museo della Scienza e Tecnologia di Milano, 500 euro netti + ticket restaurant
146) Nest2 srl, 500 euro + mensa aziendale
147) Boehringer Ingelheim Italia, 500 euro + ristorante aziendale

148) Aquerò research, 500 euro netti. 1 stage all'anno su 2-3 collaboratori (nessun dipendente allo stato attuale), 30% assunti al termine dello stage.
149) Rcs Mediagroup, 500 euro + mensa
150) Gruner + Jahr Mondadori, 500 euro netti + + ticket restaurant
151) Fastweb, 500 euro + ticket restaurant
152) Emerson Network Power, 500 euro + mensa
153) Renault Italia, 500 euro netti + mensa aziendale gratuita (tutti gli stagisti hanno laurea specialistica), 7% di stagisti ogni anno rispetto al totale dei dipendenti
154) Alfa Wassermann, 500 euro netti + mensa aziendale
155) Sky Italia, 500 euro netti + ticket restaurant (non per stagisti giornalisti)
156) Gruppo commerciale Selex, 500 euro + ticket restaurant
157) Oracle, 750 euro lordi. 40 stage all’anno su mille dipendenti, 80-90% assunti al termine dello stage
158)
Ernst&Young, 620-700 euro
159) Bip - Business Integration Partner, 700 euro ai residenti, 900 euro ai non residenti

160) Danone, 600 euro lordi + ticket restaurant
161)
Johnson & Johnson, 625 euro
162) Colgate, 620 euro
163) Luxottica, 700 euro lordi
164)
Metro ufficio del personale, 600 euro netti
165)
Carglass, 600 euro
166)
Merck Generics Italia, 600 euro
167)
Salmoiraghi & Viganò, 600 euro
168) Carrefour, 700 euro lordi
169) Prontoseat Pagine Gialle, 750 euro lordi
170) Gruppo Mondo Convenienza, 600 euro
171) Menzolit, 600 euro
172) Interfashion, 600 euro
173) Saba Italia, 600 euro
174) Ags Energy, 600 euro
175) Unicredit, 700 euro lordi
176) Randstad Italia, 550 euro
177) Gruppo Lombardia Informatica, 550 euro
178) GlaxoSmithKline settore Pharma, 620 euro netti + mensa aziendale (gli stage inferiori a tre mesi e quelli fatti per la tesi di laurea non vengono retribuiti). 28 stage all'anno su oltre 1400 dipendenti, 5-10% assunti al termine dello stage
179) Seigradi pubbliche relazioni, da 450 a 600 euro netti
180) Mtv Italia, 520 euro netti
181)
AXA Assicurazioni, 516 euro
182)
CGT Caterpillar, 516 euro
183) Prada, 500 euro netti al mese

184)
Lutech gruppo Laserline, 500 euro netti
185)
Wip Communication, almeno 500 euro
186)
Kelly Financial Resources, 500 euro netti
187)
Hertz, 500 euro
188)
Mondo Home Entertainment settore Marketing, 500 euro
189)
Libreria Hoepli, 500 euro
190)
Arachno, 500 euro
191)
Jfk, 500 euro
192)
Compagnia Italiana Rischi Aziende - gruppo Cattolica Assicurazioni, 500 euro
193)
Eldis, 500 euro
194)
Reale Mutua assicurazioni, 500 euro
195)
Csi Piemonte, 500 euro
196) HR Soluzioni, 500 euro
197) Baxter Spa, 500 euro al mese
198) Atos Origin consulenza informatica, 500 euro
199) Studio legale Vogrich, 500 eur0
200) Richemond, 500 euro
201) Cdo Piazza del Lavoro, 500 euro

(questa lista è basata su segnalazioni anche anonime e può contenere errori e inesattezze)

sabato 25 ottobre 2008

LA FUGA ALL'ESTERO NON È L'UNICA SOLUZIONE: BISOGNA TROVARE IL CORAGGIO DI RESTARE QUI E CHIEDERE DI PIÙ

«Me ne vado all'estero, qui non trovo opportunità»: troppo spesso, negli ultimi tempi, ho sentito questa frase. Sono tanti i giovani che emigrano alla ricerca di un lavoro che evidentemente in Italia non riescono a trovare. Sia chiaro, andare all'estero è certamente una bella esperienza di vita, arricchisce il curriculum, permette di imparare bene una lingua straniera e di ampliare gli orizzonti. Però se da scelta diventa necessità, qualcosa comincia a scricchiolare. Mi sono ritrovata spesso a parlarne attraverso commenti su blog amici (CuocaPrecaria, Michel Martone), magari citando l'ormai famosa storia di Olimpia - la brillante 24enne neolaureata fuggita in Olanda per veder riconosciute (e retribuite) le sue competenze, e uscire dal turbine degli stage.
