FIxO ha sfondato quota 12mila: tanti sono i neolaureati che finora hanno partecipato al progetto. Un’iniziativa del ministero del Lavoro per incentivare gli stage "orientati all'inserimento lavorativo", che prevede un contributo statale di 200 euro al mese a favore del tirocinante (anche se qualche università ha deciso di utilizzare quei fondi in altra maniera) e un bonus di 2300 euro per quelle aziende che, al termine dello stage, decidano di fare un contratto di almeno 12 mesi.
Ad oggi quindi, a fronte di quasi 30mila candidature, sono stati attivati più di 12mila tirocini – di questi, circa 4400 sono già conclusi. E sembra che il progetto stia dando qualche buon frutto: finora il 10% dei ragazzi, al termine del periodo di stage, ha ottenuto un contratto vero.
I dati precisi sui risultati saranno disponibili tra qualche mese: ora è in corso la volata finale, per attivare gli ultimi 3mila tirocini disponibili prima del giugno 2009, quando il progetto Fixo - salvo proroghe - si concluderà.
mercoledì 26 novembre 2008
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25 commenti:
Ele colgo l'occasione: ho partecipato al bando MAE-CRUI ed ho "vinto" un tirocinio di tre mesi presso l'Istituto Italiano di Cultura di Chicago. Uso gli apici perchè questo ennesimo stage è...GRATIS. Nè vitto, nè alloggio, neanche un rimborso spese per il viaggio. Secondo te ho qualche possibilità di prendere la mensilità del progetto FIXO?
P.S. Mi sono laureata nel dicembre 2007 presso La Sapienza di Roma. Fino a giugno 2009 - in teoria - dovrei godere della copertura assicurativa da parte dell'università...
ma lascia perde! se vuoi andà in vacanza a Chicago vacci e vatti a divertì ma no che devi andare lì a tue spese a spendere un sacco di soldi per fare la schiava a loro!io trovo inconcepibile che uno debba pagarsi tutto da solo!!!ma siamo matti!dammi retta prendi i soldi che spenderesti e facci qualcosa di più costruttivo che a lavorare per la gloria non ci si guadagna nulla!trovati un lavoro vero, è meglio, è un consiglio che ti do col cuore, è solo tempo perso!
Il 10% è un buon frutto? Forse mi sono perso qualcosa.
Caro Scienza2punto0,
hai colpito nel segno. Per questo ho scritto "qualche" buon frutto. Ma la percentuale del 10% è sommaria, e rilevata solo sui 4400 che ad oggi già hanno terminato il tirocinio Fixo.
L'obiettivo che il ministero del Lavoro si era posto, avviando questo progetto, era di contribuire alla realizzazione di circa 3500 stabilizzazioni, pari quindi al 20% del totale dei partecipanti. Stiamo a vedere come si comporteranno le aziende nei prossimi mesi.
Faccio parte di quel 10% che ha partecipato al progetto FIXO ed ha ricevuto, al termine dello stage, una proposta di contratto di lavoro (di 8 mesi, non di 12, per cui l'azienda non ha avuto il contributo di cui si parla). Ora al termine di questi 8 mesi di contratto a progetto, non sarò rinnovata (con me altri dipendenti con contratti in scadenza) causa crisi economica... la mia valutazione è che si tratti dell'ennesima pezza per nascondere il problema reale.
Certo ho avuto almeno questo... ma invito a guardare quel dato con ancora maggiore diffidenza vista la mia esperienza...
Sinceramente non vedo più convenienza (economica e formativa) nello svolgere uno stage... e se tornassi indietro non ne farei nemmeno uno!
Di solito non lascio commenti, ma quel 10% ha colpito anche a me... e pensare che l'obiettivo era 20% non migliora l'idea che ho di questo ennesimo progetto per sfruttare un pò di neo laureati.
Ho qualche esperienza di stage in Italia e finora mi son sempre ritrovata in ambienti in cui in poco tempo (1 settimana?) imparavo il lavoro da fare, basta essere un minimo svegli... E mi son sentita nettamente sottosfruttata.
