giovedì 2 aprile 2009

SUPERSTAGISTI CALABRESI, ANCORA NESSUNA RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE. INTERVISTA A PIETRO ICHINO:«I MINISTRI NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE»

Li abbiamo chiamati superstage. Sono partiti l'anno scorso, per iniziativa del consiglio regionale della Calabria, e finora hanno coinvolto 500 laureati delle tre università calabresi. Sono stage abnormi, prima di tutto per la loro durata: 2 anni. Peccato che la normativa vigente (dm 142/1998) preveda che per i laureati gli stage possano durare al massimo 1 anno, e che 2 anni siano concessi solo per i portatori di handicap. In più questi superstage sono aperti non solo a giovani, ma anche ad adulti: il bando accettava candidature fino a 37 anni, e anzi attribuiva punteggi aggiuntivi per chi fosse già iscritto ad albi professionali o avesse conseguito master e dottorati. Risultato: tra i superstagisti ci sono dottori commercialisti 36enni con studi avviati, ingegneri 30enni, professori universitari 32enni.
Questo snaturamento dello strumento dello stage, portato sotto i riflettori proprio dalla Repubblica degli Stagisti, è stato contestato dal senatore e giuslavorista Pietro Ichino, che il 15 gennaio ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere conto al governo di questa iniziativa. Ma sembra che in questi due mesi e mezzo né Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e del welfare, né Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione, né Andrea Ronchi, ministro per le Politiche comunitarie, abbiano trovato il tempo di dare una risposta.

Professor Ichino, dai ministri interpellati ancora nessuna risposta. Com'è possibile che il governo ignori una richiesta di chiarimenti su una questione che muove non pochi spiccioli, ma ben 6 milioni di euro all'anno?
E' il segno di un imbarazzo grave. Evidentemente i ministri competenti non sanno che pesci pigliare. Anche perché in questa vicenda è fortemente coinvolto anche il centro-destra.
Alcuni esponenti del consiglio regionale calabrese hanno cercato di dire che il "Programma Stages" non promuoverebbe stage, ma qualcos'altro di diverso, e pertanto di non assoggettabile alla normativa vigente sugli stage formativi in azienda. E' credibile?
Hanno sostenuto che non si tratterebbe di stage, ma - nientemeno - di un master universitario di secondo livello! Non sanno di che cosa parlano. Non sanno, in particolare, che un master universitario deve rispondere a requisiti didattici ben precisi, che qui difettano totalmente.
Considerando che la metà dello stanziamento, 3 milioni di euro, proviene da fondi europei, si potrebbe chiedere anche all'UE un parere in proposito?
Ci penserà comunque il Fondo Sociale Europeo a chiedere conto dell'attività formativa svolta, a consuntivo. E saranno dolori per tutti.
Ha più sentito qualcuno della Regione Calabria rispetto alla proposta di mandare i superstagisti a fare un'esperienza nelle pubbliche amministrazioni di altri Paesi?
No: dopo i primi consensi iniziali nessuno ne ha più parlato. E la cosa più triste è che da alcuni dei giovani interessati si sono levate voci di rifiuto preventivo: "ci avete offerto gli stage vicino a casa e qui dovete darceli"!
Molti superstagisti in effetti hanno rigettato la proposta di andare all'estero, anche in ragione del fatto che alcuni di loro accanto allo stage svolgono attività cui dovrebbero per forza di cose rinunciare se si allontanassero dalla Calabria.
Il grave errore della politica si è tradotto in una vicenda profondamente antieducativa. La cattiva politica alimenta comportamenti perversi nel mercato del lavoro.
Alcuni superstagisti hanno scritto che andare in una pubblica amministrazione di un altro Paese a vedere come funziona non servirebbe a niente, perchè poi in Italia tornerebbero a doversi adeguare alle nostre normative. E' un'obiezione pertinente?
Ma come pensano di contribuire, questi giovani, alla riscossa della loro Regione, se non cercando di importare in essa il meglio delle esperienze europee? Non si rendono conto del fatto che, crogiolandosi in questo modo nella loro inerzia personale, perpetuano le condizioni di arretratezza della loro terra?
Molti hanno accettato questi stage solo per avere un'entrata sicura per un paio d'anni: in Calabria trovare lavoro non è facile. La disoccupazione è all'11,2%, quasi il doppio rispetto alla media nazionale e quasi il quadruplo rispetto a regioni come Lombardia ed Emilia Romagna. Lasciando perdere tentativi che anche altri giuslavoristi hanno giudicato impropri e controproducenti, come questo del "Programma Stages", cosa si può fare per creare più buona occupazione in Calabria?
Una strategia efficace dovrebbe puntare ad attirare in Calabria il meglio dell'imprenditoria mondiale. Per questo occorrerebbe l'azione congiunta di un governo regionale affidabile, che creasse il massimo possibile di agevolazione e sicurezza per l'investitore straniero, e un sindacato capace di valutare i piani industriali più innovativi, negoziandone le condizioni a 360 gradi. Un sindacato capace di agire come intelligenza collettiva dei lavoratori calabresi e, se la valutazione sul piano industriale è positiva, capace di guidarli in una scommessa comune con l'imprenditore.
Cos'ha in mente di preciso, professore?
Il discorso potrebbe - per esempio - essere questo: sappiamo che investire qui è un po' più scomodo e più pericolosco che altrove; ma siamo convinti che l'investimento avrà successo; quindi siamo pronti a "investire" nella scommessa una parte delle nostre retribuzioni. Tu, imprenditore, ora ci paghi solo il 70% del minimo tabellare previsto dai contratti collettivi nazionali; poi, passati due anni, se le cose saranno andate bene, come siamo convinti che andranno, e lo start up si sarà consolidato, recupereremo la differenza; e fra quattro anni, quando l'investimento incomincerà a dare i suoi frutti, ce li divideremo così e così. Ma per far questo occorre saper andare a cercare gli imprenditori da ingaggiare in giro per il mondo, saper parlare loro nella loro lingua, saper far proprie le loro esigenze organizzative, anche quando urtano contro i vincoli dei nostri contratti. In altre parole: conoscere il mondo e saper contrattare a tutto tondo. Anche per questo sarebbe stato utile alla Calabria che i suoi laureati migliori, invece che tenuti per due anni attaccati alle gonne delle mamme, venissero inviati a fare esperienza fuori dall'Italia.