Mi ha colpito la risposta della CuocaPrecaria: «L'istinto di fuga fa paura anche a me. Ma gli italiani sono troppo mammoni per emigrare in massa, per cui al momento il rischio di un'evasione collettiva mi sembra piuttosto remoto. Forse invece se davvero tutti i migliori trovassero il coraggio di Olimpia e lasciassero soli, con i loro stage da quattro soldi, i poco lungimiranti datori di lavoro italiani... chissà, magari qualcuno comincerebbe ad accorgersi che qualcosa non va». E aggiunge: «Gli stage sottopagati, e gli altri lavoretti "per la gloria", continuano ad esistere anche perchè tanti continuano ad accettarli. Non prendiamocela solo con gli imprenditori senza scrupoli, il popolo dei milleuristi e dei serial-stagisti dovrebbe farsi una semplice domanda: non sarà che alla fine è comodo stare qui da mamma e papà a lamentarmi del mio ennesimo stage senza avere mai il coraggio di chiedere di più?». Non potrei trovarmi più d'accordo: qualche tempo fa avevo intitolato un post proprio «Rimborso spese per lo stage: bisogna anche avere il coraggio di chiederlo».
Ecco quel che ciascuno di noi dovrebbe cercare di mettere in pratica:
non accettare supinamente quel che il mercato offre, far valere le proprie competenze, avere il coraggio di dire a chi propone una retribuzione da fame «Mi scusi, ma io con questa cifra non riuscirei a mantenermi!». Insomma, andare all'estero forse - paradossalmente - è la soluzione più facile: mentre è qui che dobbiamo combattere, per cambiare la situazione.

giovedì 23 ottobre 2008

ED ECCO LA "LISTA DEI BUONI DOC"

... cioé: di origine controllata. Tutte le informazioni che leggerete in questa nuova Lista "DOC" , che andrà ad affiancarsi (non a sostituire!) la Lista dei Buoni "classica", sono state fornite e confermate direttamente dalle aziende.
Per la classificazione è stato calcolato il valore non solo del rimborso spese, ma anche degli altri benefit (alloggio, ticket restaurant o mensa aziendale etc), e sopratutto della reale possibilità di ottenere un lavoro dopo lo stage e del rispetto dei limiti massimi imposti dalla legge per il numero di stagisti (quasi tutte le aziende citate, comunque, li rispettano).
Ovviamente la trasparenza paga: le aziende che hanno fornito più dati hanno ottenuto punteggi migliori.
Tre piccole precisazioni. Primo: potrebbero esserci errori di trascrittura, quindi chiedo a tutte le persone che con grande gentilezza hanno collaborato con me in queste settimane di avvisarmi subito se ravvisano qualche inesattezza! Secondo: la Lista DOC è un organismo "vivente": sarà modificato in continuazione immettendo, man mano che mi perverranno, nuovi dati e nuove aziende.
Pertanto anche l'ordine delle aziende potrà cambiare. Terzo: il numero degli stagisti e dei dipendenti è da considerarsi approssimativo.

