martedì 15 luglio 2008

ESTATE, GLI STAGISTI SONO DI STAGIONE / PARTE SECONDA

Qualche giorno fa si era parlato (vedi post) di quelle imprese che d'estate utilizzano gli stagisti per evitare di prendere lavoratori in sostituzione del personale in ferie. Sulla stessa linea d'onda mi scrive una studentessa 23enne, iscritta alla facoltà di Scienze della Moda: «Il mio piano di studi richiede uno stage. Essendo vincolata a rimanere a Roma, perchè certo durante uno stage non puoi permetterti di sopravvivere fuorisede!, ho mandato il mio curriculum a una prestigiosa casa di moda. Dopo nemmeno un mese mi hanno richiamata e ho fatto i salti di gioia... ma c'era il trucco!».
Durante i colloqui, l'azienda non specifica in quale ambito inserirà la studentessa-stagista. Dato il piano di studi, sarebbe logico pensare al settore creativo, o a quello promozionale... Invece, sorpresa: la mettono a fare la commessa, e la inseriscono addirittura nel piano presenze-ferie insieme a tutti gli altri dipendenti!
«Da un mese e mezzo lavoro nel negozio: che certo è il più bello ed importante del mondo, ma… faccio la commessa lì come la farei da qualsiasi altra parte! Nel giro di 10 giorni ho imparato quello che c'era da sapere e ora sono tutti più sollevati, possono andare in ferie tranquilli: tanto c'è chi, al prezzo di uno stage, sostituisce in tutto e per tutto una persona che costerebbe molto di più».
Dunque per sei mesi questa ragazza lavorerà full time dall'apertura alla chiusura del negozio, cinque giorni alla settimana, per 300 euro di rimborso spese (più i buoni pasto). Svolgendo mansioni assolutamente inutili per la sua formazione. Quando le ho suggerito di segnalare la situazione allo sportello stage della sua università, però, lei non è parsa convinta: teme che la liquiderebbero senza aiutarla. «L'errore di fondo è che gli stage dovrebbero essere formulati insieme da università e aziende in modo da creare dei progetti di lavoro formativi per noi e fruttuosi per loro. Doversi cercare lo stage da soli ci porta a incappare in esperienze inutili o a ritrovarci con gli esami finiti, la tesi quasi pronta e gli stage ancora da acquisire».

31 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, vorrei sfatare il mito della Magneti Marelli, gli stage curriculari svolti durante i Master post-laurea ricevono ZERO retribuzione!!!(e ve lo dico per esperienza personale...)
ciao e in bocca al lupo a tutti
a.

Anonimo ha detto...

Gli stagisti di stagione sono la dimostrazione pratica di come
spesso lo stage è l'opposto della
formazione e sia in realtà un canale per reclutare risorse umane
a costo zero.

Cordiali Saluti
Marco Patruno

Anonimo ha detto...

SEGNALAZIONE
Ciao, ottima iniziativa, complimenti!

Nella lista degli "sfruttatori buoni" non ho trovato (forse è una svista mia) la Whirlpool, che generalmente paga 500 al mese + mensa az gratis.

Personalmente mi sono trovato molto bene, sono stati sostanzialmente corretti... al punto che hanno promesso e mantenuto di assumermi

saluti

Dario

Anonimo ha detto...

ciao,
io sono in stage alla walt disney di Milano, includila per favore nella lista dei buoni, dato che mi danno 600€ di rimborso spese e 10€ di buoni pasto al giorno.
Ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Eleonora,
nella classifica presente nel tuo blog non compare l'azienda in cui io ho fatto lo stage, e tra l'altro ne sto facendo un altro all'estero..sempre per loro.
Si tratta della Ferrero, quest'azienda offre 1000 euro netti + l'accesso alla mensa aziendale. Penso che sia una delle aziende che tratta meglio gli stagisti. Sia in termini economici che in termini di crescita formativa/professionale. Purtroppo il mio stage non si è concretizzato in un'assunzione perchè non c'era la possibilità di inserire un'altra persona a budget, ma nonostante questo è un'esperienza che rifarei perchè ho trovato davvero un bell'ambiente e le persone con cui ho lavorato mi hanno insegnato tanto.
Ora sto facendo un altro stage, ma questa volta in lussemburgo e questa voltta finalizzato all'assunzione.
Penso che un'azienda come la Ferrero meriti di essere mensionata nella tua classfica, e per il trattamento riservato agli stagisti e per essere un fiore all'occhiello di quest'Italia allo sbando...

