Sono 500, e presto forse saranno 750. Sono i superstagisti calabresi: laureati a pieni voti, i migliori - quantomeno nelle intenzioni - degli atenei della zona. Andranno a fare un superstage nelle strutture pubbliche locali: «super» in tutti i sensi. Super per la retribuzione: 1000 euro al mese. Super anche per la durata: 24 mesi!
Il portavoce del consiglio regionale della Calabria spiega alla Repubblica degli Stagisti: «Con il "Programma stages 2008" abbiamo risposto in maniera concreta a due esigenze: da un lato ridurre i costi della politica, dall'altro trovare uno sbocco professionale per i tantissimi giovani laureati di questa regione». Quindi hanno dato una sforbiciata alle spese e han tirato fuori 3 milioni di euro, a cui se ne sono aggiunti altrettanti attingendo a fondi europei: «La somma è stata destinata a finanziare stage formativi, della durata di due anni, rivolti ai laureati calabresi più meritevoli, con un limite di età abbastanza elevato - 37 anni - per evitare di penalizzare quanti non vengono più considerati "giovani" dalle norme dell'Unione Europea, che fissa il limite a 32 anni». Forse questo si spiegherebbe considerando il fatto che in Calabria la disoccupazione è all'11,2% (dato Istat 2007) - quasi il doppio rispetto alla media nazionale (6,1%) e quasi il quadruplo rispetto a regioni come Lombardia, Emilia Romagna, Trentino. E quindi ogni modo è buono per fermare l'emorragia di disoccupati, specie con le elezioni regionali a un passo (nel 2010).
Tornando all'oggi e ai fatti: 500 laureati calabresi, a cui forse nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altri 250, «lavoreranno per due anni, con uno stipendio mensile di 1000 euro, in 170 enti tra aziende sanitarie e ospedaliere, comuni, province, comunità montane ed altre amministrazioni territoriali. Ovviamente» mette però le mani avanti il portavoce «il Consiglio regionale non può garantire alcuna futura assunzione degli stagisti nelle stesse amministrazioni: queste ultime, semmai, qualora interessate, dovranno procedere direttamente».
Certo, le domande che restano senza risposta sono ancora tante. La prima: come mai è stato deciso di far durare gli stage addirittura 24 mesi, quando la normativa vigente prevederebbe la possibilità di fare stage così lunghi solo per i disabili? E poi: con i 6 milioni di euro di budget, oltre agli stipendi degli stagisti, è previsto che anche gli altri due soggetti coinvolti nel progetto (università e enti pubblici ospitanti) ricevano sovvenzioni? E poi: il rimborso spese indicato di 1000 euro al mese è da intendersi lordo o netto, e con quali modalità e tempistiche verrà erogato?
Restano poi sul fondo due questioni ancor più grandi: ha davvero senso far fare stage a persone di oltre trent'anni? E poi: dato che lo stage non dovrebbe essere «lavoro» bensì «formazione» quale mestiere ha bisogno di un percorso formativo di addirittura due anni per essere imparato?
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13 commenti:
beh ti dirò se fossi calabrese non starei a farmi troppe domande e mi fionderei a fare richiesta e se poi vincessi il super stage ringrazierei la mia regione ogni mattina fino a commuovermi!se qualcuno ogni tanto da qualcosa non stiamo a cercare il pelo nell'uovo e lodiamo l'impegno profuso, non cerchiamo sempre la malafede altrui. brava calabria!se ne buttano tanti di soldi nel cesso, per una volta vengono usati in favore dei giovani laureati sfigati!mannaggia ma non c'ho manco un avo calabrese?
Calma coi complimentoni. Nel 2005 la Regione Calabria a ridosso delle elezioni regionali bandì un concorso per diverse categorie dirigenziali a pagamento, € 17,00 per ciascun concorso, che poi non si sono mai svolti. E tutti quei soldi?
Adesso francamente non ho nulla da complimentarmi con un'operazione che mi sembra tanto di facciata. E non scordiamoci gli oltre due milioni di euro spesi per sponsorizzare la Nazionale di Calcio! Quesi soldi si potevano spendere diversamente
Caro Anonimo del primo intervento,
padronissimo di fare domanda. E ringrazia per lo "zuccherino" di 1000 euro che ti fa star buono per due anni. Poi, però, non lamentiamoci se d'ora in poi si offrono stage a 40enni...d'altra parte, alla fine dei due anni devono davvero diventare dirigenti tutti questi stagisti, visto che hanno due anni interi di formazione. Ho conoscenza di periodi di training così lunghi, sono le traineeship, di durata variabile a seconda dell'industria e della company policy..solitamente però un'azienda investe oltre 100.000 euro a testa per ogni trainee (anche qui varia..)- non in stipendio, beninteso, ma in formazione on job, training, corsi...cmq anche lo stipendio di solito basta e avanza. E' questo uno di questi casi? Personalmente concordo con Eleonora, aggiungo che per me questo è un palliativo in tempi di crisi. Servirà a poco, credimi..