Ed ecco finalmente la "Lista dei Buoni DOC":

1) Gruppo Toro Assicurazioni, 750 euro netti + mensa aziendale, 85o euro netti + mensa aziendale per chi risiede fuori dalla provincia di lavoro. 11 stage all'anno su 600 dipendenti, 95% assunti al termine dello stage.
2) Capgemini, 770 euro netti + pc portatile. 150 stage all'anno su 1400 dipendenti, 95% assunti al termine dello stage
3) Kellogg's Italia, 800 euro netti + ticket restaurant, in caso di proroga 900 euro netti + ticket restaurant. 3-4 stage all’anno su 130 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
4) PricewaterhouseCoopers, da 760 a 915 euro netti + buoni pasto per studenti e neolaureati, da 840 a 1070 euro netti + buoni pasto se lo stagista proviene da un master di secondo livello. 220 stage all’anno su 3mila dipendenti, 70-80% assunti al termine dello stage
5) Salmoiraghi & Viganò, da 600 a 1000 euro netti al mese (a seconda della distanza dello stagista dalla sede). 70 stage su 1100 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
6) Dompé farmaceutica, 700 euro netti + mensa aziendale. 4-5 stage all’anno su oltre 500 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
7) Cardif, 650 euro netti + buoni pasto e palestra convenzionata. 7 stage all’anno (3% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato), 90% assunti al termine dello stage. [Non sono previsti stage per il 2009]
8) Gruppo Mediolanum, 775 euro netti + mensa. Da 110 a 140 stage all'anno su 1670 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
9) Edison, 850 euro netti + mensa per laureati, 450 euro netti per studenti. 40 stage su 2378 dipendenti, 70-75% assunti al termine dello stage
10) Ald Automotive, 500 euro netti + ticket restaurant, 730 euro netti + ticket restaurant per i residenti fuori Roma, 950 euro netti + ticket restaurant in caso di rinnovo. 18 stage all'anno su 277 dipendenti, 67% assunti al termine dello stage
11) Zucchetti, 700 euro lordi per i non laureati, 800 euro lordi per i laureati. 80 stage all’anno su 1700 dipendenti, 98% assunti al termine dello stage
12) Phard, 500 euro netti + alloggio per i fuori sede, 20-30 stage ogni anno su 400 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
13) Bambinopoli, da 600 a 850 euro netti + rimborso spese di trasporto per gli stagisti non residenti a Milano. 1-2 stage all’anno su 5 dipendenti (nel 2008 non hanno avuto stagisti), 80% assunti al termine dello stage
14) Arthur D. Little, 500 euro netti per i laureati, 1000 euro netti per i master + ticket restaurant. 95% assunti al termine dello stage
15) Reckitt Benckiser, 1000 euro netti + ticket restaurant. 20 stage all’anno su 700 dipendenti, 45% assunti al termine dello stage
16) De Lage Landen Leasing, 500 euro netti + ticket restaurant per diplomati e laureati triennalisti, 700 euro netti + ticket restaurant per laureati quinquiennali. 3-4 stage all'anno su 110 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
17) Feedback Italia, 500 euro netti per i non laureati, da 800 a 1000 euro netti per i laureati. Da 2 a 4 stage l’anno su 18 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
18) Oracle, 750 euro lordi. 40 stage all’anno su mille dipendenti, 80-90% assunti al termine dello stage
19) Mazda, 650 euro netti per gli stagisti residenti a Roma, 750 euro netti per gli stagisti residenti fuori Roma + mensa aziendale. 6 stage all’anno su 60 dipendenti, 10% assunti al termine dello stage + 60% continua a collaborare con contratti a progetto o interinali
20) Varvel, 400 euro netti + mensa per studenti delle scuole superiori o laureandi che svolgono la tesi in azienda; 800 euro netti + mensa per studenti di master (casi rari). 1-3 stage all'anno su 75 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage [sono esclusi dal computo gli stagisti delle scuole superiori]
