martedì 1 luglio 2008

CENTO DI QUESTE AZIENDE «VIRTUOSE» - QUELLE CHE PAGANO BENE GLI STAGISTI

La Lista dei Buoni ha superato quota 100!!
E' un traguardo importante, e sono contenta di poter condividere questa piccola grande vittoria con voi.
Non potendo ringraziare uno per uno tutti coloro che hanno «nutrito» la Lista con le loro segnalazioni (e che spero continueranno a farlo...), uso questo post come ringraziamento «onnicomprensivo». E invito tutti a continuare con le segnalazioni: ora l'obiettivo è quantomeno raddoppiare, e arrivare a quota 200!!
La Lista è la prova concreta di come gli stage possano essere «buoni»: possano cioè traghettare i giovani nel mondo del lavoro senza per forza sfruttarli. E' un esempio di come la rotta possa essere cambiata, con un piccolo sforzo da parte di tutti: da parte dei giovani, che dovrebbero diventare un po' più coscienti del loro valore e cominciare a chiedere rimborsi spesa adeguati e a rifiutare stage gratuiti; e da parte delle aziende, che dovrebbero accettare di rinunciare a una piccola parte del proprio guadagno.
Stage come dignitosi periodi formativi, il più possibile propedeutici all'assunzione, e comunque sempre rispettosi dei tirocinanti: non è un miraggio, si può fare. Ognuno deve metterci del suo, ma si può fare. Le cento e più imprese nella Lista, qui sulla destra della schermata, sono lì a testimoniarlo.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche la Fondazione Museo della Scienza e Tecnologia di Milano rimbrsa i suoi stagisti: 500 euro al mese netti più i ticket restaurant (per otto ore al giorno).

Eleonora Voltolina ha detto...

Grazie Simona
ho inserito la tua segnalazione nella Lista!

il microblogger ha detto...

Simona, posso chiederti se la Fondazione è pubblica, privata o mista? Grazie!

Eleonora Voltolina ha detto...

Caro Andrea
sono andata a fare un giretto sul sito del Museo. Leggo: "Fondazione di diritto privato, i cui soci istituzionali sono ministeri, enti pubblici e università milanesi".
Come mai avevi questa curiosità?

il microblogger ha detto...

In effetti sono stato pigro :-) Comunque interessante, perché apre una finestrella su come possono funzionare gli stage nel settore pubblico-privato. Mi chiedevo cioè se un ente pubblico a tutti gli effetti (mentre questo è un caso particolare, cioè di ente pubblico che funziona con le regole del diritto privato) può prendere gente in stage, e se valgono le stesse regole del privato.

Eleonora Voltolina ha detto...

Gli stage negli enti pubblici sono la norma. Ormai ogni ufficio comunale, regionale, provinciale, ministeriale ha il suo bel tirocinante. A volte retribuito, a volte (nella maggior parte dei casi) no.
Ho raccolto diverse testimonianze di gente che ha fatto stage in enti pubblici: ad alcuni è andata bene (nel senso che poi sono stati presi con contratto), ad altri no.
Proprio come nel privato!
La cosa bizzarra è che, mentre per gli stage nelle aziende c'è un ente che - almeno a grandi linee - ne conta il numero (Unioncamere), sugli stage negli enti pubblici c'è una coltre di mistero. Non si ha la più pallida idea di quanti siano!

il microblogger ha detto...

Ma se di norma le assunzioni nel pubblico avvengono tramite concorso, con gli stage come avviene?

Poi curiosa la cosa che dici, tanto più che molti stage sono coordinati (forse anche finanziati?) da sportelli pubblici. Vedi quello della Regione Lombardia che, per esempio, ha coperto anche due degli stage che ho fatto io. Possibile che questi enti pubblici forniscano a Unioncamere i dati sugli stage fatti in aziende private, e invece non sia possibile monitorare gli stage fatti nel pubblico?

Eleonora Voltolina ha detto...

Gli enti pubblici assumono personale per concorso solo quando devono fare contratti a tempo indeterminato o in altri particolari casi. E dato che da anni c'è il blocco delle assunzioni, di concorsi ormai non se ne sente più parlare.
Le pubbliche amministrazioni hanno però sempre bisogno di personale da mettere su nuovi progetti, o per sostituire quelli che vanno in pensione.
E allora chi più ne ha più ne metta: fanno contratti a tempo determinato, a progetto, di collaborazione, e beninteso anche di stage.
Per quanto riguarda la tua osservazione sugli "Sportelli stage" regionali: l'Italia è sempre la regina dei paradossi.
Non c'è nessuno che raccolga i dati degli stage fatti in ambito pubblico!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Ciao Eleonora. Ti segnalo la retribuzione destinata agli stagisti in Zero9 S.p.a.: 6 mesi di stage con possibiità di assunzione, 8 ore al giorno, da lunedi a venedi, 500 euro mensili e ticket restaurant da 5,20€ l'uno.