grazie
Saluti
Domingo

Anonimo ha detto...

che le sue mansioni siano inutili è un parere un po' frettoloso. ora non entro nel merito della scelta dell'azienda che poteva essere più chiara e poteva soprattutto utilizzare il negozio come primo passo di un percorso formativo (qui, q uqanto sembra, gatta ci cova), però per poter lavorare sui prodotti è molto meglio conoscere i clienti. quindi consiglio alla nostra amica (che infatti fa il suo stage) di prendere tutto il meglio che può dalla sua esperienza. cosa si vende di più? cosa funziona e cosa no? cosa piace alla gente? quali sono i meccanismi che portano alla scelta e all'acquisto? quanta ragione e quanta emozione nella scelta? che caratteristiche hanno i clienti? e così via. insomma bisogna un po' ingegnarsi ma alla fine qualcosa di importante si porta sempre a casa.

Hutck ha detto...

La repubblica degli stagisti su corriere.it!!!

http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_14/magazine_stagisti_0b11c39c-51bc-11dd-a6b4-00144f02aabc.shtml

Unknown ha detto...

Il mercato del lavoro in italia e' davero orrendo. Prova all'estero!
So per certo che la mia compagnia (campo IT) offre 2000+ euro per stagisti anche prima della laurea. Un po di piu se stanno facendo il dottorato. Uno stipendio dignitoso e sufficente per essere indipendenti.
Questo in svizzera, ma so per certo che e' lo stesso in scandinavia (Presi 1250 euro netti al mese nel lontano 2000 come programmatore e pagavo 500 euro di affitto se non ricordo male). E' ancora meglio negli Stati Uniti.

In bocca al lupo!

Anonimo ha detto...

ciao,
a prima vista la classifica sembra essere stilata tenendo conto come principale criterio di ranking l'importo netto.

Per le aziende che offrono l'alloggio questo è penalizzante. Infatti dati i prezzi degli affitti, il beneficio netto per gli stagisti in certi casi raddoppia...di conseguenza ne terrei conto in maniera considerevole nel ranking.

matteo

asabba ha detto...

Ciao Ragazzi,
come azienda "virtuosa", vi segnalo la mia: stage di 6 mesi alla Nolan Norton Italia, società appartenente gruppo KPMG(consulenza direzionale), a 930 euro netti al mese, più telefonino aziendale (logicamente abilitato esclusivamente per le chiamate fra dipendenti).
In aggiunta all'ottimo livello di retribuzione, ho trovato un ambiente lavorativo altamente professionale, ma, allo stesso tempo, con una particolare attenzione ai rapporti umani.
La mia esperienza è stata particolarmente positiva, in quanto, sin da subito, sono stato inserito come team-member a tutti gli effetti in progetti interessanti.

Un saluto a tutti,

Alessio

Biagio Carrano ha detto...

Ciao, ti segnalo le risposte che hanno dato alcuni ex stagisti nel mondo della comunicazione sul blog "L'immateriale" http://biagiocarrano.blogspot.com/2008/06/i-peggiori-posti-dove-lavorare.html

Anonimo ha detto...

Certo che non si può pretendere che un 'laureato' in Scienze della Moda (ma esistono davvero scienze applicabili al campo della moda?!) poi abbia vita facile nel mondo del lavoro come un laureato in Scienze Statistiche o Fisica Teorica.
Non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca, capra e cavoli o qualche altro proverbio che vi viene in mente.
Non si può voler fare esami ridicoli in tre anni netti, una 'tesina', altri due anni di passeggiata e poi esigere lo stesso trattamento di chi s'è fatto il culo (si può dire culo?) per 3/4/5 anni con una ventina di esami dove i bocciati erano sempre di gran lunga più dei promossi, dove la tesi della triennale dura sei mesi e poi può finalmente accedere alla specialistica dove lo attendono altri 2/3 anni a sputare sangue come e più di prima.

