Stage lunghi due anni, destinati a laureati e aperti anche a ultratrentenni: il consiglio regionale della Calabria ne ha appena attivati 500, e già pensa di aggiungerne altri 250. Ma con queste caratteristiche, si può davvero dire che siano stage?
La Repubblica degli Stagisti lo ha chiesto a due docenti eccellenti di Diritto del lavoro: Michele Tiraboschi [nella foto a sinistra], direttore scientifico della Fondazione Marco Biagi presso l'università di Modena e Reggio Emilia, e Michel Martone, uno dei più giovani professori ordinari in Italia (ha appena compiuto 35 anni).
«Laureati di oltre trent'anni impegnati in stage di due anni e retribuiti mille euro al mese: dove starebbe lo stage, qui?», esordisce subito Martone: «Questo a me sembra un contratto di lavoro subordinato! L'età e la professionalità delle persone coinvolte, sommate alla durata degli stage e alla retribuzione così alta, rendono ben difficile considerare questo un progetto di stage formativi».
Dello stesso avviso Tiraboschi: «Più che a stage, questi assomigliano a rapporti di lavoro remunerati». E spiega: «Mi pare che sia la classica "trappola del precariato". Si illudono questi ragazzi, dirottando i loro sforzi dalla ricerca di un lavoro vero a una sorta di lavoro socialmente utile che finirà paradossalmente per danneggiare i migliori».
In effetti il bando calabrese proprio ai migliori mira, premiando con punti aggiuntivi master, dottorati, iscrizione a ordini professionali etc. Anche Martone [nella foto qui a destra] mette in guardia sull'effetto boomerang: «Qui la professionalità anzichè essere valorizzata viene penalizzata, perchè si costringono persone già formate a piegarsi a uno stage, fino addirittura all'età di 37 anni, rinunciando ai contributi e a un modello contrattuale adeguato alle loro competenze».
Ma perchè tutti questi giovani hanno aderito al progetto? Perchè mille euro al mese possono fare la differenza, specialmente in Calabria. Riflette Martone: «Accettano perché il dramma della disoccupazione fa paura. Ma lo Stato dovrebbe creare buona occupazione per i migliori, invece che limitarsi a offrire lavori con data di scadenza – in questo caso, per giunta, camuffandoli da stage per poter risparmiare su tutti gli oneri indiretti».
Alcuni di questi superstagisti hanno davvero un curriculum strepitoso: avvocati, docenti universitari... Ma si può accettare, dal punto di vista del diritto, di considerare "stagisti" ricercatori e professionisti? «È un modo per aggirare i vincoli di utilizzo di precari e co.co.co nella pubbliche amministrazioni», risponde Tiraboschi: «In questo modo sono studenti e la legge è elegantemente aggirata».
Conclude Michel Martone: «Spererei che il consiglio regionale calabrese ci ripensasse, e che cercasse di fare a questi ragazzi dei contratti di lavoro a termine, con i contributi e le tutele dovuti». Qualcuno lo ascolterà?
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21 commenti:
di che si lamenta il signor Tiraboschi?il sistema stage e il precariato in italia l'ha introdotto il signore a cui è intitolata la fondazione di cui lui fa parte. che bella l'iposcrisia tutta italiana!
Io sono un "superstagista" e vorrei tanto che la legge fosse aggirata: vorrebbe dire che l'incidenza delle tasse sarebbe irrisoria, invece alle mille euro mensili è stata applicata un'imposzione fiscale del 33%, di cui 8,5% di IRAP che, attualmente, non è applicabile neanche ai liberi professionisti, ma a noi superlaureati calabresi sì!!!!!
Quindi il netto è 670 euro!!!!!