Ciao

Anonimo ha detto...

cara eleonora,
come al solito si fanno generalizzazioni che i giornalisti non dovrebbero fare. visto che fai questo e ti batti anche per loro, aiutali a fare bene da questo punto di vista.
non ci sono buoni e cattivi, perchè se la mettiamo così allora diciamo che tutti gli extracomunitari sono dei delinquenti e che i rom rubano eccetera. cosa terribile non solo a dirsi ma anche a pensarsi.
io sono il presidente della filiale italiana di una piccola azienda multinazionale. ti dirò che senza stage non avrei preso almeno il 30% delle persone che lavorano con me. io gli stage non li retribuisco per nessun motivo perchè a mio tempo (con famiglia molto modesta) nessuno lo ha fatto con me. però ho fatto quello che volevo, l'ho fatto bene e del 1994 (data del mio stage) ad oggi ho raggiunto discreti risultati.
problemino: io la mia carriera l'ho già fatta e resto in ufficio 10-12 ore al giorno per riuscire in un mercato difficile e complesso e per poter pagare gli stipendi ai miei collaboratori che hanno famiglia e impegni. per quale motivo lo stagista deve andare a prendere l'aperitivo alle 7 con gli amici, deve partire tutti i weekend e così via? guarda che ti sto parlando di un campione di almeno 20 persone non di 1 ragazzotto poco sveglio.
esistono invece due ordini di problemi: 1. il rimoborso e la voglia di fare.
per il rimoborso forse nessuno considera che le aziende in italia fanno fatica ad arrivare a fine mese (cosa che non accade in altri paesi di cui sono responsaibile). ci sono pochi soldi e pochi investimenti. la voglia di fare poi è veramente bassa. poca voglia e poca preparazione. ricorda che quando una perosna ha fatto 4/5 stage e non è mai stato confermato significa che ha un problema che non vede, sia esso di carattere, di preparazione o altro. ricorda che lo stage è uno strumento di formazione e non capisco come mai i ragazzi pagano l'università per essere formati e da un momento all'altro devono non solo non pagare (ci mancherebbe altro) ma anche essere pagati.
insomma cara eleonora, tu sei un esempio raro di intrapendenza e lucidità, non cascare nella trappola di chi aspetta che le occasioni piovano dal cielo. perchè quei tempi sono passati per tutti, anche per le aziende che ogni giorno devono reiventarsi e rinascere per stare sul mercato.
e su questo apriamo un contraddittorio, se vuoi.
complimenti per il tuo lavoro,
roberto

Anonimo ha detto...

Vi segnalo Pfizer Italia,Roma, che paga gli stagisti 700 Euro al mese + mensa gratuita

Francesco ha detto...

Ciao, volevo segnalarti anche la Nielsen. La maggior parte degli stagisti entra con un programma di 12 mesi che si chiama "New Graduates Program" che prevede, in caso di valutazione finale positiva, l'assunzione.
I passaggi sono:
600 euro netti + mensa aziendale gratuita i primi 4 mesi.
Se i primi 4 mesi vanno bene vi sono altri 2 mesi di stage a 1000 euro netti + mensa aziendale gratuita che proseguono con 6 mesi di contratto a tempo determinato con lo stesso trattamento.

Alla fine dei 12 mesi, se appunto la valutazione della persona è positiva, si entra nell'organico aziendale con contratto a tempo indeterminato al terzo livello del commercio.
Io sono in Nielsen da oltre 2 anni e mi trovo molto bene!

Anonimo ha detto...

Ciao ottimo lavoro con il tuo blog lo trovo davvero molto utile, grazie per il tuo impegno a nome degli stagisti d'italia.

Ti vorrei segnalare l'azienda Ericsson che da ai suoi stagisti 500 Euro al mese + mensa aziendale + notebook + telefonino e scheda aziendale, e tutto questo per otto ore al giorno e per la durata di sei mesi.
Finiti i sei mesi sono prorogabili per altri 6 mesi a 700 euro al mese + mensa aziendale.

La France ha detto...

Ciao, io faccio un stage di 6 mesi in LG ELECTRONICS a Milano, mi trovo molto bene e l'azienda rimborsa 650 euro netti + ticket restaurant!!!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
sono attualmente stagista in Shell Italia, ci tenevo ad aggiornare le informazioni sulla nostra generosa retribuzione.
Ai Laureati vanno 950 Euro NETTI al mese
Ai Diplomati 750 Euro NETTI
e per entrambi c'è ovviamente la Mensa Aziendale :)
Buono Stage a tutti!!
Roberta

Anonimo ha detto...