Pensate bene a questo e valutate chi sono quelli che si trovano in questa situazione, chè dire 'faccio il DAMS' o 'faccio comunicazione' fa figo a ventanni ma poi non ti paga neanche le sigarette.

Matteo

Eleonora Voltolina ha detto...

Sono in disaccordo con l'anonimo delle 12:36 (ma gli anonimi non potrebbero firmarsi almeno con un nickname?? così sarebbe più facile il botta-e-risposta!).
Nessuno ha bisogno di fare uno stage per imparare il mestiere di commessa. La commessa la sa fare chiunque, basta una settimana di training per capire come rimettere a posto la merce, trattare i clienti, battere gli scontrini alla cassa. Nessuno, neanche con la terza media, dovrebbe essere preso come stagista in un negozio (su questo avevo già scritto un post tempo fa: "Ma per imparare a fare la cassiera c'è bisogno dello stage?" che potete ritrovare al link http://repubblicadeglistagisti.blogspot.com/2008/04/ma-per-imparare-fare-la-cassiera-c.html).
Detto questo: per quanto la facoltà di Scienze della Moda possa sembrare inutile, risibile, scema (così rispondo anche al Matteo di qui sopra) questa rientra nel ventaglio di offerta formativa della più importante università pubblica italiana. E a una studentessa universitaria non si propone uno stage di 6 MESI in un negozio, con l'intento non dichiarato di poter disporre di una commessa a 300 euro al mese anzichè 1500.
L'azienda avrebbe potuto proporre alla studentessa di passare uno dei sei mesi nel negozio, per capire - come giustamente rileva l'anonimo - "cosa si vende di più, cosa funziona e cosa no, cosa piace alla gente, quali sono i meccanismi che portano alla scelta e all'acquisto, quanta ragione e quanta emozione nella scelta, che caratteristiche hanno i clienti".
Ma perchè la proposta fosse seria, avrebbe dovuto riguardare solo una piccola parte dello stage: non certo l'intero periodo di tirocinio! Mettendola in negozio per tutti i 6 mesi, hanno dimostrato - appunto - che volevano una commessa semigratis, e non una stagista da formare.

Anonimo ha detto...

Scusate ma un diplomato con esperienza può fare domanda di stage presso un'azienda di quelle buone con qualche speranza di essere considerato?
O è appannaggio dei neolaureati?

Danx ha detto...

Ma non si vergogna sti farabutti?
Evidentemente non gli frega nulla della preparazione e della bravura di una persona, senza considerare la dignità che gli deve essere garantita!
Basta spendere poco!
VERGOGNATEVI

Anonimo ha detto...

sono d'accordo sia con eleonora sia che con i due anonimi: è evidente che l'azienda aveva solo bisogno di una commessa che sostituisse il personale in ferie..poi se c'è la possibilità di non pagarla tanto meglio..e ha ragione, purtroppo, l'anonimo quando parla dell'inutilità di facoltà come scienze della moda o simili..e lo dico avendo studiato anch'io una facoltà simile (comunicazione). E' vero che sono dei corsi di laurea attuati dalle più importanti università italiane..e qui sta il problema: alla radice. Mi spiego meglio: secondo me è sbagliato da parte del sistema universitario istituire dei corsi di laurea creando delle false aspettative in chi li frequenta(pagando tasse su tasse) che poi finisce a far parte delle schiere dei disoccupati..o degli stagisti. Poi le colpe stanno anche nelle persone stesse che non hanno ancora capito che farsi sfruttare non porta a nulla. Io, personalmente, con gli stage ho chiuso tempo fa: chi me li propone si becca un secco no.

Anonimo ha detto...