31 commenti:

Alessandra ha detto...

Che disastro, ma dove andremo a finire? Che tristezza... sigh! :-(

Anonimo ha detto...

retorica, sempre e solo retorica, sia da parte della regione calabria che da parte del senatore. ma ancora ce lo deve spiegare qualcuno come funziona l'italia?e i giovani cercano di adeguarsi alla meno peggio
Rosa

Bloglavoro ha detto...

...accidenti, ma siamo ancora a questo punto...!

e l'altra cosa triste è che ormai su queste vicende si sente sempre e solo Ichino, nessun altro quasi che si assenti un attimo dalle discussioni sui massimi sistemi per occuparsi del concreto e reale sfacelo di due generazioni ormai...

Chiara e Mariagiulia ha detto...

Gent.ma Eleonora Voltolina,
la invitiamo a svolgere il suo lavoro da giornalista in maniera più precisa, dettagliata e corretta.
Sappiamo che purtroppo il giornalismo più diffuso in Italia è quello fondato sulle polemiche e sulle libere interpretazioni, ma riteniamo doveroso fare alcune precisazioni in merito a quanto riportato nella sua intervista al Sen. Ichino.
Innanzi tutto lo stage d cui parla è denominato "Programma di Stages per i migliori giovani laureati della Calabria in attuazione della L.R. n. 8/2007 e dell'art. 3 della L.R. n. 26/2004".Inutile - perchè Lei ne sarà sicuramente a conoscenza - e tedioso spiegarle qual è il procedimento di approvazione di una legge regionale, le modifiche al titolo V della Costizione, l'articolo 117 Cost., le modalità previste dalla stessa Carta Costituzionale per far fronte ai problemi di eventuale illegittimità di una Legge.Ci limiteremo a precisare che noi "Superstagisti" non siamo -testuale- "partiti l'anno scorso, per iniziativa del consiglio regionale della Calabria", come se una mattina si fosse svegliato il Consiglio e illegittimamente avesse deciso di coinvolgere 500 laureati delle tre Università calabresi in un programma "truffaldino" - perchè questo è quanto insinuato da diversi mesi-.
Seconda precisazione.
Lo "snaturamento dello strumento dello Stage" contestato dal Sen. Ichino, come lei riporta nel suo articolo, è un concetto errato alla base: sin dall'inizio è stato spiegato che il Voucher "incriminato" è DIVERSO E INNOVATIVO rispetto alla formula stage finora conosciuta, proprio per far fronte alle diverse e specifiche esigenze della realtà Calabrese(sempre ritornando alle competenze attribuite alla Regione dalla nostra Carta Fondamentale).
Terza precisazione.
Troviamo fastidiosa, elementare e poco professionale la risposta data dal Sen. Ichino nel punto in cui afferma con decisione "...e la cosa più triste è che da alcuni dei giovani interessati si sono levate voci di rifiuto prevetivo ""ci avete offerto gli stage vicino a casa e qui dovete darceli!"""". Tale affermazione si commenterebbe da sè, ma non possiamo fare a meno di esternare la nostra divertita sorpresa allo scoprire che un Senatore del calibro del Sen Ichino, basi le proprie affermazioni su commenti lasciati sul Suo Blog da fantomatici "Sig. anonimo, mister X" e altri esilaranti pseudonimi, per trattare una materia tanto importante.
Infatti NESSUNO ha mai formalmente interpellato noi "Superstagisti" nè fatto noi alcuna proposta in merito alla possibilità di svolgere lo Stage all'estero.
Lei afferma- testuale-"Molti Superstagisti IN EFFETTI hanno RIGETTATO la PROPOSTA di andare all'estero, anche in ragione del fatto che alcuni di loro accanto allo stage svolgono attività cui dovrebbero per forza di cose rinunciare se si allontanassero dalla Calabria".
A prescindere dal fatto che, come ripetiamo, non ci è stata fatta alcuna proprosta in merito, un eventuale nostro rifiuto sarebbe del tutto legittimo dal momento che COME LEI E IL SENATORE BEN SAPRETE, non si possono cambiare le disposizioni di un Bando Pubblico in corso, a meno che non ci sia l'accordo delle parti.
In ultimo, ma non ultimo, esprimiamo con molto rammarico la delusione provata nel leggere le parole con cui il Sen Ichino ci apostrofa: "questi giovani (...) non si rendono conto del fatto che, CROGIOLANDOSI in questo modo nella loro INERZIA PERSONALE, perpetuano le condizioni di arretratezza della loro terra".
Attaccati alle gonne delle nostre mamme, almeno noi, non ci siamo mai state.