Ciao,
volevo farti innanzitutto i complimenti per il blog. lo stage è una situazione particolare e merita di essere osservata da vicino, con commenti e opinioni di chi lo vive quotidianamente.
Io sto svolgendo uno stage in Microsoft (rimborso di 750 euro netti mensili + ticket giornalieri di 6 euro) e dopo i primi 7 mesi ho ricevuto una proroga fino a novembre. Mi è stato anticipato che alla scadenza non è previsto alcun contratto. In questo caso mi chiedo: si può definire uno stage 'positivo'? il rimborso è sicuramente buono, se paragonato ad altre realtà. ma a cosa serve fare un anno da stagista se poi mi ritrovo ancora alla ricerca di un'occupazione?

Eleonora Voltolina ha detto...

A tutti quelli che mi hanno fatto segnalazioni di aziende "virtuose" dico: grazie! Al più presto aggiornerò la Lista (qualcosina l'ho già inserita).

L'intervento dell'imprenditore Roberto apre poi la strada a un contraddittorio davvero denso.
Solo qualche riflessione: la descrizione dello stagista che lavora la metà del suo capo, che pensa solo all'aperitivo e al weekend, mi sembra decisamente caricaturale. Io sono stata stagista cinque volte, e uscivo sempre dall'ufficio per ultima perchè - ingenua! - speravo che qualche capo avrebbe notato la mia abnegazione al lavoro e mi avrebbe fatto un contratto al termine dello stage (in un caso è avvenuto, comunque. meno male).
Ho parlato nelle ultime settimane con i selezionatori del personale di alcune aziende citate nella Lista dei Buoni: tutti mi hanno detto di essere soddisfatti al 99% dei propri stagisti. Forse l'azienda dell'imprenditore Roberto ha un settore HR debole: se su 20 stagisti tutti e 20 sono dei disastri svogliati e incapaci, mi sa che il loro selezionatore non sa scegliere le persone giuste e che farebbero meglio a cambiarlo!
Infine, dire "io gli stage non li retribuisco per nessun motivo perchè a mio tempo nessuno lo ha fatto con me" non è generoso e nemmeno lungimirante: ognuno fa i conti col suo tempo. Nel 1994 a fare gli stage erano una sparuta minoranza di "pionieri", oggi si tratta della maggioranza dei ragazzi tra i 20 e i 30 anni!
Questo, secondo me, è un tempo in cui molti (non tutti) gli imprenditori, grazie a una normativa molto "leggera", attraverso un abuso dello strumento dello stage approfittano di molti ragazzi, nella maggior parte dei casi (non tutti, per carità) bravi, volenterosi e preparati. E perchè non accada più c'è bisogno, a mio avviso, sia di un cambio della normativa sia di un cambio della mentalità italiana in relazione al mercato del lavoro: più meritocrazia, più mercato, più occasioni per i giovani di emergere e guadagnare. Altrimenti finisce che i migliori (o anche solo i più intraprendenti) se ne vanno tutti all'estero.
Grazie, quindi, all'imprenditore Roberto per aver portato il suo punto di vista e aver dato lo spunto per un dibattito - da una parte all'altra del mondo del lavoro, senza però dimenticare che le barricate sono ormai anacronistiche.

Anonimo ha detto...

ragazzi quanto stiamo messi male, adesso 500-600 euro sono diventati un compenso di cui essere "soddisfatti" e col quale si entra nella classifica delle aziende "buone"...nei paesi del primo mondo (UK, Germania, USA, ecc...) in primo luogo lo stage viene fatto quasi sempre PRIMA della laurea, poichè dopo si può solo essere assunti (con uno stipendio VERO), secondo, per 500-600 euro non si sveglierebbe nessuno alla mattina, neanche in stage, terzo, gli stage non sono certo contratti "rinnovabili" come avviene in Italia.

Diciamo le cose come stanno, leggendo la classifica, a parte le prime 5-10 posizioni, le altre aziende hanno bisogno solo di personale a basso costo. Ma non c'è da stupirsi, l'Italia ormai è un paese a tutti gli effetti nord-africano.

Anonimo ha detto...