Caro Anonimo del primo intervento,
non è vero. Biagi, pace all'anima sua, non ha introdotto in Italia il precariato. E il sistema che sosteneva (condivisibile o meno che sia, su questo possiamo discutere) non è quello della "legge biagi", nè quello che abbiamo in Italia adesso. Chiunque abbia un'infarinatura di diritto del lavoro può confermartelo. Saluti,
Riccardo
a si?allora dimmi riccardo:com'era il sistema che lui sosteneva?
E' un vero e proprio schifo...bisognerebbe reagire violentemente e fare sul serio qualcosa in massa invece che continuare ad accettare passivamente e parlare, parlare, parlare...
Caro Anonimo (come ti chiami?;) ),
senza scomodare google o wikipedia, in questa sede ti dico che il sistema del mercato del lavoro promosso dal prof.Biagi (che, stando alle mie conoscenze, NON è quello risultante dall'approvazione della legge 30/2003) prevedeva sì l'introduzione di maggiore flessibilità contrattuale, ma ANCHE la riforma completa degli amortizzatori sociali. Quindi, anche solo per questo fatto, il pensiero di Biagi è, a voler esser buoni, "azzoppato"(ripeto, ricordo anche altre differenze, dovrei andare a ristudiarmi norme e libri per entrare nel dettaglio, ma questa è comunque importante). Il libro bianco di biagi può essere un buon sunto per capire le sue teorie da giuslavorista. Lo trovi qui: http://www.kore.it/CAFFE/critica/librobianco.htm
Ti riporto un estratto dalla pag 54(sugli amortizzatori sociali): "Un mercato del lavoro più flessibile[...] ed in cui un ruolo in parte diverso, in connessione con lo sviluppo della previdenza complementare, potrà essere assunto dalle somme oggi accantonate per il TFR, richiede
ammortizzatori sociali più sviluppati. È di tali sfide che deve farsi carico il processo di superamento delle differenziazioni ed iniquità del sistema tradizionale." Direi che non si può equivocare. Con questo non difendo il precariato, che trovo subumano- fidati che so di cosa parlo-, ma proprio mi secca che ce la pigliamo tutti con i morti (che non possono difendersi), mentre la legge 30 (come anche altre-il "precariato" inizia assai prima) le hanno approvate i parlamentari VIVI..
Spero di averti risposto, mi scuso con Eleonora per la lunghezza del post. Qualsiasi dettaglio tu voglia, resto a disposizione. Saluti, Riccardo
Ma quali migliori?
Tiraboschi e Martone non conoscono la realtà calabrese.
Quella che potrebbe sembrare una iniziativa lodevole, per quanto discutibile tecnicamente, è in realtà una nuova versione del solito clientelismo in salsa calabra.
E' un gioco che sta bene ad entrambe le parti. Ai politici che masimizzando il numero di favori che hanno potuto fare ai loro amici hanno continuato ad amministrare il loro becero potere. Agli smidollati stagisti, che avranno anche una laurea con 110 (a parte che vorrei vedere quanti sono realmente meritati), ma l'unico loro merito è quello di appartenere alla parrocchia giusta.
Conosco personalmente molti dei "fortunati" della mia Provincia, ma basta scorrere l'elenco dei vincitori e leggere i loro cognomi per trovare, per ciascuno di loro, un legame con nomi che contano, con gruppi politici, con la massoneria o con gli amici degli amici.
Il bello è che alcuni di loro si sono anche convinti di essere veramente dei "cervelli" a rischio fuga.
I veri cervelli non hanno certo bisogno delle elemosine della Regione Calabria.....
I poveretti sanno bene che con un po di pazienza, turandosi il naso, accontentandosi e soprattutto non scassando gli zebedei, col tempo le cose si sistemeranno e per molti di loro ci sarà un posto fisso e soprattutto (cosa assai preziosa coi tempi che corrono) una pensione. Magari continuando nel frattempo a fare un secondo (o primo?) lavoro sottraendo occasioni ai loro colleghi liberi profesionisti che si fanno il mazzo per sopravvivere.
E' una storia già vista e che si perpetua con grande spreco di risorse della collettività non garantendo in alcun modo una crescita per la p.a..