le Superstagiste
Dott.ssa Chiara Penna
Dott.ssa Mariagiulia Votta

Eleonora Voltolina ha detto...

Ringrazio Chiara e Mariagiulia per il loro intervento. Credo però che rispecchi un po' il "fraintedimento", il "cortocircuito" che c'è stato fin da metà gennaio tra le osservazioni di Ichino (confluite nell'interrogazione parlamentare rimasta senza risposta) e i superstagisti.
Nessuno, nè io nè il senatore nè gli altri professori chiamati a esprimere la loro opinione sul "programma stages" (Michel Martone, Michele Tiraboschi), nessuno dicevo ha mai voluto attaccare i partecipanti, sminuirli, mettere in dubbio i loro titoli accademici o la loro professionalità.
Le critiche sono andate in direzione del consiglio regionale della Calabria, che ha messo in piedi un progetto che sembra più un modo per dare uno pseudolavoro a 500 brillanti neolaureati per 2 anni piuttosto che uno stage formativo.
Il fatto che il Programma Stages sia scaturito da una particolare legge regionale non toglie che, se di "stage e tirocini formativi" si parla, si debba rispettare la legge nazionale. E guardando al dm 142/1998 si deduce che voi siete stati in un certo senso "truffati", perchè per i vostri profili (già formati) il periodo massimo di stage è 12 mesi.
Dovreste essere voi i primi ad indignarvi per queste briciole che vi sono state offerte, tra l'altro nella confusione più totale - perlomeno durante i primi mesi - rispetto ai metodi, alle destinazioni, alle modalità di erogazione dei rimborsi spese, all'entità stessa di questi rimborsi spese.
Voi avete diritto a di più. Magari meno facile, ma di più. Io ho provato a dire questo da queste pagine: che stavate - e state - subendo un'ingiustizia, che vi stanno chiamando "stagisti" quando troppi di voi sono già iperqualificati - altro che stagisti. Ho provato a dire che lo stage è uno strumento da usare per formare i giovani, e non gli ultratrentenni: e che il fatto che il bando fosse aperto a gente fino a 37 anni mi sembrava - e continua a sembrarmi - sbagliato.
Penso che anche Ichino, a suo modo, abbia detto questo, così come Tiraboschi e Martone.
E mi domando: perchè in questo blog, o altrove, voi vi difendete come se gli "attaccati" foste voi, e non il consiglio regionale calabrese che ha messo in piedi questa forma atipica (e molto discutibile) di stage?

chiara ha detto...

La ringrazio per la sua risposta ma non la ritengo molto esaustiva.
1)se 400 perone su 500 fraintendono delle intenzioni il problema è di chi esterna le intenzioni stesse.
2) la invito a non utilizzare più il termine "superstagisti" poichè lo ritengo inappropriato e ironico.
3)se il vostro non voleva essere un attacco a noi ma al Consiglio non ci siete riusciti molto bene, in quanto ad essere definiti clientelari ed elemosinanti siamo stati noi.
4)quello che io, e credo anche i colleghi, valiamo lo sappiamo benissimo.
5)non entri nel merito di ciò che non le compete, soprattutto sulle materie concorrenti tra Stato e regione.
6)la invito ad evitare di compulsare i meno ragionevoli ad una sorta di ribellione, anche perchè non rilevo gli artifici e raggiri di cui saremmo vittime nè l'ingiusto profitto di cui godrebbe il consiglio( per intenderci, sono i connotati della truffa (640c.p.)).
7) se vuole fare qualcosa di concreto invece che inutili parole, trovi il modo di investire della questione la Corte Costituzionale.
Buona Giornata
Dott.ssa Chiara Penna

Luce ha detto...

che schifo!! i politici parlano dall'alto senza conoscere nemmeno la realtà delle cose..
addirittura ex politici propongono stage e lavori non retribuiti quindi cosa ci possiamo aspettare??? la speranza ormai è che gli stagisti si autorganizzino e facciano sentire la loro voce...