21) KPMG Advisory, 1000 euro lordi per i laureati + telefonino aziendale (abilitato per le chiamate fra dipendenti), 300 euro lordi per gli studenti. 70 stage all’anno su 800 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
22) Magneti Marelli, per laureati da 800 a 1000 euro netti + mensa aziendale gratuita; in caso di proroga o di laureati con diploma di master 1200 euro netti + mensa aziendale gratuita; per universitari 500 euro netti + mensa aziendale gratuita. 110 stage all’anno su oltre 8mila dipendenti (2500 con mansioni impiegatizie), 60% assunti al termine dello stage
23) Banca Sara, 500 euro + ticket restaurant per studenti universitari, 750 euro netti + ticket restaurant. In caso di proroga dello stage, anche agli studenti vengono corrisposti 750 euro. 1-2 stage all'anno su 124 dipendenti, 75% assunti al termine dello stage
24) Sace, 760 euro netti + ticket restaurant. 50 stage all'anno su 556 dipendenti, 60% assunti al termine dello stage
25) Fox Italia, 650 euro lordi + ticket restaurant, 8-10 stage all’anno su 220 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
26) Elation, per gli studenti 700 euro netti + fino a 500 euro in più in caso di risultati qualitativi condivisi, per i laureati da 700 a 1000 euro netti, per chi ha diploma di master da 1000 a 1200 euro netti. 10 stage all’anno su 38 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
27) Everis Italia, 725 euro netti + buoni pasto. 20-30 stage all’anno su 160 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
28) Iw Bank, 1100 euro netti + ticket restaurant. 20 stage su 223 dipendenti, 60% assunti al termine dello stage
29) Mars, 516 euro netti + ticket restaurant. 10-15 stage all’anno su 200 dipendenti, 70-80% assunti al termine dello stage
30) Crif, 600 euro netti, 800 euro netti in caso di proroga. 34 stage nel corso dell’anno (5% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato), 68% assunti al termine dello stage
31) Zero9, 500 euro netti + ticket restaurant (stage anche presso le sedi di San Paolo in Brasile e di New York). 6 stage all'anno su 100 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
32) L'Oreal Italia, a Milano: 700 euro netti + mensa e parcheggio aziendale oppure 550 euro netti + casa + mensa e parcheggio aziendale; a Torino 600 euro netti + ticket restaurant oppure 400 euro netti + casa + ticket restaurant. 150 stage all’anno su 1500 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
33) Candy Hoover, 500 euro netti + mensa aziendale. 12-15 stage all'anno su 380 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
34) Genertel, 500 euro lordi + ticket restaurant per i residenti nella provincia, 700 euro lordi + ticket restaurant per i non residenti. 10 stage all'anno su 639 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage di cui il 35% con contratto a tempo indeterminato
35) T-Connect, 500 euro netti per i primi 3 mesi, 750 euro netti per i successivi 3 mesi. 5-6 stage all'anno su 5 dipendenti, 90% assunti con co.co.pro al termine dello stage
36) Xerox, 730 euro netti + ticket restaurant. 10 stage all'anno su 160 dipendenti t.i., 45% assunti al termine dello stage
37) Penta Group - Top Legal, da 500 a 1000 euro netti. 2 stage all'anno su 7 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
38) Shell, 950 euro netti ai laureati, 750 euro netti ai diplomati + mensa aziendale o ticket restaurant. 30 stage all’anno su 600 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
39) Lg Electronics, 650 euro netti + ticket restaurant, 750 euro netti + ticket restaurant in caso di proroga. 7-10 stage all’anno su 250 dipendenti, 44% assunti al termine dello stage
40) Citroen Italia, 750 euro netti + mensa aziendale gratuita + sconto acquisto vettura + corsi di informatica e lingua. 35 stage all’anno su 483 dipendenti, 36% assunti al termine dello stage
41) Arval - Gruppo Bnp Paribas, 600 euro netti + ticket restaurant. 58 stage su 700 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage.