Ma ditemi poi in quale efficiente pubblica amministrazione calabrese tali geni dovrebbero imparare a lavorare? In uffici dove manca la carta per fare le fotocopie? O al seguito di funzionari che ne sanno meno di loro?
La parola "stage" è semplicemente un ironico eufemismo!
Credetemi sono arrabbiato non per invidia (me la cavo bene da solo col mio lavoro, e poi non avrei avuto comunque i requisiti), ma per questa Calabria che continua ad essere oppressa dagli stessi calabresi.
grazie riccardo per la risposta esauriente!:) mi chiamo Rosa, sei stato chiaro e coinciso.concordo con te, mi sbagliavo
Caro Anonimo dell'ultimo intervento, ci saranno forse amici e parenti di gente influente nell'elenco degli stagisti, che, forse, il 110 se lo saranno comprato, non so.
Ma io sono una stagista e ti posso assicurare che la maggior parte è gente in gamba, che nella vita si è meritato tutto. Gente che non ha per forza bisogno della Regione Calabria per farsi valere, come tu sostieni..
Ma nel momento in cui si pensava di aver a disposizione una possibilità importante (purtoppo ora abbiamo capito che non c'è nessun progetto a lungo termine per noi...), la possibilità di avere un lavoro dignitoso in Calabria, la possibilità, per la prima volta offerta, di inserirsi nella P.A. calabrese senza rivolgersi al politico di turno, un tentativo lo si è fatto.
Ti posso assicurare che la sottoscritta non ha mai elemosinato niente a nessuno... Oltre ad essermi laureata con il massimo dei voti ho ricevuto un premio di studi nella mia università, ho imparato le lingue straniere per esser più competitiva nel mondo del lavoro con borse di studio per l'estero e/o lavorando in ristoranti del Regno Unito, studiando la grammatica da autodidatta, senza mai chiedere soldi a papino e mammina.
Perchè non avrei dovuto partecipare e sperare che la Regione investisse nelle mie competenze?
Il fatto è che le cose non pare stiano andando in questa direzione. E se le cose continueranno così non esiterò a ripartire da zero, da sola, recandomi ovunque possa trovare un lavoro dignitoso.
Per cui ti prego, la prossima volta che deciderai di esprimere la tua opinione, di non fare di tutta l'erba (poca è quella cattiva)un fascio.
Francesca
Bisognava fare i politici o i giornalisti!
Noi Superstagisti siamo tutti scemi.
Che ci siamo laureati a fare con 110 se poi uno stupido qualunque al governo con la licenza superiore presa a stento guadagna più di quanto noi guadagneremo mai?
Ed ha pure una pensione assicurata,
Memntre noi probabilmente in pensione non ci andremo mai!
Caro commentatore anonimo dell'ultima ora... mi riferisco al signore che in modo del tutto arbitrario e privo di qualsiasi fondamento spara a zero contro 500 professionisti super titolati e qualificati, solo perché a suo dire ne conosce qualcuno che, sempre a suo dire avrebbe particolari relazioni clientelari! Beh caro il mio commentatore anonimo, prima di aprire bocca per dar fiato alle trombe, La invito ad informarsi bene! Fra di noi ci sono professionisti altamente qualificati che hanno conosciuto altre realtà, che provengono da università non solo calabresi pur essendo nati in questa regione,in possesso di dottorati di ricerca europei svolti presso varie università italiane ed estere, di specializzazioni altamente qualificate ed alle quali si accede per pubblico concorso nazionale (in università non necessariamente calabresi) e, non ultimo, che hanno lavorato dignitosamente anche in prestigiosissime istituzioni internazionali (università ecc.).
Mi lasci pue la sua mail, sarò lieto di farle avere una copia del mio curriculum vitae - con certificazioni (anche estere) allegate.