Matteo sono daccordo con te ma non è giusto colpevolizzare una persona che ha scelto - e forse sbagliato-
Purtroppo non tutti sono ferrati nelle materie come ingegneria o matematica o simili...
Però ci sono molte altre facoltà , al di fuori di lettere e affini, che possono essere congeniali anche a chi come me ha una formazione più che altro letteraria...solo che...non vengono fatte conoscere ai futuri studenti ( l'università e le superiori non fanno un grande lavoro di orientamento ! ).
Ad esempio una mia amica sta per terminare un percorso di studi di tre anni che la porterà ad occuparsi di bimbi nati con lesioni neurali e bimbi con handicap che hanno deficenze motorie ( non ricordo bene il nome di questo corso ma so che è alla Sapienza di Roma ).
Ha fatto molti giorni di tirocinio in varie strutture ed ora che ha finito la assumeranno.
E di questo corso nessuno sapeva niente, lei ne è venuta a conoscenza per caso.
Quindi non buttiamo in faccia a chi ha fatto studi artistici o umanistici che se lo merita e che è uno che non ha fatto niente... E' vero, quando frequentavo il DAMS c'era gente che sculava agli esami...ma io mi sono sempre impegnata ed ho fatto tutto con passione...
Nulla toglie al fatto che ora anch'io col senno di poi ritengo di aver fatto un errore.

Anonimo ha detto...

Studentessa ventitreenne: Ribellati e mollali in pieno periodo ferieeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi anche io subito dopo la laurea ho fatto uno stage completamente a gratis, ma fortunatamente dopo sei mesi di sacrifici mi hanno proposto un contratto vero e proprio (tempo determinato 18 mesi)

So che però io sono uno dei pochi fortunati ed è per questo che voglio lasciare questo commento per dire a tutti voi stagisti sfruttati di tenere duro e resistere!
In bocca al lupo di cuore a tutti!!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
ho letto tutte le vostre risposte e mi salta all'occhio una cosa alla quale mi meraviglio che nessuno abbia pensato.
Prima di una qualunque assunzione, che sia stage o contratto a progetto, tutte le aziende fanno un colloquio. Il colloquio non serve solamente al datore di lavoro per conoscervi, ma serve a noi per fare domande e capire bene a cosa si va incontro! Come fate ad andare a lavorare in un posto senza chiedere quale posto occuperete e quali mansioni dovrete svolgere?!?!
Altrimenti come fate a sapere se è un lavoro che sarete in grado di fare o meno, se avete le competenze necessarie...
Sinceramente sono scandalizzata!
Davvero non riesco a capire!
Prima di firmare il contratto con l'azienda dove sono ora, ho fatto un sacco di colloqui (tutti ovviamente per un primo periodo di stage) ed in alcune aziende mi hanno fatto tornare anche per due o tre colloqui. La serietà di un'azienda si vede anche da queste cose! Devono spiegarvi cosa fanno in quell'azienda e quale figura professionale stanno cercando, in cosa consiste il lavoro, ecc... E' ovvio che alcune cose non ci saranno ben chiare, ma pittosto che continuare ad annuire, fate domande e chiedete spiegazioni!
Non è che le fortune scendono dal cielo, bisognerebbe imparare a cercarle!
Io sto facendo lo stage in un'azienda "virtuosa", mi hanno trattato come un qualunque altro dipendente, faccio il lavoro che fanno tutti gli altri, giusto con un pizzico di comprensione in più quando vado a chiedere qualche consiglio!
Io sono laureata in ingegneria, e forse per noi è un po' più facile trovar lavoro, ma le regole per stare attenti a quel che ci propongono valgono per chiunque! anche per mio fratello che ha fatto scienze motorie!!!
Tenete gli occhi aperti! Qui nessuno vi regala niente!

ciao
Diana

Anonimo ha detto...

In Germania/UK/Olanda ormai un neolaureato (ingegneria o economia) sfiora i 3000 euro netti al mese (esperienza personale) e qui sono tutti contenti dello stage a 5-600 euro, tanto da voler far mettere la propria azienda tra le "buone"...e il bello è che con questa cifra non paghi neanche l'affitto di un monolocale a Milano ormai...ma c'è gente contenta lo stesso, non si capisce bene perchè.

Francamente sono sempre più perplesso leggendo certi commenti...per certe cifre (ma sarebbe meglio chiamarle "mance") in un paese del primo mondo rivaluterebbero i benefici dell'ozio e del dormire, altro che 8 o più ore al giorno di lavoro.