Anonimo ha detto...

Cara Chiara,
tralasciando aspetti giuridici e di gerarchia delle fonti, e lasciando stare questioni riguardanti il merito o meno dei "super" :) selezionati, penso che le "doglianze" siano più di principio, e cioè:
- se uno stage, per definizione, e fatto a fini formativi, perchè limiti d'età così alti e una durata così lunga?La normativa teoricamente prevede stage formativi di durata massima di un anno (anche se, mi sembra, senza sanzione per violazioni, quindi sappiamo tutti che quell'articolo è come fosse M...A, scusate l'espressione).
- se poi comunque non c'è possibilità di assunzione immediata, perchè bisogna fare un concorso, che ve ne fate delle competenze aquisite in ben due anni nei quali la PA investe tempo e soldi in voi? Dov'è il ROI, dal punto di vista della PA? Vi seleziono, siete bravi, vi tengo due anni, vi "pago", vi formo,
e poi ve ne andata via perchè c'è "crisi" o perchè non ci sono fondi... sembra proprio la PA italiana! :)
Invece, un rimborso come è previsto lo trovo giusto, ma anche "normale" siccome ho esperienza internazionale (solo in italia essere pagati per lavorare è eccezionale, a quanto sembra...). Sul fatto di non cambiare il bando in corsa o dopo la fine della corsa(!) hai ovviamente ragione.
Però, come vedi, secondo me è un pò il "principio" che non torna...
Saluti, Riccardo

Anonimo ha detto...

Cmq io pur essendo di sinistra non sopporto più nessun politico di sinistra, non fanno altro che insistere con questa storia dell'essere attaccati alle gonne delle mamme, quando tirano fuori questo discorso mi viene un nervoso!!!ma non siete capaci di parlare di giovani senza dover tirare in ballo questo steriotipo???basta!!!dite quello che vi pare ma basta con questa storia!i bamboccioni sono i figli vostri, che hanno sempre trovato le porte aperte,che nella vita son sicura non hanno mai dovuto lottare per 400 euro al mese pure in nero.
Rosa

Anonimo ha detto...

si do un consiglio a Ichino e a tutti i politici: esprimete le vostre idee ma fatela finita con questo discorso delle gonne delle mamme, non siete simpatici per niente, la maggioranza dei giovani si sente offesa e presa per i fondelli, lasciate stare gli stereotipi che fate solo innervosire le persone.
Sonia

Anonimo ha detto...

Sono tanti anche coloro che vorrebbero andare all'estero, perchè coscienti della rilevanza di un'esperienza simile. E soprattutto che credono che Eleonora Voltolina stia facendo un ottimo lavoro.
E dimenticavo.. che pensano che il Consiglio Regionale non sia stato capace di redigere una legge decente per arginare la fuga delle sue migliori intelligenze

Francesca

Antonino Leone ha detto...

Le dichiarazione di Chiara e Mariagiulia sono fuori luogo perchè fatte da persone interessate ai superstage. Il senatore Ichino non è stato mai smentito nel merito sulle valutazioni che ha espresso sugli stage della organizzati dalla Regione calabria. Anzi dalla Calabria sono arrivate delle lettere di condivisione.
Molto spesso nel sud ed in Calabria i provvedimenti vengono presi approfittando del bisogno delle persone disoccupate e per fare clientelismo e mantenere le persone in condizioni di subordinazione. Vi è un ambiente sociale e politico bloccato che bisogna far saltare. Chiara e Mariagiulia anzichè fare una analisi obiettiva confermano la mia analisi sull'ambiente. Molti anni fa sono stato assessore comunale in Calabria e precisamente a Villa San Giovanni e tutt'ora mantengo rapporti personali epolitici in Calabria.Quindi conosco l'ambiente molto bene e non sono mai stato condizionato e posso dire con tutta tranquillità che quelle adottate dalla Regione Calabria non corrispondono alla normativa vigente e sono finalizzati non a creare nuova occupazione ma dipendenza. Con questi mezzi e questi provvedimenti la Calabria non cresce ma si rafforzano coloro che gestiscono il potere e coloro che controllano l'ambiente la mafia.

Ilaria ha detto...

Non entro nel merito di una questione che non conosco.
Intervengo solo per concordare con Rosa quando rimbrotta Ichino. Non se ne può più di questa storia dei bamboccioni, delle gonne della mamma ecc.
Io il lavoro voglio poterlo trovare anche in Italia perchè questo Paese è economicamente allo sfascio e non si può, come soluzione al problema, proporre l'emigrazione di massa.
Inoltre è irritante, fastidioso e profondamente ingiusto accusare chi magari, laurea o non laurea, si fa quotidianamente il culo scricando casse di verdura al mercato o sentendosi riferire i peggiori improperi in un qualsiasi call center outbound.
A meno che Ichino (e co.) non voglia devolvere al fondo per la disoccupazione parte dei suoi lauti introiti, preferirei si discutesse di problemi seri (la disoccupazione, la spaventosa crisi economica, la scarsa lungimiranza politica ecc.) in modo serio e circostanziato. Specie se a farlo è un economista.