Dr. Silvio Strano
Egr. dott. Strano
Ma con chi pensa di interloquire? Con un somaro fuori corso? O con uno che non è uscito mai dalla Calabria?
Crede forse di essere lei a potermi spiegare comne funzionano le cose da queste parti e ad "informarmi bene"?
Guardi che anch'io posso vantare un buon voto di laurea, esperienze all'estero e conoscenza delle lingue. E allora?
Sa quanta ne ho vista di gente, come si dice dalle vostre parti, "superlaureata" che non sa neppure allacciarsi le scarpe?
Piuttosto la sua risposta mi conferma come più che ad una esperienza formativa lei stia mirando ad un posto di lavoro sicuro. Che evidentemente, nonostante le sue straordinarie, specifiche, capacità non ha ancora trovato.
O forse sente la necessità di completare le sue conoscenze attingendo al know-how di qualche Ufficio Pubblico della nostra Regione?
Comunque la si metta, la cosa non sta in piedi da nessuna parte, e non a caso ha suscitato scalpore a livello nazionale tanto da meritarsi una interrogazione parlamentare (le consiglio di leggersela con attenzione).
http://www.pietroichino.it/?p=1246
A quanto pare il Prof. Ichino, per molti versi, solleva le mie stesse perplessità.
Mi creda, sarei veramente contento, io per primo come cittadino, se nella
p.a. calabrese arrivassero nuove e qualificate risorse.
Ma se è di professionisti validi che la Regione Calabria ha bisogno, potrebbe procurarseli rivolgendosi direttamente al mercato, magari con un vero concorso, senza ricorrere all'ennesimo strumentale palliativo della formazione.
Le norme (ma basterebbe il buon gusto) dicono che la formula dello stage è inconciliabile con un rapporto lavorativo di 2 anni, peraltro con persone che vantano già curricula eccezionali come sembrerebbe essere il suo.
Ma a chi vuole raccontarla che un laureato con i controattributi ambisca a fare il tecnico comunale per 2 anni. Magari in un paese di 3000 anime?
Vuole per caso insegnarmi che in Calabria esistono persone capaci e preparate?
Solo che quelle che conosco io non hanno bisogno di essere ancora "formate" a 37 anni e, soprattutto non spiattellano il loro 110 e le altre onoreficenze con tanta superbia.
Per dirgliela tutta, quello che veramente mi irrita leggendo le sue parole e quelle di altri suoi compagni di sventura sono le malcelate pretese nei confronti della società. Sembra che un posto di lavoro vi sia dovuto solo per il fatto di esservi laureati, e che le modalità con cui ottenerlo non contino. A costo di creare soprannumero di organici o altri scompensi nella già precaria P.A..
Ho l'impressione che qualcuno di voi stagisti si stia convincendo di appartenere ad una razza superiore, ad una sorta di casta che può vantare pretese più degli altri.
http://www.rete110.com/
(i geni sono mesi che discutono su dove andare a mangiare una pizza)
Questo mitico 110 temo che rischi di diventare un ulteriore elemento di discriminazione sociale fra i giovani calabresi, alimentando ulteriormente l'atavica dipendenza dall'assistenzialismo.
La saluto e le auguro buona fortuna.
GEntile Anonimo
se rispondi ad un utente che si firma (vedi Dott. Strano) e infami una iniziativa di giovani forse tuoi colleghi (vedi rete110) potresti anche firmarti! o hai paura di metterci la faccia nelle cose che scrivi?