Ora sono in Francia con un programma Leonardo, di cui ho un ottima opinione ed effettivamente qui imparo e lavoro motlissimo... sarà un caso ma è all'estero...
Elisa
Solo una cosa in risposta a Romina: anche io ho "vinto" un tirocinio MAE-CRUI, tre mesi a NY in cui ho investito i soldi del servizio civile. è vero che non sono stata pagata, è vero che ovviamente bisogna fare dei sacrifici e certo non si va "in vacanza" ma credo sia un'esperienza utile sia dal punto di vista personale che professionale. Se puoi Romina PARTI!!!!!Anche se in Italia un tirocinio così forse non verrà giustamente valutato sicuramente ti darà una marcia in più in qualsiasi paese estero.
C'è speranza solo per gli ereditieri, i ricconi, gli smodatamente fprtunati. Gli altri (me compresa) non avranno più nemmeno gli occhi per piangere. Tornassi indietro (ma con la dietrologia non si va da nessuna parte, lo so) non farei un liceo, ma un istituto tecnico, non mi impegnerei per laurearmi in pari con 110 e lode e andrei a fare l'estetista. In realtà sto cercando corsi per farla davvero, so che si guadagna bene ed è un lavoro molto più appagante dei ridicoli stage a 200 euro al mese del progetto fixo.
Ilaria son d'accordo con te!c'hanno detto una marea di cavolate a scuola:"studiate ed avrete un futuro lavorativo ed economico solido"col cavolo!le mia migliore amica che a scuola era l'ultima della classe e i prof gli dicevano "se non studi non avrai un futuro" adesso fa l'estetista e guadagna una marea di soldi!!!e fa anche quello che gli piace!io,che ho studiato e mi son laureata con master e ovviamente immancabile stage, a 28 anni vengo umiliata ai colloqui di lavoro da gente arrogante, e devo elemosinare il lavoro!
Esatto, la mia situazione è più o meno la stessa. Quando mi prendono nei call center a 300 euro al mese mi guardano come se mi stessero facendo un favore. Alcuni ironizzano sulla laurea, altri mi dicono che un curriculum impeccabile non va bene e di mentire, i più non rispondono proprio e si negano al telefono.
Sarai pure laureata con master, cara anonima, ma sei ancora un po' ignorante: scrivi che alla tua migliore amica "gli" dicevano che doveva studiare e che lei ora fa quello che "gli" piace... Quando in italiano invece si dovrebbe dire in entrambi i casi "le"...
Forse le persone arroganti che ti fanno i colloqui sono rimaste colpite da qualche errore di ortografia nel tuo curriculum?
Carissimo Dario, lo so benissimo come si scrive ma visto che sto su un blog scrivo in maniera colloquiale e anche un po di fretta.
Ilaria, condivido in pieno le tue osservazioni, sarà che mi ritrovo nelle tue stesse condizioni, ma investire in formazione, in termini economici, rende assai poco in questo particolare periodo storico.
Io dico che la formazione non è tutto. Non è necessariamente "meglio" avere una laurea piuttosto che fare l'estetista. Non è che se hai una laurea ti puoi ergere sopra gli altri e lamentarti.
Sono d'accordo a combattere per una meritocrazia reale in Italia. Meritocrazia che è molto rara e che detto per inciso significa anche che se un'estetista è brava, fa il suo lavoro con passione e soprattutto fa un lavoro richiesto è giusto che venga ben pagata anche se non ha il meraviglioso pezzo di carta!
Per favore non cadiamo nel lamentismo italiano...