Com'è ridotta male l'italia...

saluti,
mark

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti e ancora complimenti per l'iniziativa: ho una domanda da farvi e sono curioso di sapere cosa ne pensate.
Leggo di aziende 'virtuose' quando retribuiscono i propri stagisti con almeno 500 euro ma siamo sicuri che questo dettaglio basti a renderle 'buone'? se vengo pagato 750 euro al mese ma non imparo praticamente nulla (svolgendo operazioni semplici, ripetitive e di basso livello) e dopo 8 mesi di stage sono di nuovo a casa, siamo sicuri che si tratta di un'azienda 'virtuosa'? non sarebbero meglio 4-6 mesi di stage formativo a 300 euro e poi un contratto VERO?

Anonimo ha detto...

Ciao Eleonora ho recensito il tuo blog qui http://pollicino.blogosfere.it/2008/07/la-repubblica-degli-stagisti.html
buona giornata

Eleonora Voltolina ha detto...

Caro Pollicino
grazie mille!
Ho visto che nel tuo post hai citato anche l'appello per gli stagisti giornalisti: se vuoi divenire firmatario anche tu, puoi scrivere una email all'indirizzo appellostagistigiornalisti@gmail.com!
Un saluto e ancora grazie,

Eleonora

Eleonora Voltolina ha detto...

All'anonimo che ieri poneva la questione delle imprese che pagano bene lo stage ma poi non assumono: ho provato a ragionare su questo nell'ultimo post, pubblicato poco fa, intitolato "IMPRESE, PER ESSERE «BUONE» NON BASTA DARE UN BUON RIMBORSO AGLI STAGISTI...". Il link è: http://repubblicadeglistagisti.blogspot.com/2008/07/imprese-per-essere-buone-non-basta-il.html)
Spero di essere riuscita a dare qualche chiarimento sul valore che io attribuisco alla Lista dei Buoni e più in particolare al rimborso spese.
A Diana voglio dire che su molti punti sono d'accordo con lei. Per esempio, nel post "RIMBORSO SPESE PER LO STAGE: BISOGNA ANCHE AVERE IL CORAGGIO DI CHIEDERLO"
(link: http://repubblicadeglistagisti.blogspot.com/2008/06/rimborso-spese-per-lo-stage-bisogna.html) avevo appunto sottolineato che durante i colloqui è giusto chiedere in maniera chiara e diretta il rimborso spese, e non solo: anche fare domande, chiedere chiarimenti sulla posizione che viene proposta, sulle mansioni da svolgere, sulle prospettive di assunzione al termine dello stage.
In effetti, la storia della studentessa 23enne dimostra che molto spesso c'è una sorta di "pudore", sopratutto nei confronti delle grandi aziende, a fare domande in sede di colloquio - forse per paura di essere bollati come "rompiscatole" e rigettati.
Invece parlare chiaramente paga sempre: denota determinazione e grinta.

Anonimo ha detto...

Sempre più spesso si parla delle prospettive nulle offerte da corsi di laurea come quelli in comunicazione (o "scienze della disoccupazione", come direbbe qualcuno). Il problema forse, non è tanto nell'inutilità della laurea, quanto nel mercato delle lavoro che non fa distinzioni tra laurea, diploma o terza media e che spesso (troppo) premia la conoscenza diretta. Secondo voi, nelle agenzie pubblicitarie, nelle imprese televisive, nelle testate giornalistiche e più in generale nelle imprese della comunicazione, lavorano laureati? E a seguire: laureati in cosa?
Secondo me lo Stato dovrebbe disciplinare l'accesso a queste professioni con l'istituzione dell'albo e il requisito della laurea per poter erogare e fatturare consulenze in ambito pubblicitario.

Anonimo ha detto...

Salve,
volevo fare una precisione:

51) BNL, 650 euro lordi + ticket restaurant

Ho fatto uno stage in BNL(terminato dopo 9 mesi) e la retribuzione è 600 euro netti SENZA ticket restaurant e...
PAGAMENTO OGNI 3 MESI(1800 euro).