Chiara ha detto...

Per l'anonimo leone, fuori luogo sarai tu che parli parli e neanche ti firmi.
non meriteresti neanche una risposta, ma t voglio comunicare che anche tu rispecchi la MIA ANALISI dell'ambiente. sei stato assessore a villa san giovanni? che hai fatto?visto che occupavi un posto d prestigio e avevi voce in capitolo quali risultati hai ottenuto?...invece d fare retorica spicciola e dire banalità cerca d essere più concreto, cominciando a firmarti.
per quanto riguarda il fatto che la nostra opinione non conta xchè siamo "interessate ai superstage" ti elicito meglio il nostro pensiero: Abbiamo risposto a un articolo che ci offende. io personalmente ho 25 anni, non 38, non sono professoressa universitaria ed è la prima esperienza che faccio, proprio per guadagnare qualcosa e non stare con mammina e papà. per il resto, ti assicuro che non intendo minimante rimanere nè nella mia città nè in calabria, soprattutto perchè c'è tanta gente come te che si limita a ossevare e criticare, ma non propone nulla.a proprosito, visto che sei un eccellente superstatista del territorio calabrese, contattami e rendimi note, anzi rendi note a tutti noi le tue analisi e le tue valutazioni, avrai di sicuro diverse monografie all'attivo...
Chiara.

Anonimo ha detto...

Sono un 'superstagista' superlaureato supercalabrese superanonimo e resto superanonimo perchè in Calabria non c'è un bel 'clima' e poichè la mia posizione è totalmente concorde con quella d'Ichino io rischio e rischio non poco, anzi superischio...Vorrei solo chiedere a MariaGiulia e a Chiara questo: che cosa siamo? Stagisti? Dipendenti? Fruitori di una borsa di studio? Che cosa siamo? Lo vorrei proprio sapere, anche perchè mi sa che a breve dobbiamo pagare le tasse per i nostri 900 euro mensili. E quindi: dobbiamo pagarle? Non dobbiamo pagarle? Se dobbiamo pagarle queste tasse, quanto dobbiamo pagare? Vedete come le cose fatte male, e questa cosa del Consiglio della Regione Calabria è fatta male, poi contribuiscono ad agire altrettanto male, anche se uno non vorrebbe? Non mi rispondete, per favore, se non sei d'accordo vattene dal programma stages...Perchè dovrei rinunciare ad uscire dal programma stages se ricevo quasi mille euro al mese in un periodo di crisi come questa? Mi fate mangiare per favore? Un bacione 'arrabbiatelle' mie...

Anonimo ha detto...

Cara Chiara
sarai pure una superstagista ma con internet non sei particolarmente ferrata: non solo il commentatore a cui ti rivolgi si è firmato con nome (Antonino) e cognome (Leone), esattamente come te, ma ha anche messo un link diretto al suo sito internet.

Antonino Leone ha detto...

Per Chiara. Non sono un anonimo perchè ho firmato il mio intervento. Riguardo al mio impegno poltico in Calabria (ora vivo a Verona) posso dirti tranquillamente che insieme ad altri amici di diversi partiti abbiamo combattuto la mafia e gli interessi mafiosi, il clientelismo e la dipendenza da coloro che controllavano il potere. Questo posso affermarlo tranquillamente senza alcuna smentita. Pertanto non mi limito ad osservare ma ho operato nella mia terra e continuo ad operare anche adesso.
Per quanta riguarda i miei scritti li puoi trovare nel mio blog http://cambiamentoorg.blogspot.com/ ed in questo link http://www.este.it/PDF/riviste/articoli_SEI/Leone.pdf
Per quanto rigurda le proposte chiedo soltanto che venga rispettata la normativa vigente in materia di stage.
Comprendo la tua rabbia e la tua reazione rispetto alle condizioni che esitono in Calabria e proprio per questo che contesto le decisioni del Consiglio Regionale che si muovono non in direzione del cambiamento ma nella riconferma di comportamenti che non aiutano la Calabria a creescere nella solidarietà e nella giustizia. Ti invito a leggere sul sito del senatore Ichino "QUESTI BRILLANTI LAUREATI CALABRESI RISCHIANO DI PERDERE DUE ANNI Lettera ricevuta il 16 gennaio 2009" http://www.pietroichino.it/?p=1246
Capisco la tua condizione di costruire il tuo futuro ma non può essere risolta difendendo la posizione del Consiglio regionale.
Una cosa non accetto che la valutazione dei problemi degenerino in attacchi personali perchè condizionati da situazioni individuali

Anonimo ha detto...