io dico solo che l'ultimo anno di liceo quando abbiamo fatto il corso di orientamento per capire cosa era meglio fare dopo il liceo avrei gradito molto un discorso di questo tipo:"cari ragazzi se studiate da infemiere o ingegnere troverete lavoro; se imparate un mestiere lavorerete; se vi laureate in lettere, scienze della comunicaazione, filosofia non troverete mai lavoro"e questo è tutto quello che volevo dalle giornate di orientamento. e invece la giornata di orientamento si è risolta in un bel discorso retorico su quello che volevamo fare da grandi. se tornassi indietro sceglierei una facoltà che ha sbocchi lavorativi e non un inutile corso di studi che non ha più senso di esistere perchè il mercato del lavoro non assorbe i suoi laureati. il lavoro c'è, siamo noi che abbiamo sbagliato facoltà!se avevo una laurea da infermiere lavoravo dal giorno dopo dell'iscrizione all'albo ed ero pagata bene, altro che stage dei miei stivali!a scuola l'orientamento dovrebbe essere non su quello che ti piacerebbe fare ma su quello che il mercato del lavoro chiede e su come trovare un punto di incontro tra ciò che può piacerti e ciò che serve. chi ha una laurea in lettere si deve rassegnare: il mercato del lavoro in crisi può fare a meno di lui. a 18 anni questo non lo capivamo perchè ancora non avevamo preso abbastanza calci in culo dalla vita.
La formazione dovrebbe essere il punto di partenza, cioè dovrebbe fornire le basi ed i metodi per aggiornarsi continuamente in un determinato settore, cosa che oggi manca perchè il mercato del lavoro è scarsamente meritocratico e assolutamente democratico: tutti possono fare quasi tutto, a prescindere
dalla formazione, basta conoscere la persona giusta. E questo a mio avviso produrrà un lassismo dilagante tra i giovani: se studiare non ti da un vantaggio nella vita, perchè perderci tempo ? Perchè sostenere sacrifici se alla fine sempre a 800euro al mese (se ti va bene) ti ritrovi? Meglio investire nelle pubbliche relazioni e andare in giro a conoscere gente....
Elisa, nessuno si erge sopra nessun altro: io in questo Paese non riesco a fare ciò per cui ho acquisito, spendendo anche molti soldi, delle competenze solide.
Il mio non è e non voleva essere (si capiva benissimo), un discorso classista, ma solo una considerazione su come stanno le cose in Italia. Secondo me, ovviamente. Cerchiamo di cambiare questo stato vergognoso di cose invece di fare sterili polemiche.
Io ho consigliato a mia sorella che ha preso il diploma di ragioneria di non iscriversi all'università, è solo tempo e denaro perso.
Mi scuso se sono sembrata polemica. Ma il punto non mi sembra dire un'estetista guadagna "una marea di soldi"... Per il resto condivido, la situazione italiana è sconfortante , ma quando un governo (anzi tutti i governi a ripetizione)decidono che per combattere gli sprechi bisogna tagliare all'università (invece che razionalizzare) bè credo che non ci siano molte speranze... Siamo giovani, ci sono tanti bei posti al mondo ;)
io non ho un euro in tasca per permettermi di visitare sti altri bei posti del mondo.
Sull'irrazionalità dei tagli concordo in pieno con Elisa: non risolvono i problemi e ne aggravano molti altri. Sono sempre stata scettica riguardo alle fughe all'estero, ma mi sono convinta, in questo scempio generalizzato, che sia l'unica soluzione per tentare di salvarsi.
Una risposta per Romina: FIXO non finanzia stage all'estero, quindi andando a Chicago tu non potresti rientrare nel programma.
Per scoprire se eventualmente ci sono altre opportunità simili, però, puoi provare a rivolgerti all'ufficio Soul (Sistema Orientamento Università Lavoro) della Sapienza. La sede è in via Cesare de Lollis, l'email è info@jobsoul.it.
@ ELEONORA: Grazie mille per il tuo interessamento, proverò al più presto a contattare il SOUL ma dubito che la Sapienza finanzi anche solo minimamente un progetto del genere, anche perchè i numeri sono notevoli, visto che ci sono oltre 500 destinazioni da poter scegliere...
Pensa che una mia amica, un paio di anni fa, è partita con l'Università di Roma 3, e percepiva un rimborso di 500 euro al mese.
Insomma, Sapienza del cavolo....!
@ ELENA: grazie per la tua testimonianza e per il tuo consiglio, e... sì! Ho deciso di partire, al di là di tutto e tutti. Ora ho trovato un lavoretto in un pub, almeno per pagarmi da sola il biglietto aereo!
La Sapienza è la peggiore tra le università di Roma!Romina in bocca al lupo e facci sapere!
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