Voglio rispondere all'ultimo anonimo: forse non hai ben presente la situazione economica italiana. Dove vivi? Ti consiglio di andarti a rivedere il rapporto Istat 2007: scoprirai che il reddito netto delle famiglie residenti in Italia nel 2005 è in media 2300 euro mensili, e il 50% delle famiglie ha guadagnato meno di 1900 euro al mese.
Questo vuol dire che un ragazzo in stage si alza e muove ben volentieri il culo per 5-600 euro al mese. E che le aziende che glieli danno, quei soldi, sono sempre meglio di quelle che non sganciano un euro, con la scusa che gli stagisti possono anche lavorare gratis.

Anonimo ha detto...

Cara marika, sono l'anonimo a cui hai risposto.

mi chiedi dove vivo. Per ora in Italia (Lombardia), tra qualche mese in Germania, dove un neolaureato in economia alla prima esperienza di lavoro prende circa 2700 euro netti al mese (no, non ho sbagliato a scrivere la cifra) per 13 mensilità, con un costo della vita pressochè analogo a quello dell'Italia del nord.

Non posso che confermare che ormai solo in Italia (e negli altri paesi in via di sviluppo, di cui l'Italia ormai fa pienamente parte) c'è gente disposta a svegliarsi alla mattina per cifre così ridicole, e le risposte "soddisfatte" di parecchi in questo forum mi lasciano francamente basito.

500-600-700 euro è un normale stipendio da operaio in ROMANIA (liberi di non crederci, ormai lì le retribuzioni sono queste).

Contenti voi...nel frattempo i talenti emigrano in massa.

E il dato che tu esponi, cioè che il reddito medio familiare in Italia sia di circa 2300 euro (netti) mensili è ancora di più un indice di quello che dico io e conferma quindi pienamente la mia tesi: l'Italia ormai è un paese povero e sottosviluppato, dove ci si accontenta e si lavora praticamente gratis.

Anonimo ha detto...

buongiorno eleonora,
sono roberto e se fossi uno stagista mi direbbero che passo troppo tempo nei blog. devo dire che diversi punti della tua risposta mi hanno convinto e forse mi hanno aperto a nuove idee. detto questo ho l'impessione che questo blog richi di creare le vere barricate. i buoni e i cattivi, gli amici e i nemici. comunque vedo che aziende che danno rimborsi ci sono e questo mi fa piacere. io continuerò a non darne perchè penso sia giusto così, ma 9 stagisti su 10 poi vengono assunti. quindi forse meglio uno stage vero e non retribuito che uno stage rimborsato che finisce con una stretta di mano ed un saluto.
hai ragione forse, servirebbe un alegge, servirebbero degli strumenti di tutela ma anche questi alla fine sarebbero strumentalizzati al contrario. abbiamo bisogno di una rivoluzione culturale! guarda che le aziende fanno fatica a fare risultati. il problema è molto più ampio. occorre dare soldi alle aziende per muovere i salari, fare stage retribuiti e tanto altro. qui stiamo parlando di un'economia in difficoltà. non di buoni e cattivi, sfruttatori e sfruttati.
per il mio stage resta il fatto che la mia famiglia soldi non ne aveva e che io i miei sei mesi li ho fatti. ho pultio le foglie delle piante della sala riunioni, messo in ordine le scrivanie, fatto report dopo che il mio capo era andato a casa. alla fine non mi hanno tenuto. quando sono stato salutato dall'azienda mi sono chiesto per mesi dove avevo sbgliato. poi l'ho capito, perchè sbgliando si impara.e così ho imparato tanto. poi tanto impegno, tanta autocitica, un po' di fortuna e così via.
comunque grazie per le tue riflessioni. contiinuerò a leggere il tuo blog per capire. insito: meglio uno stage serio senza rimoborso che un rimborso per passare sei mesi in azienda che portano poi a dover ricominciare.
roberto

Anonimo ha detto...

Ciao, ti faccio due segnalazioni.
Consodata società che opera nel campo del direct marketing controllata dal Gruppo Seat Pagine Gialle paga i primi sei mesi di stage 650 euro netti e in caso di proroga 750 euro. In entrambi i casi ci sono i ticket restaurant da 5,40 euro.
Seat Pagine Gialle invece paga gli stagisti 1.000 euro netti più i tiket restaurant da 8,75 euro

Anonimo ha detto...

Caro Roberto,

lavorerai anche in una multinazionale, ma dimostri di non conoscere per nulla la realtà del resto del mondo occidentale.
Ti racconto cose che ti risulteranno strane e forse "extraterrestri", tutte nate dall'esperienza di chiunque abbia lavorato altrove:

1) In Germania/Olanda/UK gli stage si fanno quasi unicamente prima della laurea, e sono non solo retribuiti, ma lo sono quasi come il primo stipendio che si prenderebbe come neoassunti nell'azienda.