42) Philips, 620 euro netti per i diplomati, 760 euro netti per i laureati. 60 stage all’anno su 1100 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
43) Txt, 680 euro netti + mensa. 62 stage su 500 dipendenti, 65-70% assunti al termine dello stage.
44) Barilla, 900 euro lordi + monolocale gratuito + ristorante aziendale gratuito e altri benefit erogati ai dipendenti (solo stagisti laureandi o laureati). 50% assunti al termine dello stage
45) Pirelli, 620 euro netti + mensa aziendale, 730 euro netti + mensa aziendale per chi abita a oltre 60 km dal posto di lavoro. 4,5% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato, 40% assunti al termine dello stage
46) Ford Italy, 600 euro netti + mensa aziendale, 850 euro netti + mensa aziendale per i non residenti a Roma. 14 stage all'anno su 142 dipendenti. 70% assunti al termine dello stage con contratto interinale.
47) Prometeo mediazione creditizia, 700 euro netti. 30 stage all'anno su 350 dipendenti, 45% assunti al termine dello stage
48) Citigroup, 620 euro netti dal 1° al 3° mese; 787 euro netti + ticket restaurant o 797 euro netti + mensa dal 4° al 6° mese; 940 euro netti + ticket restaurant o 920 euro netti + mensa oltre il 6° mese. 50 stage all’anno (9-10% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato), 25% assunti al termine dello stage
49) Nestlé Italia, 710 euro netti + ristorante aziendale gratuito e accesso al centro sportivo convenzionato. 38% assunti al termine dello stage
50) Pfizer Italia, 700 euro netti + mensa gratuita + gli altri benefit erogati ai dipendenti. 15 stage all’anno su 330 dipendenti, 30% assunti con contratto t.d. al termine dello stage
51) Autogrill, 600 euro netti + ristorante e parcheggio aziendale. 50 stage all’anno su 400 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
52) Vodafone Omnitel: 770 euro netti. 70 stage all’anno su 8mila dipendenti, 33% assunti al termine dello stage
52) Sorgenia, 600 euro netti, 790 euro netti per chi proviene da altre regioni rispetto alla sede. 13 stage all'anno su 176 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
53) Ge Oil & Gas, 600 euro netti + mensa aziendale. 100 stage all'anno su 4mila dipendenti, 40% assunti al termine dello stage
54) Iveco, 400 euro netti + buoni pasto per i laureati triennalisti e laureandi quinquiennali residenti nella provincia, 660 euro netti + buoni pasto se non residenti; 800 euro netti + buoni pasto per i laureati quinquiennali o master di primo livello residenti nella provincia, 1000 euro netti + buoni pasto se non residenti. 100 stage all’anno su oltre 13mila dipendenti (3500 con mansioni impiegatizie), 30% assunti al termine dello stage
55) Alfa Wassermann, 500 euro netti + mensa aziendale. 17 stage all'anno su 620 dipendenti, 55% assunti al termine dello stage
56) Eni, 700 euro lordi per laureati + mensa aziendale o ticket restaurant. 80% assunti al termine dello stage (esclusi gli stage curriculari)
57) Wella, 500 euro netti + mensa aziendale, 700 euro netti + mensa aziendale in caso di proroga. 5 stage all'anno su 250 dipendenti, 40% assunti al termine dello stage
58) Sic Servizi Integrati & Consulenze, 600 euro netti + ticket restaurant per i diplomati, 750 euro netti + ticket restaurant per i laureati. 2 stage all'anno su 15 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
59) 3M Italia, 700 euro netti + mensa gratuita per laureati, 1200 netti + mensa gratuita per laureati con diploma di master Mba. 30 stage all’anno su 800 dipendenti, 27% assunti al termine dello stage
60) Bosch, 550 euro netti + mensa per laureandi, 690 euro netti + mensa per laureati + appartamenti nelle foresterie aziendali per chi proviene da città lontane. 45 stage all'anno su 507 dipendenti.
