lunedì 28 aprile 2008

LO STAGE INFINITO

Mi scrive una 26enne piemontese per raccontarmi la sua esperienza di stagista. Durante l'ultimo anno di università decide di fare uno stage: la prendono nell'ufficio stampa di una grande azienda. Lo stage inizialmente deve durare 6 mesi: poi, siccome sono molto contenti di lei, le propongono ... Di prolungare lo stage per altri 6 mesi! Al termine di questo maxistage di 12 mesi, arrivederci e grazie.
La ragazza non demorde, nel frattempo s'è laureata col massimo dei voti, vive nel produttivo nord, un posto lo troverà. Pensa che con una laurea e un'esperienza lavorativa di un anno qualcuno le offrirà un contratto vero. Fa una decina di colloqui nelle aziende più disparate, ma sempre si sente ripetere la stessa proposta: stage! Alla fine ne accetta uno nell'ufficio marketing di una banca: altri 6 mesi da stagista.
E adesso? Adesso sugli stage la ragazza ci ha messo una pietra sopra. Dopo 18 mesi da stagista, comprensibilmente si è stufata di farsi prendere in giro con la storia della formazione: e a chi le propone il fantomatico stage, risponde così: «Ma se io faccio lo stage gratis, chi mi paga le bollette?». E conclude
: «Perchè è ora che capiscano che così non si può continuare».
Io mi unisco al suo sdegno e rilancio: l'unico modo è prevedere che gli stage non possano durare più di tre mesi, e che non siano prorogabili. Solo così le aziende smetteranno di considerare gli stage un modo per avere dipendenti per 6, 9, talvolta addirittura 12 mesi a costi irrisori.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Heilà Mademoiselle,

eccomi appena rientrato alla postazione internet! Questo il motivo del mio ritardo al tuo invito nella risposta!
Sono stato anch’io stagista (inesperto neolaureato in ingegneria) in un big player del settore petrolchimico, ma questa è un’altra storia e ormai sono passati 7 anni…
Questa invece la mia attuale esperienza. Non da stagista, ma di chi ne ha affiancati alcuni. La mia è una grande multinazionale francese del comparto metalmeccanico, e semplicemente gli studenti sono stati inseriti in stage per lavorare su progetti di miglioramento industriale e organizzativo.
Si tratta per lo più di ingegneri. Quelli che ho coordinato io, penso non possano dirsi insoddisfatti.
Tendenzialmente dopo il periodo di tranining hanno avuto la possibilità di scegliere se rimanere. Altre volte non è stato possibile perché l’azienda ha attraversato un periodo di calo del workload, con conseguente blocco delle assunzioni.
E’ vero che il trattamento economico non è paragonabile ad uno stipendio, ma il problema è esteso a tutte le fasce, anche a chi lavora già da anni. In cascata tutti si lamentano degli stipendi, che sono non adeguati al costo della vita…

Ciao Ciao

Eleonora Voltolina ha detto...

Caro Knight,
grazie mille per essere tornato e aver portato la tua testimonianza! In effetti, nella categoria "neolaureati" gli ingegneri solitamente sono quelli che se la passano meglio. E' un settore difficile, dove la domanda di nuove teste è sempre - mi pare - alta. E non sono tanti quelli che a 18 anni scelgono una facoltà difficile e impegnativa come Ingegneria. Quindi: onore al merito!
Ci vuoi dire il nome della tua azienda e la cifra che eroga agli stagisti, così la possiamo inserire nella Lista dei Buoni?

Anonimo ha detto...

Sarebbe invece ora di tornare al vecchio CONTRATTO DI FORMAZIONE LAVORO. Fai la formazione, motivo per il quale ti pago più della metà di un lavoratore a tempo indeterminato. Finita la formazione, decidiamo se proseguire con un contratto. Ovviamente non potrò riprendere altre 20 persone sulla stessa posizione in formazione. Grosso modo il contratto di formazione lavoro funzionava così. E FUNZIONAVA. Incredibile.
Agli stage dovreste rispondere tutti un bel NO. Sarebbe l'unico sistema per toglierli, altri sistemi soprattutto ora non ne vedo purtroppo ;)

Eleonora Voltolina ha detto...

Grande Bloglavoro! Sono davvero molto d'accordo con te.

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere che ci troviamo d'accordo ma su questo punto era quasi scontato ;) Secondo me con la perdita del contratto di formazione lavoro abbiamo perso moltissimo.
Aggiungo anche che il contratto di formazione lavoro prevedeva 3 anni di lavoro, il limite massimo per attuarlo era 29 anni e a ciascun lavoratore poteva essere applicato una sola volta. Con un contratto di 3 anni, anche se come formazione lavoro, le banche per esempio valutavano l'apertura del mutuo. Tanto per dirne una ;)

Ladypiterpan ha detto...

Già Blog Lavoro, il CFL funzionava così...Io ci sono passata...
Verso la fine cambiai azienda e mi ricordo che, avendolo già fatto, mi assunsero direttamente a T.I. con un periodo di prova di 6 mesi.
Attualmente, però, esiste il contratto d'inserimento a 18 mesi. I miei colleghi più giovani che ci sono passati, hanno avuto,comunque, l'assunzione. Penso, allora, che il problema dipende dalle imprese (se vogliono effettivamente investire sulla persona oppure no) e dal fatto che anche lo stage dovrebbe avere un limite. Oltre X stage, basta....
Cordialmente Anna

Anonimo ha detto...

La questione dipende anche da un'altra cosa: il contratto di formazione lavoro non aveva come antagonista lo stage. E' vero che adesso esiste il tirocinio di 18 mesi ma per i datori di lavoro ovviamente conviene di più lo stage ;)

Eleonora Voltolina ha detto...

Infatti, è proprio per depotenziare lo stage, rendendolo un antagonista meno forte di tutti gli altri contratti di formazione-lavoro, che io propugno la necessità di una revisione della normativa. Solo introducendo per legge una durata massima e un compenso minimo obbligatorio, e vietando la "proroga", si può rendere lo stage meno conveniente per il datore di lavoro, e indurlo a riconsiderare l'utilizzo del più equo contratto di formazione-lavoro.
Anche l'idea di Anna è buona: si potrebbe prevedere che una persona non possa fare nella sua vita più di 6 mesi, o 9 mesi, o 12 mesi di stage. Compresi quelli al liceo e all'università, naturalmente. In questo modo, dopo X mesi una persona sarebbe automaticamente "impossibilitata" ad accettare altri stage, e l'azienda sarebbe obbligata a farle un altro tipo di contratto. Era una soluzione ipotizzata anche da un professore molto favorevole a stage e flessibilità, Michele Tiraboschi: solo che lui prevedeva addirittura un "montemesi" di 18-20 mesi! Trooooppo!!!