E nessuno si sognerebbe di lavorare gratis, la formazione data dall'azienda è vista come un atto dovuto e del tutto ovvio, visto che una laurea dà una forma mentis, delle conoscenze scientifiche, ma non può certo preparare a una singola e specifica realtà aziendale.

Solo in Italia c'è la singolare e strana teoria secondo cui l'Università debba essere una sorta di ufficio di collocamento...


2)I rimborsi stage, almeno in Germania (realtà che ben conosco) sono pari a circa 2000 euro netti mensili, per arrivare a 2500-3000 di stipendio una volta assunti. Lo so, sembrano cifre "lunari" visti gli stipendi dei neolaureati appena assunti in Italia, ma sono la pura e cruda realtà, provare per credere.

I paragoni con l'Italia sono piuttosto imbarazzanti, per 500 euro lì al massimo trovi una donna delle pulizie per solo 2 giorni a settimana, ma forse neanche quella. "Aggratis" al massimo ti fanno una risata.

3)I contratti di lavoro e i relativi orari sono rispettati, non come in Italia dove sono visti come pura "roba burocratica".
Generalmente sono di 35 ore a settimana (ma pensa che sfaticati!!!), il che significa che lo stagista, ma anche il neoassunto, alle 7 di sera (ma anche prima) può fare quel cavolo che gli pare, dall'aperitivo con gli amici alla seduta in palestra, così come i weekend se li passa al mare, in campagna o altrove, ma non certo in ufficio. E nessuno si sogna di sindacare o lamentarsi sul tema, posto che uno faccia il suo dovere nell'orario lavorativo contrattuale.

E quando ci sono straordinari, sono retribuiti al MINUTO, non sono qualcosa di "ovvio" e "dovuto". I badge per entrare in ufficio servono apposta per quello.



Comunque alla fine basta emigrare, cosa che ormai è una scelta di massa tra i laureati con lode nelle facoltà "forti" (materie scientifiche, ingegneria, economia), e la povertà dell'economia italiana e degli italiani diventa solo un cattivo ricordo. Altrimenti si fa la fine dei violinisti sul titanic.


Saluti,
Mark

Eleonora Voltolina ha detto...

All'imprenditore Roberto e a tutti quelli che si interrogano sulla questione delle aziende che pagano bene lo stage ma poi non assumono: ho provato a ragionare su questo nell'ultimo post, intitolato "IMPRESE, PER ESSERE «BUONE» NON BASTA DARE UN BUON RIMBORSO AGLI STAGISTI...". Il link è: http://repubblicadeglistagisti.blogspot.com/2008/07/imprese-per-essere-buone-non-basta-il.html).
Aspetto allora di sapere cosa ne pensate!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti sono una ragazza di 20 anni che frequenta l'università...ho scoperto questo carinissimo blog leggendo una rivista e devo dire che è veramente fichissimo!!! Cercavo giusto giusto uno stage interessante (e magari anche retribuito!!) da poter fare, in modo da cominciare a fare nuove esperienze ed alleggerire di meno le tasche di papà!!... :-)Ma da dove cominciare?? Qualche consiglio utile da darmi??? Ve ne sarei grata....
Un Saluto a tutti
Martina

Eleonora Voltolina ha detto...

Cara Martina,
benvenuta!
Fai bene a voler fare uno stage durante il tuo percorso universitario: è il modo migliore per affrettare i tempi, e affiancare alla preparazione teorica anche un'esperienza pratica di lavoro.
Le tappe che ti consiglierei sono queste:
1) redigere un bel curriculum: chiaro, dettagliato ma non prolisso, da cui emerga non solo la tua preparazione pregressa ma anche la tua personalità
2) rivolgerti allo Sportello stage della tua università per vedere se c'è qualche convenzione attiva con qualche azienda
3) partendo dalle tue aspirazioni (cioè dal settore nel quale ti piacerebbe lavorare), fare una lista delle 20-30 aziende in cui A TE piacerebbe fare un'esperienza di stage, e poi partire con l'invio del tuo curriculum (corredato di una brevissima lettera di autopresentazione da usare come testo della mail)... come si suol dire, "a tappeto"!
Poi molto dipende dalla tua situazione personale: se vivi in una regione che offre una realtà imprenditoriale ricca, avrai certamente più scelta; se al contrario vivi in un'area meno "pulsante", dovrai necessariamente accontentarti di quel che "passa il convento" - oppure trasferirti temporaneamente lontano da casa, sopportando quindi i costi di un affitto.
Torna presto a trovarci e... fammi/facci sapere come procede la tua ricerca di stage!