giovedì 5 giugno 2008

LA REPUBBLICA DEGLI STAGISTI SULLA GAZZETTA DELLO SPORT!

Oggi la Repubblica degli Stagisti è sulla Gazzetta dello Sport (ovviamente, nelle pagine non-sportive...! Per leggere l'articolo, potete cliccare qui).
A fare da apripista la storia di Olimpia, ormai diventata un paradigma della situazione di tanti ragazzi italiani: considerata
qui in Italia "non ancora pronta per lavorare" per la sua giovane età, malgrado la laurea e le esperienze precedenti, e subissata da proposte di stage. Giudicata invece talmente brava e promettente da ottenere un contratto coi fiocchi ad Amsterdam, con uno stipendio di oltre 2mila euro netti al mese.
Cos'è, i manager olandesi sono meno esigenti di quelli italiani? Non credo proprio. E' che in Italia la legge sugli stage permette di prendere giovani a lavorare come stagisti, invece che fare contratti veri e dare stipendi adeguati. E quindi le imprese, salvo poche eccezioni, ne approfittano!
Grazie quindi alla giornalista Stefania Angelini per aver dato spazio a questo blog e alla Lista dei Buoni, che ormai ha superato quota 80 e continua a crescere grazie alle vostre segnalazioni!!

21 commenti:

il microblogger ha detto...

Brava!

Anonimo ha detto...

ma per favore ... ora anche pagata dai grandi club ... ?

Ancora attendiamo risposte alle domande serie poste ...

:-S

Eleonora Voltolina ha detto...

Imparate il fair-play invece di lanciare accuse infamanti.

Anonimo ha detto...

L'invidia è una brutta cosa... vero Prime?
Brava Eleonora, continua così, sei la voce degli stagisti italiani!

Anna

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

AnSa, ideatore morale dell'articolo (ma non autore materiale) dichiara: "Se ci fosse stata un'Eleonora due anni fa, magari oggi starei sognando di venire pagato per i miei tre stage che non hanno portato assolutamente a nulla". Ele, apprezzo tantissimo il tuo impegno per le nuove generazioni, ma non potevi muoverti prima??? :-)

Anonimo ha detto...

@prime
nessuna accusa, solo domande che aspettano da tempo di ricevere risposte ... e ancora spettano fiduciose ...

Forse devi imparare tu il fair play elly.

:-)


@anna
invidia per chi sta potenzialmente rovinando con le sue parole il futuro lavorativo di tanti tanti ragazzi a posto?
Si tratta di dispiacere per il male che a questi viene fatto ...

-----------------

Per favore, che si torni a parlare di qualcosa di utile ...

Il problema non sono gli stage, o gli imprenditori, e alla fine neppure i ragazzi che forse vorrebbero pure imparare, ma che alla fine arrivano nei posti di lavoro generalmente ignoranti del mestiere.

Per il resto, ci vuole poco a cavalcare l'insoddisfazione di tante persone perorando idee come quella di Eleonora ... che fanno poi del male in primo luogo a coloro che le prendono in considerazione.

Peccato se ne accorgeranno quando avranno ormai perso tempo prezioso della loro vita che indietro non torna più.

Autorevoli giornalisti si sono espressi sulle tue iniziative, indicandone la poca sensatezza, e non con dei trafiletti come quello che segnali tu ... perchè non li citi nella tua lista delle belle citazioni?

Potresti anche rispondere poi alla domanda molto chiara che ti ha posto alcuni post fa il nostro amico di flessibili e precari:
ci segnali quante delle aziende di cui parli sono multinazionali e/o grandi aziende e quante sono invece pmi?

Hai forse paura a raccontare una realtà, cioè che si tratta in larghissima parte di aziende molto grandi e di multinazionali a cui non importa buttare soldi dalla finestra?

Hai forse paura di far capire ai tuoi lettori che i posti che fai vedere come una "lista dei buoni" non è null'altro che una ristretta lista di multinazionali che non fotografano per nulla la realtà lavorativa italiana?

Oppure forse è vero quello che Angelo diceva sotto forma di battuta nel nostro blog, e che flessibili e precari ha ripreso e indicato come unico caso sensato per il tuo comportamento e la tua voglia di favorire gli stage presso questo tipo di aziende, che si permettono di buttare i soldi come i vecchi "carrozzoni statali" di tanti anni fa?

Anonimo ha detto...