Cara Chiara, il fatto che non tutti siano ultra trentenni non significa che le critiche del Senatore Ichino siano infondate. Purtroppo, infatti, è vero che il bando prevedeva che potessero partecipare dei 37enni e ciò non è in linea con le finalità di uno stage.
Così come è vero che affermare che uno stage "ha una portata innovativa" non basta per aggirare una norma di legge.
Non capisco, inoltre, l'accanimento contro Eleonora Voltolina, che sta solo cercando di focalizzare l'attenzione sul fatto che lavoreremo due anni senza nessun contributo e soprattutto, come palesato ultimamente dagli esponenti del Consiglio Regionale, senza la possibilità di avere in futuro un vero lavoro... Altro che legge per arginare la fuga dei cervelli!
Una superstagista che, sentendosi presa in giro, è in cerca di lavoro.

chiara ha detto...

Ha ragione sig. anonimo, non ho letto bene il nome del Sig. Leone, non c'entra essere ferrati o meno con internet.
per il Sig. Leone, ribadisco che nessuno difende il consiglio regionale,e che come dice lei non bisogna sfociare negli attacchi personali, ma è quello che ha fatto lei rivolgendosi a me e alla collega definendo il nostro intervento fuori luogo e quello che fa la Sig.ra Voltolina diffondendo false informazioni.
La nostra risposta nasceva dalle continue e inutili polemiche fatte su questo blog su un programma cui siamo stati ammessi legittimamente, dalle parole offensive utilizzate da Ichino (che non si è limitato a denunciare una eventuale irregolarità del bando, ma sin dall'inizio se l'è presa con noi stagisti definendoci quasi dei bambocci che se ne vogliono stare a casa dalla mamma- e anche se fosse non capisco perchè i suoi giovani compaesani milanesi lo possono fare, mentre noi meridionali c dobbiamo spostare da secoli...comunque...) e dalla diffusione di una notizia palesemente falsa: un nostro rifiuto ad andare all'estero a completare lo stage.cosa mai proposta e mai di conseguenza rifiutata.
Continuate a definirci "superstagisti", clientelari, parassiti (quasi collusi a questo punto), senza prospettare una soluzione. ho letto solo polemiche e nemmeno una proposta interessante!il fatto che dopo i due anni non saremo assunti è una cosa che sapevano sin dall'inizio e che è prevista da qualsiasi stage!non capisco il vostro problema!nessuno ci obbliga!non siamo costretti a rimanere bloccati due anni!non è una punizione!tutti siamo "precari", ditemi voi chi al giono d'oggi in Italia viene assunto a tempo indeterminato per esempio!se dopo lo stage ci avessero assunti avreste detto: ecco hanno raggirato la legge baipassando un concorso pubblico! Le ripeto, visto che Lei è una persona competente saprà sicuramente che ciò che sta sostenedo è molto grave... cosa dovremmo fare noi stagisti? proponga qualcosa di utile e interessante!

Antonino leone ha detto...

Per Chiara tu sei caduta nel personale chiamandomi anonimo e chiedendo le mie monografie.
Le mie analisi sull'ambiente e su un certo modo di fare politica in Calabria non sono state smentite.
Vuoi delle proposte concrete:
- contestate i provvedimenti della Regione Calabria nei contenuti con tutti i giovani calabresi.
Se non vi è una rottura con un modo anacrostico e clientelare di fare politica rimanete sempre nelle condizioni di non poter costruire il vostro futuro.
Diversi stagisti hanno contestato il Consiglio Regionale per i provvedimenti presi tu e la tua amica no anzi avete attaccato le persone che con tali decisioni non c'entrano nulla. Queste persone hanno espresso analisi e valutazioni e voi li avete attaccati sul piano personale. In questo modo la Calabria ed i giovani calabresi che mi stanno a cuore non crescono. Mi ricordo che quando ero assessore comunale con delega ai giovani (L. 285) ho ricorso all'avviamento al lavoro effettuato dal locale ufficio di collocamento per i giovani nel comune. La mia tesi è stata accolta dall'Ufficio provinciale e sono stati assunti i giovani leggittimamente. In quel caso non mi sono mosso per i consensi ma per garantire un'assunzione giusta.
Se in Calabria non si è in grado di contestare i provvedimenti che ci coinvolgono si continuerà come prima senza cambiare nulla.
La cosa più preoccupante è che perderete due anni senza concludere nulla a meno che ....

chiara ha detto...