Good night, and good luck
Riccardo
Ho come l'impressione che sia tutta una mossa studiata per favorire i politici di turno.
500/750 persone che guarda caso lavoreranno in periodo elettorale, che avranno una famiglia con dei genitori, fratelli e nonni. moltiplicando per una media di 4/5 persone da 2000/2500 (o 3000/3750) voti da distribuire in giro.
senza contare che probabilmente queste persone avranno poi una via agevolata (a seconda di chi voteranno e chi vincerà le elezioni?) per entrare a tempo indeterminato nelle amministrazioni scavalcando gente in attesa di concorso o con concorso già vinto ma non ancora sotto contratto.
è una bellissima occasione per i calabresi, ma ci vorrebbe che qualcuno controllasse che non si giochi sporco...
e intanto per due anni niente contributi pensionistici...
Considerato che il numero di dipendenti pubblici pro-capite del Sud Italia è tra i più alti del mondo occidentale vorrei capire a cosa servono ALTRI DIPENDENTI PUBBLICI (non a tempo indeterminato, GRAZIE A DIO) vista la già bassissima produttività di quelli esistenti.
A cosa servono nuove reclute in una Regione di esuberi? A portare un pò di professionalità: nelle nostre strutture regionali il valore del capitale umano è alquanto basso, a causa delle note metodologie clientelari che dominano le selezioni nei pubblici concorsi. Io sono una stagista e vedevo questo stage, per cui si è stati scelti per soli titoli e quindi in maniera trasparente, un modo onesto per inserirmi nella P.A.
Invece si sta rivelando solo una trovata pubblicitaria per la Regione Calabria e niente più: nulla lascia credere che il Consiglio regionale sia davvero interessato ad elevare il livello di efficienza della P.A. calabrese, in quanto non sono stati fissati e non si prevede di fissare dei criteri oggettivi per un inserimento post-stage negli enti pubblici calabresi, i quali potranno ancora una volta scegliere, in maniera discrezionale e senza prendere in considerazione il merito, chi assorbire nelle loro strutture.
Ho anche delle risposte per la giornalista: i 1000 euro sono lordi e ci è stata anche applicata ingiustamente una ritenuta a titolo di IRAP, il pagamento è bimestrale e non è stato mai spiegato in maniera chiara secondo quali criteri si assegneranno gli stagisti agli enti. Il Consiglio Regionale si sta prendendo la responsabilità di "bloccare" i migliori laureati calabresi in Calabria senza un vero progetto di inserimento lavorativo basato sulla meritocrazia. Anzi, l'inefficiente gestione del progetto alimenta in noi stagisti, giorno dopo giorno, la consapevolezza che a lavorare un giorno nella P.A. saranno solo pochi predestinati. In più di 70 hanno già rinunciato allo stage ed io sto pensando seriamente di accodarmi a loro. Un'altra sconfitta per la Calabria.
stshiniE il solito specchio per le allodole alla meridionale.
Sono uno dei vincitori. Ci tengo a precisare che i 500 o 750 stagisti non sono obbligati a votare pro Bova. Per fortuna ancora c'è libertà di voto. Secondariamente dovrebbe essere il 37enne stesso plurispecializzato a non accettare a priori il programma stages se non si ritiene destinatario del voucher . Chi non vuole è liberissimo di lasciare lo stage in qualsiasi momento.
Caro Anonimo dell'ultimo intervento,
beata innocenza. Resta sempre così, ti prego. Dico davvero.
Saluti,
Riccardo
Almeno la regione calabria si degna di pagarli i suoi stagisti. nei vari ministeri e enti pubblici italiani ci sono una marea di stagisti non retribuiti anche trentenni!
In realtà, ultimo anonimo, non è affatto detto che la Regione Calabria paghi i suoi stagisti. Questi infatti sono stagisti speciali, che rientrano in uno speciale programma e che non verranno nemmeno utilizzati internamente dalla Regione, ma verranno mandati a fare stage in altri uffici pubblici.
Chissà, sarebbe curioso scoprire se al suo interno gli stagisti normali la Regione li paga o no...
A me puzza un casino.
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