61) Gruppo Unipol, 650 euro netti + ticket restaurant. 22 stage all'anno su 4511 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
62) Bmw Italia, 550 euro netti. 28-30 stage all'anno su 285 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
63) Tua Assicurazioni, da 600 a 750 euro netti. 6 stage all’anno su 31 dipendenti, 45% assunti al termine dello stage
64) Antea software, 500 euro netti + pranzo, 1500 euro netti + pranzo in caso di proroga. 1-2 stage all'anno su 30 collaboratori (nessun dipendente allo stato attuale), 30% assunti come collaboratori al termine dello stage.
65) Banca d'Italia, 1000 euro netti + rimborso forfettario di 800 euro per l'alloggio
66) Lush, da 400 a 800 euro netti. 2 stage all'anno, 80% assunti al termine dello stage
67) GoFluent, 400 euro netti per stage part-time per studenti, 600 euro netti per stage part-time per laureati. 5-6 stage all'anno su 8 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage per l'area commerciale, 20% assunti al termine dello stage per l'area servizio clienti
68) Berco (headquarter), da 400 euro netti (per stage part-time) a 800 euro netti + buoni pasto (gli studenti in stage non vengono retribuiti). 20 stage all’anno su 2400 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
69) Ibm Italia, 500 euro netti + mensa aziendale per i primi tre mesi, 700 euro netti + mensa aziendale per i successivi tre mesi. Il rimborso viene erogato trimestralmente. 100 stage all’anno su 7mila dipendenti, 10% assunti al termine dello stage
70) Prysmian, 700 euro netti + ticket restaurant. 77 stage su 2145 dipendenti
71) Mattel Italia, 700 euro netti + ticket restaurant. 5 stage all'anno su 100 dipendenti.
72) Unilever Italia, 850 euro lordi + mensa aziendale o ticket restaurant. 40 stage all'anno.
73) Ferrero, 1000 euro netti + mensa aziendale e pc portatile per chi risiede a oltre 50 km dalla sede, 750 euro netti + mensa aziendale e pc portatile per gli altri. Stage solo a laureati. 50% assunti al termine dello stage
74) SKF, 850 euro lordi + mensa e trasporti aziendali per i laureati, 650 euro lordi + mensa e trasporti aziendali per i non laureati. 40 stage all’anno su quasi 3mila dipendenti
75) Compass - Gruppo Mediobanca, 700 euro netti + ticket restaurant, 900 euro netti + ticket restaurant in caso di proroga. Stage solo a laureati. Circa 40 stagisti su 1300 dipendenti. In corso processo di fusione con Linea, previsione di assunti al termine dello stage: 10%.
76) Sesamo Software, 700 euro netti, aumento del 25% (circa 875 euro netti) in caso di proroga. 1 stagista su 10 dipendenti; per l'azienda è la prima esperienza di stage pertanto ancora non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzioni
77) Findomestic Banca, 734 euro netti per laureati (400 euro netti per i primi due mesi); 500 euro netti per studenti (250 euro netti per i primi due mesi). 250 euro lordi di contributo alloggio per chi si trasferisce per lo stage. 8-10 stage all'anno su 2mila dipendenti
78) Groupama Assicurazioni, 600 euro netti + mensa aziendale. 10 stage all'anno su 400 dipendenti
79) Aquerò research, 500 euro netti. 1 stage all'anno su 2-3 collaboratori (nessun dipendente allo stato attuale), 30% assunti al termine dello stage.