A meno che cosa?non le permetto oltre di fare insinuazioni di questo genere. ho già scritto che non ho letto bene il suo nome, non credo debba ripetere sempre le stesse cose. io non sto perdendo il mio tempo.lavoro in una p.a. la mattina e vengo retribuita.il pm faccio pratica in uno studio legale e farò l'avvocato quindi di essere assunta non mi interessa proprio!sto facendo un'esperienza,xkè nel bando questo era previsto e questo mi stanno dando.nessuna promessa non mantenuta.le ripeto cosa dovrei contestare?mi dica quale provvedimento dovrei contestare e soprattutto quali sono i punti illegittimi!se in futuro dovesse essere accertata la sua illegittimità verrà sicuramente corretto!
Le ripeto,visto che probabilmente NON CI SIAMO SPIEGATE BENE, abbiamo scritto in risposta a un articolo dal quale emergevano informazioni FALSE (la proprosta e il rifiuto di completare stage all'estero) e appellativi offensivi che dipingevano noi stagisti come o vecchi prof universitari o come giovani elemosinanti o come mammoni...mentre lavoro circa 12h al giorno per costruire il mio futuro e come me anche altri ragazzi, Che NON SVOLGONO ALTRI LAVORI, ma arrotondano continuando a perseguire anche altre strade...altro che clientelismo.
x quanto riguarda i colleghi in cerca di lavoro, forse loro speravano di essere assunti baipassando il concorso pubblico!e ora che hanno capito che nn sarà così si lamentano...
pensi quello che vuole, ma non insinui e non fomenti le rivolte insensate, non abbiamo scelto lo stage al posto di altro, non c'erano scelte da fare e se lei conoscesse bene come dice la realtà calabrese, saprebbe che anche soltanto i 900 euro all'anno che ci danno sono una validissima motivazione.Io personalmente li investirò, se proprio vuole farsi i fatti miei...caro Sig. Leone, ci sono problemi più grandi di lei e di tutti noi messi insieme...comunque fra due o tre anni la contatterò e le dirò cosa ho concluso.ognuno è ciò che vuole e ciò che sceglie di essere e non intendo perdere oltre il mio tempo.
buonagiornata

Anonimo ha detto...

Cara Chiara,

appunto, come dici... lavori la mattina e vieni pagata. Non è questo uno stage. E non è neanche un Master. Come ho detto sopra i problemi che pone la Voltolina sono i seguenti, non prettamente giuridici ma di principio:
- Perchè una durata così lunga?
- Perchè limiti d'età così elevati?
- Perchè NESSUNA possibilità di assunzione alla fine
In pratica, che senso ha?Finora nessuno ha risposto, che io sappia..
Le caratteristiche di "quello che fai" non sono di uno "tirocinio formativo" o stage che dir si voglia. Che poi tu o altri siate meritevoli, bravi, etcetc nessuno lo ha messo in dubbio, credo. In bocca al lupo per la pratica.
Saluti,
Riccardo

Marco C ha detto...

Sono rimasto colpito dall'attacco a Eleonora e dallo stile burocratese delle due dottoresse, soprattutto da questo passaggio:

"sin dall'inizio è stato spiegato che il Voucher "incriminato" è DIVERSO E INNOVATIVO rispetto alla formula stage finora conosciuta, proprio per far fronte alle diverse e specifiche esigenze della realtà Calabrese(sempre ritornando alle competenze attribuite alla Regione dalla nostra Carta Fondamentale)."

-dall'aggettivo calabrese scritto in maiuscolo
-Dalle specifiche esigenze e dalla carta fondamentale.

Avete veramente il bisogno di ripararvi dietro queste parole e di fare richiamo alla vostra carta fondamentale???

E poi mi chiedo se nel titolo del programma c'era bisogno di scrivere stages (i nomi stranieri vanno al singolare), che era rivolto ai migliori, che era per i giovani laureati quando era vero il contrario.

Anch'io sono del Sud, ma non riuscirei mai a fare un concorso del genere, a passare 3000 ore in un ufficio pubblico.
Questa è una truffa, e di certo non serve appellarsi all'autonomia regionale, capisco che per voi è un posto di lavoro "fisso" per due anni, ma per me e credo tanti altri sentire che uno stage può o potrà durare 24 mesi è orribile, me ne andrei all'estero il giorno dopo la laurea se fosse vero.

Deve anche far riflettere il fatto che siano stati stanziati "solo" 6 milioni di euro, sufficienti a 12 mesi di "rimborso" per i superstagisti.

Se questo non è crogiolarsi nella propria inerzia personale ditemi voi.

Nota finale:
Credo che alla fine il tutto si giocherà sulla parola stage, in questo caso probabilmente è usata nel senso inglese del termine: messa in scena.

Marco

librequetzal ha detto...

IO, IO, IO... ma è possibile che ogni discussione si debba risolvere a uno scambio di battute (o pesci in faccia) sul livello personale? Criticare un provvedimento, con ragione o meno, non vuol dire insultare le persone!
Io vorrei sapere questo: proporre a uomini e donne FINO A 37 anni (a maggior ragione se meritevoli) un tirocinio anziché un lavoro riconosciuto, è una cosa decente?
Sì o no?
Poi non me ne frega niente di "giudicare" chi, in mancanza di alternative, prova questa strada. Ci mancherebbe solo!
Nessuno mette in dubbio l'onestà dei singoli; l'unica cosa che potrebbe indurmi a pensar male è proprio la continua excusatio non petita di alcuni!

@rosa e ilaria: sulla questione dei bamboccioni e dei pregiudizi vi do ragione al 100%. Penso che, con le dovute eccezioni, nella nostra generazione ci siano persone più mobili, più preparate, più abituate a coniugare teoria e pratica. Però dobbiamo imparare a lottare e a farci valere, perché la manna non cadrà dal cielo.