Inoltre ti informo che nessuno degli stagisti cerca "un posto di lavoro" ma solo una esperienza di lavoro. SOno due cose diverse!
ciao bello. francesco
Caro anonimo... a questo punto mi piacerebbe conoscere la Sua identità dal momento che non si risparmia di lesinare insulti ed accuse, ribadisco, sparando a zero contro chiunque, pretendendo di avere la verità in tasca. Probabilmente pretendo troppo, dal momento che continua a scrivere in anonimato, senza assumersi la resposabilità di ciò che afferma! Se c'è qualcuno che pecca di superbia, mio caro signore, questo certamente non è il sottoscritto! La mia risposta al Suo precedente commento era indirizzata unicamente alle pesanti, gravi e farneticanti accuse che continua a lanciare contro tutto e tutti senza conoscere (d'altra parte non potrebbe essere diversamente!) la realtà di ognuno di noi! Mio caro signore, dal momento che sembra essere molto informato sulle "faccende" lavorative italiane e, nella fattispecie calabresi, Le vorrei ricordare che, nonostante le qualifiche ed il merito non è sempre facile, anzi direi esattamente il contrario, trovare un'adeguata collocazione professionale in qualsivoglia regione di "questo bel paese". Chi scrive è un ex docente universitario (cattedra vinta a soli 27 anni in Germania!)Dovrebbe anche essere a conoscenza delle procedure concorsuali universitarie italiane (d'altra parte non sono un mistero per nessuno!)... se non ci sono dentro, non credo dipenda dalla mia preparazione, ampiamente testata e valutata con eccellenti risultati presso università italiane ed estere!)Non a caso credo - per Sua informazione - continuo a pubblicare su prestigiose riviste universitarie internazionali... non certo sul gazzettino della parrocchia! Avrò delle competenze? O pretende di mettere in discussione anche questo?!! Non sono certo tenuto a spiegare a Lei le ragioni che mi hanno nuovamente condotto in Italia (Calabria)dove vivo da ormai cinque anni e che mi inducono a rimanervi! O pretende anche di conoscere la storia personale di ognuno di noi, per poter giudicare (mantenendo ovviamente l'anonimato!) in modo così superficiale e, mi passi il termine, qualunquista! La invito a riflettere e a fare un esame di coscienza prima di pigiare compulsivamente i tasti della tastiera del suo pc!
Riconfermo la mia precedente proposta! Sarei lieto di inviarLe il mio Curriculum Vitae (con certificazioni estere allegate)ma, ovviamente, Le sarei altrettanto grato, se volesse rendermi noto anche il Suo!
Auguro buona fortuna anche a Lei!
Dr. Silvio Strano
Egr. Dott. Strano
Lei non ha colto l'essenza del mio intervento, ma nonostante ciò ha risposto esaustivamente alle mie "illazioni", e di ciò la ringrazio.
Quando sparo sul mucchio so bene di colpire anche persone preparate come lei (per inciso, la smetta di propormi il suo curriculum, lo conosco già e purtroppo non ho nulla da proporle), ma finalmente, in maniera inequivocabile, lei ha ammesso di aver aderito al programma perchè è in cerca di una collocazione lavorativa.
(al contrario, molti dei suoi amici continuano a menarla con l'opportunità della esperienza lavorativa e con il fatto che il bando non prevede una successiva stabilizzazione... come se ste cose non le avessimo già viste).
Ma è proprio questo il punto. Non è ammissibile che dietro ad uno stage taroccato si possano nascondere opportunità di lavoro. Preferirei che le sue capacità, se fossero utili alla collettività calabrese, fossero valuate in maniera più solare.
Perchè non continua ad indignarsi e lottare per cambiare questo stato di cose anzichè buttarsi nel mucchio pure lei?
Infine ribadisco, "presuntuosamente", il concetto che per uno in gamba come lei, li dentro ci sono 9 semplici laureati in quota ai soliti noti.
Altro che "eccellenze"!