Cari Prime e Flessibiliprecari, avete avuto cento volte la stessa risposta, eppure continuate a ri-proporre la stessa domanda.
Basta!
La Lista è lì, chi vuole può fare le ricerche e dare a tutti informazioni su quante sono le microimprese, quante le piccole imprese, quante le medie imprese, quante le grandi imprese, quante le multinazionali...
Chi vuole lo può fare. Eleonora ha detto che lei non ha tempo nè voglia di farlo. E mi sembra che gli UNICI a chiederlo siate proprio sempre voi: agli altri la Lista va bene così com'è, è uno strumento utile senza bisogno di altre specificazioni.
Lo volete capire o no? Smettetela di fare sempre le stesse domande: siete noiosi. Rassegnatevi ad accettare le risposte anche se non sono quelle che vorreste.
Su questo blog la vostra strategia è perdente.

Martina

il microblogger ha detto...

In che senso investire su un giovane equivale a buttare i soldi come un carrozzone statale? Un giovane ha bisogno di soldi per vivere, comprare una casa, avere una famiglia. Tutti gli economisti sanno che i giovani sono quelli col maggior bisogno di soldi. E sanno anche che i giovani hanno più propensione al consumo: quindi se sono pagati, spendono. Uguale: sostengono l'offerta delle imprese, aumentando i loro fatturati e creando posti di lavoro. Ma molti imprenditori italiani queste cose elementari proprio non le capiscono.

Anonimo ha detto...

Eh sì, adesso le multinazionali non sono squali in cerca di profitto: sono associazioni benefiche che amano buttare i soldi dalla finestra.
...
Semplicemente: ridicolo!
Torna sulla Terra Prime!

Eleonora Voltolina ha detto...

Caro Andrea,
che ti devo dire? Due anni fa non c'ero (perlomeno non qui, sulla blogosfera, con questo blog): ma adesso ci sono, eccome!
Per quanto riguarda le obiezioni dei Prime, non ho nulla da dire. Come ha già scritto qualcuno qui sopra, in passato ho già risposto abbondantemente alle solite questioni-provocazioni.
Chi non è d'accordo col mio blog, con la Lista dei Buoni e tutto il resto, si rassegni: io non ho alcuna intenzione di modificare la rotta, andrò avanti per denunciare la situazione degli stagisti in Italia e per avanzare in maniera positiva proposte per migliorarla!

PS: curo con grande attenzione la mia rassegna stampa. Se mi fosse sfuggito qualche articolo dedicato alla Repubblica degli Stagisti, perfavore, segnalatemi titolo, data e testata: farò in modo di recuperarlo e metterlo online!

Anonimo ha detto...

w gli stagisti... quante risate

www.disoccupato.com

Unknown ha detto...

Brava Eleonora, la tua iniziativa raggiunge sempre più pubblico...
Mi auguro che anche a livello istituzionale si possa raggiungere un dialogo costruttivo come quello proposto sul tuo blog, tra persone ragionevoli e non tra fazioni politiche, per trovare un adeguato compromesso. Flessibilità sì, ma anche qualità del lavoro e della vita!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Grande Ele,
siamo tutti dalla tua parte.
Keep going!

Eleonora Voltolina ha detto...

Sono d'accordissimo con te, Olimpia. Allargando lo sguardo dagli stage all'intero mondo del lavoro, l'obiettivo dovrebbe essere quello di una riforma del mercato nella direzione della flexisecurity: più flessibilità ma contemporaneamente più garanzie per chi viene assunto con contratti atipici.
Un altro concetto abbastanza semplice da comprendere è questo: come nel resto dei Paesi occidentali, meno i contratti danno garanzie, più dovrebbero - per compensazione - dare soldi. Purtroppo da noi è il contrario: i contratti a tempo indeterminato sommano alle garanzie anche stipendi più o meno adeguati, mentre i precari sono troppo spesso "cornuti e mazziati", con contratti "a orologeria" (per riprendere una dicitura cara al bravo Ascanio Celestini) che in più non permettono nemmeno di arrivare alla fine del mese.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Eleonora Voltolina ha detto...

Basta coi commenti copiati&incollati. Ne ho già dovuti cancellare due su questo post e uno sul post "Quando lo stagista è di moda".
Chi vuole scrivere scriva, ma non sono graditi i copia&incolla plurimi dello stesso commento.

RoRo ha detto...

Qualcosa si muove,
e non posso che esultare.

Grazie mille Ele,
per tutto!

Romina (con le valigie pronte, destinazione Londra, volo sola andata...)

Anonimo ha detto...

Era anche ora Romina ...

:-)

Un abbraccio

Hutck ha detto...

grande Ele!!