mercoledì 14 gennaio 2009

LETTERA APERTA DI PIETRO ICHINO ALLA REGIONE CALABRIA SUI SUPERSTAGE ATTIVATI DAL CONSIGLIO REGIONALE

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA

del senatore Pietro Ichino

Con la delibera 21 novembre 2007 n. 103 dell’Ufficio di Presidenza della Regione Calabria è stato approvato un bando di selezione pubblica per l’assegnazione di 250 “voucher formativi”, ciascuno dell’importo di 1000 euro mensili per 24 mensilità, nell’ambito del “Programma Stages” della stessa Regione, con uno stanziamento complessivo di 6 milioni di euro, rivenienti per metà dal bilancio regionale, per l’altra metà da contributi del Fondo Sociale Europeo. Nella detta delibera
- si prevede che i voucher medesimi costituiscano “riconoscimento d’eccellenza” e “incentivo alla residenzialità” per i migliori laureati calabresi di età non superiore ai 37 anni;
- si prevede inoltre che i voucher in questione vengano goduti in corrispondenza con l’attivazione di altrettanti stage presso amministrazioni pubbliche calabresi, previa partecipazione dei giovani interessati a un “percorso formativo di orientamento ed accompagnamento all’inserimento’ organizzato dalle Università calabresi sulla base di apposita convenzione con l’Ufficio di Presidenza della Regione.
Questa iniziativa della Regione Calabria appare difficilmente conciliabile non solo con la disciplina nazionale della materia dei tirocini formativi e di orientamento contenuta nell’articolo 18 della Legge 24 giugno 1997 n. 196 (c.d. Legge Treu), e con il relativo Regolamento, d.m. n. 142/1998, che fissano in 12 mesi la durata massima degli stage (consentendone una durata di 24 mesi soltanto per i portatori di handicap), ma soprattutto con la definizione stessa di stage di formazione e orientamento fatta propria dal nostro ordinamento nazionale e da quello comunitario.
È opinione generalmente condivisa dagli studiosi e dagli osservatori qualificati, in particolare da quelli operanti negli organi competenti della Commissione Europea, che iniziative del genere di questa della Regione Calabria ‑ per la loro durata eccessiva e per la mancanza di alcun nesso tra il contenuto del rapporto di stage che va a instaurarsi e gli sbocchi occupazionali effettivamente prospettabili ‑ lungi dall’incrementare la professionalità dei giovani interessati, abbiano l’effetto di male orientarli nel mercato, al contempo disincentivando la ricerca seria da parte loro di un’occupazione produttiva. Iniziative come questa creano, poi, i presupposti per una rivendicazione, al termine del biennio, di “sanatorie” con stabilizzazione in soprannumero rispetto agli organici delle amministrazioni pubbliche ospitanti, con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro improduttivi.
L’iniziativa sembra perpetuare un antico e mai superato difetto delle politiche del lavoro praticate da decenni nel Mezzogiorno, indifferentemente da maggioranze politiche di destra e di sinistra, che contribuiscono ad alimentare il circolo vizioso del mercato del lavoro delle Regioni meridionali, tra sovradimensionamento e inefficienza delle amministrazioni pubbliche, insufficienza degli investimenti nei servizi e infrastrutture indispensabili, scarsa produttività delle imprese private, insufficienza della domanda di manodopera nelle strutture produttive, sfiducia dei giovani nella possibilità di trovare occupazione nelle strutture stesse e orientamento dei giovani stessi a privilegiare, nelle loro strategie, la ricerca del posto fisso in strutture pubbliche sovradimensionate come unica alternativa all’emigrazione.
Nel caso in cui Ella concordi con questa valutazione, Le chiedo se non ritenga opportuno e urgente (considerato che proprio in questi giorni si dovrebbe passare dal trimestre iniziale in sede universitaria alla costituzione dei rapporti di stage) adottare al più presto, di concerto con i Ministri del Lavoro e delle Politiche Comunitarie, le misure necessarie per evitare l’esito pesantemente negativo, altrimenti prevedibile, di questi stages in corso di avviamento.
Certo che Ella comprenderà la preoccupazione che anima questa mia lettera nonché l’interrogazione parlamentare che mi appresto a presentare sulla stessa questione, La ringrazio dell’attenzione e La saluto molto cordialmente

Pietro Ichino

Sul sito www.pietroichino.it il botta-e-risposta con la replica di Giuseppe Bova, presidente del consiglio regionale della Calabria, e un nuovo commento di Ichino

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo valga la pena che i lettori consultino anche questo:
http://gestcredit.wordpress.com/2008/03/09/chi-e-pietro-ichino/

Anonimo ha detto...

ho letto il link!ma d'altronde chi chi credeva più a questa sinistra?purtroppo oggi il governo e l'opposizione sono la stessa cosa e la stampa fa i loro interessi, gli interessi degli industriali. il programma della loggia p2 si è realizzato. VI PREGO LEGGETE QUESTO LINK http://www.disinformazione.it/loggiaP2.htm
e scoprirete come l'italia di oggi è l'italia progettata anni fa dalla p2, il loro piano l'hanno realizzato.non credo ci siano partiti politici che possano risollevare questo paese.