"Anonimo"
Caro anonimo... ( e con questo chiudo i miei interventi diretti a Lei, dal momento che continua a non identificarsi!)Prendo atto, con rammarico, che non intende spostarsi di una virgola dalle Sue posizioni pretestuose! Con i miei precedenti interventi non ho assolutamente avallato le Sue del tutto fantasiose "teorie". La Sua continua ad essere una personalissima e singolarissima illazione! Non ho mai certamente pensato che questa fosse o potesse diventare l'occasione della mia vita! La prendo semplicemente per quello che è! Una buona opportunità per continuare a produrre professionalmente per altri due anni! Dovrebbe risultare anche a Lei che ormai viviamo tutti o quasi nel precariato! Fine! D'altra parte non è proprio nelle mie intenzioni trascorrere il resto della mia vita in questa regione! Non vedo pertanto come potri darLe ragione! Per quanto riguarda le modalità di selezione, esiste un bando caro signore, ed esistono degli atti pubblici, tranquillamente consultabili! Non vedo in questo procedimenti oscuri di alcun genere! Dal momento che sembra così sicuro di ciò che dice, perché non rileva la Sua identità e non comincia a fare i nomi e i cognomi delle persone che, a Suo dire, immeritatamente, avrebbero vinto questa pubblica selezione (o concorso per titoli che dir si voglia!)?!!. Credo sia facile, comodo, e, mi passi il termine "poco coraggioso" sparare a zero contro chiunque, nascondendosi però dietro l'anonimato. Venga allo scoperto e faccia nomi e cognomi se ne ha il coraggio ed eviti di continuare a dire sciocchezze (gravi e pretestuose)che, mi consenta,sono pure fantasie della Sua mente! E aggiungo caro signore, per rispondere ad un suo quesito, che chi scrive non è certamente uno che non si indigna! Ho cominciato ad indignarmi a Venezia,passando, per il Piemonte, arrivando a Roma, e continuando a Reggio Calabria... No accetto pertanto lezioni da chi non ha neppure il coraggio di identificarsi!
La saluto cordialmente
Dr. Silvio Strano
Egr. Dott. Strano
Mi dispiace, ma questo thread lo chiuderò io.
Anche perchè ogni suo post è un autogoal.
Dunque. Riassumendo lei:
1)ha già una eccellente formazione;
2)ha già di che vivere;
3)quei pochi euro previsti dal programma le fanno comodo;
4)ha già le valigie pronte per andare via dalla Calabria.
Penso ai propositi dell'On. Giuseppe Bova: "offrire ai migliori giovani laureati un un’opportunità per fare un’esperienza di alta formazione nella loro regione,
anche al fine di arginare la piaga della fuga dei cervelli”.
C'è n'è abbastanza per dimostrare tutte le storture di questo Programma Stages e del suo "percorso formativo di orientamento ed accompagnamento all’inserimento".
Povero Bova (e povero Loiero), chi sa quanto ci rimarrebbe male a leggere le sue parole (scherzo, non gli fregherebbe nulla).
Io ho speso 20 anni della mia vita professionale per conquistarmi stima e fiducia da parte di colleghi e clienti, senza avere regali da nessuno, e in questa Regione
ci continuerò a vivere e lavorare per tanto tempo ancora.
E vorrebbe che io facessi il kamikaze, mentre lei ha già pianificato, di sfruttare opportunisticamente questo scellerato progetto per poi cambiare aria?
Ma mi ha preso per scemo? Le assicuro che quello che ho saputo conquistarmi in questa difficile terra vale molto più dei suoi miserabili 700 euro.
La mia faccia, nelle mie battaglie, so io quando devo mettercela. Così come la passione per la mia terra, che però, a quanto pare, non è stato in grado di cogliere.
Un saluto anonimo.
quell'anonimo è un povero frustrato di sicuro...nel senso che certamente non è riuscito a rientrare ta i 500...peccato! ma la smetta di dire fandonie...grazie bello!