Un saluto a tutti.
Complimenti per l'iniziativa.... visto che lo stage è spesso un vero e proprio SFRUTTAMENTO!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti...vorrei solo segnalare che al contrario di tutti questi stage..io ho usufruito tramite la fondazone CRT di uno stage di 4 mesi presso il Moscow Institute of Architecture...con una borsa di 2.500€ al mese...l'esperienza inoltre mi è tornata molto utile per colloqui di lavoro successivi...

Eleonora Voltolina ha detto...

Caro Anonimo
mi precedi: sto preparando un post proprio sul Master dei Talenti della Fondazione CRT, sarà online a breve! Giusto il tempo di raccogliere le informazioni più importanti sul progetto.
Intanto, complimenti per questa bella esperienza che hai fatto e grazie per essere intervenuto qui sul blog. Se vuoi raccontare meglio la tua esperienza, magari specificando anche in cosa ti sei laureato, quali erano le tue competenze, con quali aspettative sei sbarcato al Moscow Institute of Architecture, quali prospettive professionali ti si sono aperte al termine dello stage... Questo spazio è aperto!

PS: ma - giusto per curiosità - tu uno stage a 500 euro al mese l'avresti / l'hai mai accettato?

Unknown ha detto...

Sono sempre il ragazzo che ha fatto il master al Moscow Institute of Architecture...
Rispondo un po' alle tue domande:
Io mi sono laureato presso il politecnico di Torino in Architettura nell'estate del 2006, ho iniziato a lavorare nel settembre dello stesso anno fino a quindi nel settembre 2007 ho ricevuto l'interessante e-mail riguardo al "master dei talenti neolaureati" finanziato dalla fondazione CRT...per i laureati in architettura in realtà non c'erano tantissimi enti accoglienti (per altre sfere come Economia, Ingegneria, Psicologia mi sembra fossero di più)...c'era il VITRA Museum in Germania, il comune di Glasgow in Scozia, 2 posti come Virtual Designer a Los Angeles in U.S.A. e naturalmente il Moscow Institute of Architecture (MARKHI)...
già da tempo avevo pensato ad una carriera universitaria...o meglio ad una possibilità lavorativa che mi sarebbe piaciuto intraprendere...così ho fatto richiesta per la posizione del MARKHI, in realtà senza troppe aspettative, pur sapendo di avere dei discreti requisiti...infatti dopo un paio di mesi sono stato scelto dal MARKHI e ho accettato...
i miei compiti erano per lo più di assistenza agli studenti durante i laboratori di progettazione del 3° anno accademico e di un gruppo di studenti che preparava la tesi finale + qualche lezione su alcuni temi progettuali che gli studenti stavano affrontando.

visto che io avevo già un lavoro non avrei mai accettato uno stage per 500€ al mese...ma probabilmente se fossi stato disoccupato a casa a girare i pollici probabilmente l'avrei fatto...

Anonimo ha detto...

sono la studentessa 23enne dello stage-sfruttamento. ringrazio tutti quelli che hanno commentato la mia esperienza esprimendo solidarietà e sdegno. volevo però rispondere a quell'anonimo che ha detto che siccome faccio scienze della moda e del costume non mi posso lamentare!
breve riassunto:la moda è sempre stata il mio sogno, dopo un diploma scientifico con ottimi voti ho cercato di assecondare la mia passione ma le accademie e gli istituti dedicati al settore moda sono quasi tutti privati, almeno a roma, e questo significa che prevedono delle rette che non tutti possono permettersi! così ho ripiegato su architettura che era una facoltà meravigliosa ma pretendeva un dispendio di tempo che non poteva coesistere con il lavorare (cosa per me necessaria).poi come ha detto l'altra ragazza ho saputo per puro caso che esisteva un corso di laurea della sapienza incentrato sulla moda che sottolineo è un'interfacoltà lettere-economia.sono entusiasta della mia scelta anche se per l'ateneo quasi non esistiamo e le difficoltà sono notevoli. non mi sento di aver scelto una strada facile anche perchè sono più che consapevole che gli sbocchi lavorativi sono impervi. massimo rispetto per chi fa facoltà molto più dure ma le scelte vanno fatte per passione non per comodità.