Valentina, figlia di calabresi emigrati e - prossimamente - emigrante

Marco ha detto...

Banche, 100 posti per i figli dei dipendenti Mps
http://tinyurl.com/co47mg

Dopo questa ditemi un motivo valido perchè un laureato debba rimanere in Italia, a illudersi di trovare da qualche parte un lavoro come si fa nel resto del mondo occidentale, con la convinzione di avere un debito pubblico immane e di dover provvedere al mantenimento tra pochi anni della quasi totalità della popolazione tra pensionati, uffici pubblici e un'ipotetica famiglia.

Anonimo ha detto...

Riguardo a "Banche, 100 posti per i figli dei dipendenti Mps"
http://tinyurl.com/co47mg
Marco è scandaloso!!!e i sindacati caldeggiano questa cosa!!!ma è una cosa vergognosa!!!mi disgusta immensamente.e la meritocrazia?ci credo che poi le cose in italia non funzionano neanche minimamente. ma è un' ingiustizia colossale. Ichino perchè non fai una bella inchiesta parlamentare su questo bel modo di procedere alle assunzioni?ma soprattutto quale è la logica di assumere i figli dei dipendenti se non una logica nepotista?ma che siamo fermi al 1700?stiamo ancora ai tempi dei Borboni?non ci posso credere.
Rosa

Anonimo ha detto...

Quanto alle assunzioni dei 100 figli di dipendenti in MPS...
E' grave soprattutto se si pensa che hanno lasciato a casa molti idonei del precedente concorso, tra cui la sottoscritta. La cosa triste è che la MPS è cmq la banca migliore, perchè è tutto reso pubblico. Nelle altre banche, i figli li assumono lo stesso in cambio del lascito del TFR all'azienda e i concorsi per gli altri comuni mortali non sono fatti seguendo la procedura di un concorso pubblico... Per cui ti trovi a fare una selezione in merito alla quale non uscirà mai una graduatoria pubblica, sempre ti troverai ad essere chiamata a fare la selezione... perchè non si capisce in base a cosa convochino...

Anonimo ha detto...

Quanto alle assunzioni dei 100 figli di dipendenti in MPS...
Che schifo!le banche sono veramente la rovina del mondo, l'ho sempre sostenuto.
Rosa

Daniela Canale ha detto...

Per tornare alla questione dei superstage, da brillante laureata calabrese (110/110 presso l'università di messina), posso dire di sentirmi schifata.

Dopo la laurea triennale mi son trasferita in Veneto, per specializzarmi meglio nel mio corso di studio

Anche io ho chiesto di fare uno stage presso una regione, la regione Veneto. Qui mi hanno proposto 4 msi di stage, 30 ore settimanali per un rimborso di 350 euro.

Sentire che in Calabria invece si diviene "stagisti" per 2 ANNI con uno stipendio (si può dire?) di 900 euro, mi sembra una cosa offensiva verso tutti gli altri brillanti laureati (non è che ci siete solo voi) non solo calabresi in Calabria, ma anche calabresi in altre regioni o semplicemente Italiani.

Posso capire che chi viene selezionato difenda la sua posizione, dato che si è "sistemato" per ben due anni, con un compenso esentasse di tutto rispetto.

Ovviamente la "colpa" di questa porcata non è tecnicamente la loro, ma dei soliti politici che si sciaquano la bocca dicendo di voler favorire i giovani, e dopo aprono bandi per 37enni già specializzatissimi.

Senza considerare che, come hanno detto già altri, la legge che regola gli stage (24-061997 n 196, poi attuata tramite reg 25-03-1998 n 142) è in vigore non solo in "Italia" ma anche , guarda un pò, in Calabria. Infatti l'art 117 Cost già citato dice: "sono materie di legislazione concorrente quelle relative a ...istruzione salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e CON L'ESCLUSIONE dell'istruzione e della formazione professionale"

Tra l'altro segnalo che un giornalista della provincia di Reggio ha scritto sul suo blog ( http://www.antoninomonteleone.it/tag/voucher/ )che il cognato di un assessore regionale ha partecipato al bando superstagisti, ma è stato scarcato in quanto parente.

Dopo però ha fatto ricorso al tar, che ha detto che può svolgere lo stage in quanto l’amministrazione regionale non può discriminare, ma deve applicare con imparzialità i criteri stabiliti dal bando.

Parentopoli?

uniroma.tv ha detto...

Al seguente link potrete vedere il servizio sulla giornata di studio dal titolo "La dura vita di uno stagista di Uniroma Tv".
http://www.uniroma.tv/?id_video=15968

Ufficio Stampa di Uniroma.TV
info@uniroma.tv
http://www.uniroma.tv

Melandro Web ha detto...

Ennesima formazione assistenziale, anche la Basilicata ne fa largo uso grazie alle Royalties del Petrolio.