Mio caro anonimo ... Le Sue velleità da prima donna, pretndendo di uscire di scena come si conviene alle migliori attrici pronunciando l'ultima battuta, richiedono una condicio sine qua non che si traduce in: Nome e Cognome! Altrimenti risultano semplicemente ridicole e patetiche! Continua a farneticare scrivendo cretinate che, ribadisco, sono solo frutto della sua mente! Se ho o meno di che vivere, questi mio caro signore non sono certo affari che la riguardano! O pretende di potermi anche fare i conti in tasca?! Ma chi la conosce e come si permette!?! Ad ogni modo, la informo caro signore che le pubblicazioni presso riviste universitarie internazionali costituiscono unicamente titoli scientifici ed accademici ... non certo reddito! La invito pertanto ad attivare il cervello prima di continare a sparare cazzate!
Per quanto riguarda le motivazioni che mi hanno indotto a rispondere al bando in questione, non devo certo a Lei alcuna spiegazione! Non credo costituiscano titolo di merito o demerito e non è certamente Lei a doverlo giudicare!Ne avevo i requisiti ed ho vinto!(Non dubito che le farà piacere sapere che occupo il primo posto in graduatoria nella mia area!)E se nessuno ha regalato niente a Lei (che continuo a non sapere chi sia!), si figuri a me!
Le consiglio di farsi una sana passeggiata all'aria aperta per schiarirsi un po' le idee! Magari riuscirà a liberarsi un po' dal veleno che a quanto pare la sta ammorbando! Lo dico per la Sua salute! Andando avanti così rischierà un'ulcera!
Dr. Silvio Strano
P.S. Indirizzato al proprietario di questo blog.
Mia cara signora, Le sarei grato se, prima di autorizzare la publicazione di nefandezze, insulti e gravi accuse come quelle che reiteratamente continua a scrivere l'anonimo di cui sopra, avesse l'accortezza di verificarne la fonte e di aggiungere nome e cognome del responsabile!
Signori, vi invito alla calma. Mi sembra che in questo dibattito si stia un po' esagerando, e stiano volando parole grosse. "Povero frustrato", "sparare cazzate"... Su questo blog nessuno vuole censurare nessuno, però non posso accettare offese e parolacce.
Entrando nel merito del dibattito: sembra anche a me che se questo anonimo vuol continuare la battaglia verbale, dovrebbe avere la buona educazione di presentarsi con nome e cognome, dato che il suo avversario lo ha fatto.
Io credo profondamente nel "metterci la faccia", infatti firmo qui sul blog con il mio nome e cognome, e altrettanto faccio quando vado a commentare su blog altrui.
Ma una delle caratteristiche di Internet è proprio quella di permettere l'anonimato, o il nascondiglio dei nickname, e quindi non posso rifiutare la pubblicazione di questo o quel commento soltanto perchè non sono firmati. Del resto, anche molti superstagisti che hanno commentato in questi giorni questo ed altri post lo hanno fatto in forma anonima.
Quando un utente lascia un commento può decidere se firmarsi o no (e gli vengono date varie possibilità: google/blogger, openID, nome/URL): se sceglie la modalità "anonimo" lo stesso proprietario del blog (in questo caso io) non conosce i dati di chi ha scritto.
L'invito è quindi certamente all'anonimo in questione di presentarsi con nome e cognome: lui stesso ha detto che sa quando deve "mettere la faccia" nelle sue battaglie, e spero che ritenga opportuno uscire allo scoperto.
Ringrazio la Dott.ssa Valtolina per aver tempestivamente risposto al mio invito.
Purtroppo il signore in questione, non si limita semplicemente ad interagire esprimentdo un suo pacifico seppur opinabile pensiero, ma lancia gravi accuse e pesanti illazioni contro tutto e tutti! Ritengo pertanto giusto e doveroso da parte Sua, non certo operare una censura, ma certamente indurre chi afferma tali cose a firmarsi (come leggo dalla sua risposta) o, altrimenti, a non pubblicare quanto scrive! Il signore si assuma le resposabilità di ciò che dice qui ed eventualmente nelle sedi opportune!
Che questo sia un blog su internet non autorizza certo nessuno ad infangare impunemente i "suoi simili" semplicemente perché coperto dall'anonimato!
Dr. Silvio Strano
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