80) De Agostini, 400 euro netti + mensa per diplomati, 600 euro netti + mensa per laureati, 700 euro netti + mensa per laureati con master. In caso di proroga aumento di 100 euro netti. 25-30 stage all'anno
81) Tyco Valves & Controls, 300 euro netti + mensa + pc aziendale per studenti delle scuole superiori o universitari; 500 euro netti + mensa + pc aziendale per laureandi; 600 euro netti + mensa + pc aziendale per neolaureati; 800 euro netti + mensa + pc aziendale per studenti di master. 5 stage all'anno su 500 dipendenti. [Negli anni passati lo strumento dello stage è stato usato pochissimo e pertanto non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzione dopo lo stage]
82) Biffi, 300 euro netti + mensa + pc aziendale per studenti delle scuole superiori o universitari; 500 euro netti + mensa + pc aziendale per laureandi; 600 euro netti + mensa + pc aziendale per neolaureati; 800 euro netti + mensa + pc aziendale per studenti di master. 5 stage all'anno su 500 dipendenti. 15 stage all'anno su 250 dipendenti. [Negli anni passati lo strumento dello stage è stato usato pochissimo e pertanto non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzione dopo lo stage]
83) HP - Hewlett Packard, 516 euro netti + mensa per i residenti in Lombardia, 640 euro netti + mensa per i residenti fuori Lombardia. 25 stage all'anno su 2600 dipendenti
84) Alcatel-Lucent, 920 euro netti per i laureati quinquennali e 720 euro netti per quelli triennali + mensa aziendale gratuita + trasporti aziendali. 30-40 stage all’anno su 2500 dipendenti
85) Wyeth Lederle Italy, 550 euro netti + mensa aziendale. 20 stage all'anno su 500 dipendenti con mansioni impiegatizie, 1% assunti al termine dello stage. L'azienda è stata di recente acquisita da Pfizer, quindi in futuro la gestione degli stagisti sarà allineata.
86) JPMorgan, 800 euro lordi per gli studenti universitari, 1200 euro lordi per i laureati
87) Air Liquide, 620 euro lordi + mensa aziendale o ticket restaurant. 15 stage all'anno su 1100 dipendenti
88) 3 Italia, 740 euro netti + ticket restaurant
89) Banque PSA Finance succursale d’Italia, 500 euro netti per studenti di scuola superiore, 650 euro netti per diplomati, da 750 a 850 euro netti per laureandi/laureati. Per tutti anche ticket restaurant.
90) Peugeot Italia, 700 euro netti + mensa gratuita
91) Accenture, 650 euro netti + ticket restaurant per i residenti/domiciliati nel luogo dell'azienda, 1100 euro netti + ticket restaurant se lo stagista deve trasferirsi da un'altra regione apposta per lo stage
92) Veritas, 500 euro netti + ticket restaurant. 30 stage all'anno su 1909 dipendenti, 15% assunti (con cocopro, somministrazione a TD o TD) al termine dello stage
93) GlaxoSmithKline settore Pharma, 620 euro netti + mensa aziendale (gli stage trimestrali non vengono retribuiti). 28 stage all'anno su oltre 1400 dipendenti, 5-10% assunti al termine dello stage
94) Renault Italia, 500 euro netti + mensa aziendale gratuita (tutti gli stagisti hanno laurea specialistica), 7% di stagisti ogni anno rispetto al totale dei dipendenti
95) British Telecom Italia, 600 euro netti + ticket restaurant per i residenti, 700 euro netti + ticket restaurant per i non residenti.
96) Estée Lauder, da 500 a 900 euro netti + ticket restaurant (solo stagisti laureati). 4 stage all'anno su 320 dipendenti. Fino all'anno scorso 25% assunti al termine dello stage, per quest'anno 0%.
97) Mondadori (anche periodici), 500 euro netti + mensa aziendale o ticket restaurant per i primi tre mesi, 600 euro netti + mensa aziendale o ticket restaurant per i successivi tre mesi
98) Gruner + Jahr Mondadori, 500 euro netti + ticket restaurant
99) IsayBlog! - Elibeta, da 500 a 700 euro netti + ticket restaurant. 3 stage all'anno su 4 soci (nessun dipendente allo stato attuale). L'azienda è nata da poco pertanto ancora non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzioni.
100) Walt Disney, da 500 a 600 euro netti + ticket restaurant
101) Prada, 500 euro netti al mese