martedì 4 novembre 2008

LA REPUBBLICA DEGLI STAGISTI SU MILLIONAIRE E SU LEFT

In questi giorni la Repubblica degli Stagisti è due volte in edicola!
Sul settimanale Left l'articolo «Stagisti di tutto il mondo unitevi» è dedicato a questo blog e al sito Stageadvisor: due spazi virtuali che, come rileva la giornalista Valentina Rusconi, cercano di "riequilibrare" il mercato offrendo agli stagisti informazioni per scegliere con cognizione di causa le aziende dove andare in stage.
Il mensile Millionaire dedica al tema dello stage addirittura quattro pagine (il pezzo, scritto
da Tiziana Tripepi, si intitola «Faresti uno stage?»), e qui la sottoscritta appare in qualità di "esperta" per commentare tre storie di stage: quella di una studentessa di 23 anni, quella di una 27enne laureata in psicologia (vi viene in mente niente?), e quella di un musicista 4oenne.
...Buona lettura!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti Eleonora, con un pizzico di invidia perchè se mando un pezzo ad una rivista nemmeno lo leggono. Sono l'esempio classico di chi col 110 e lode può farci una cosa che non sta bene dire in un blog pubblico. Non ho mai acquistato Millionaire, farò un'eccezione per il tuo articolo!

Anonimo ha detto...

Aggiungo un ulteriore commento al mio primo, dopo aver letto l'articolo. Non posso che cncordare con te Eleonora, e mi sembra che chi non vede la situazione di profonda illegittimità in cui ci troviamo abba, colpevolemente o meno, gli occhi foderati. Non credo di essere migliore di altre persone, non sono più formata, non sono più colta, non sono più competente. Voglio lavorare senza essere costretta ad abbandonare città ed affetti: possibile? Pare di no. Ma i soldi per un salto nel vuoto io non ce li ho, non ho le risorse nè il tempo per provare ancora. Ho fatto la commessa, la centralinista, ho dato ripetizioni: ora vorrei solo lavorare e potermi permettere quell'indipendenza che sembra sempre più un'oasi nel deserto. Credo di aver sbagliato molto nella vita, potessi tornate indietro sceglierei sicuramente una strada opposta a quella che ho intrapreso: non si può , inutile recriminare. Ho 28 anni e sono francamente disperata.